lunedì 16 marzo 2015

Messico - L’esercito messicano provoca a La Realidad, continuano le mobilitazioni per Ayotzinapa mentre si cerca di far tacere la giornalista Carmen Aristegui

Sulla vicenda delle "desaparcion forzadas" persino la Commissione dell’Onu invita il Messico a fare di più. Già perchè il numero di chi sparisce aumenta insieme all’impunità. Varie notizie che giungono dal paese, se intrecciate tra loro, danno un quadro di quello che si intende per narco-stato, una gestione del potere in cui spariscono i diritti ed aumentano le violazioni.

#Ayotzinapa somos todos - Concerto Caifanes
I familiari di Ayotzinapa non demordono e continuano a mobilitarsi per i propri figli. Una loro delegazione è ora negli Stati Uniti dove si svolgeranno incontri ed iniziative per continuare a mantenere viva la giustizia per #Ayotzinapa. Pochi giorni fa hanno dato vita ad una iniziativa davanti a Televisa per protestare contro la criminalizzazione e la falsa informazione fatta dalla rete televisiva. Ad aspettarli come in tutte le loro iniziative c’erano i poliziotti. a dimostrazione del nesso tra potere ed informazione maistream. Ma il silenzio su #Ayotzinapa non cala e nel loro ultimo concerto i Caifanes, tra i più importanti gruppi rock messicani, hanno chiesto alcuni secondi di silenzio per non far dimenticare quanto successo ai 43 studenti il 26 settembre ad Iguala.
Protesta #EndefensadeAristegui
Nel paese sta facendo scalpore la vicenda di Carmen Aristegui, famosa giornalista da sempre impegnata in una informazione libera e corretta, autrice di reportage coraggiosi come quelli per gli scandali e la corruzione del Presidente Pena Nieto e di sua moglie.
A sferrare l’attacco contro Carmen Aristegui è stata la nuova direzione dell’impresa MVS, che ha allontanato due collaboratori della giornalista Daniel Lizárraga e Irving Huerta.
Immediata e fortissima la mobilitazione. In neanche un giorno la petizione a sostegno della giornalista è arrivata oltre le centomila firme e in twitter l’hastag #EndefensadeAristegui sta spopolando.
Carmen Aristegui secondo la direzione sarebbe "colpevole" d’aver abusato del suo ruolo, in particolare in relazione al portale Méxicoleaks. Si tratta di una piattaforma indipendente di denuncia cittadina e trasparente al servizio della società civile messicana per rivelare informazioni di interesse pubblico.
La piattaforma, come racconta in un articolo l’Internazionale, appoggiata dall’organizzazione Free Press Unlimited, finanziata dal governo olandese e dall’Unione europea, vuole "incoraggiare i messicani ad aiutare i giornalisti a scoprire casi di corruzione e abuso di potere nel paese." 
Ma in Messico informare, svelare le verità scomode fa paura ed ecco che in questo quadro di tentativo costante di controllare l’informazione, la prima a farne le spese è stata proprio Carmen Aristegui.
Esercito a La Realidad
In Chiapas il Centro per i diritti umani Fray Bartolomè de las Casas informa in un comunicato stampa, tradotto dal Comitato Maribel e che vi proponiamo di seguito, che l’Esercito Messicano continua a provocare con passaggi e sorvoli la zona del Caracol de La Realidad, dove lo scorso maggio in un aggressione paramilitare è stato ucciso il compagno Galeano.
Provocazioni continue che non fermano l’autogoverno zapatista, come racconta l’EZLN nei
comunicati letti in occasione dell’inaugurazione della clinica e della scuola ricostruite proprio a La Realidad.
Appoggiare e sostenere l’autonomia zapatista diventa ancora più importante nel quadro complessivo del Messico.
Come Associazione Ya Basta – Caminantes e Cooperazione Rebelde Napoli saremo in Chiapas ai primi di agosto per partecipare all’anniversario della nascita dei Caracoles ed invitiamo tutti a sostenere la salute autonoma contribuendo al Progetto "Diamo corpo ai sogni".

CENTRO DEI DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOME DE LAS CASAS
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico
10 marzo 2015
Comunicato stampa No. 07
L’esercito messicano minaccia la Giunta di Buon Governo Zapatista della Realidad
Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba), attraverso le Brigate Civili di Osservazione (BriCO), ha documentato le incursioni sistematiche dell’Esercito messicano che sta minacciando le Basi di Appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (BAEZLN) nel territorio della Giunta di Buon Governo de La Realidad, nella zona Selva di Confine, Caracol I “Hacia la Esperanza” (JBG).
Gli atti militari nel territorio della JBG, consistono in incursioni su convogli di camion, hummer, jeep e squadre motorizzate di elementi dell’Esercito messicano che vanno da quattro a 30 persone. Si aggiungono sorvoli radenti di aerei da turismo ed elicotteri che fotografano e filmano i membri delle BriCO, le BAEZLN e le installazioni della JBG. Da luglio del 2014 queste azioni sono in aumento, sia per numero di effettivi impiegati sia per la loro frequenza. (actividad_militar_realidad).
Il Frayba osserva con preoccupazione la crescente minaccia esercitata dall’Esercito messicano nel territorio zapatista, poiché è una provocazione e persecuzione contro il diritto all’autonomia ed alla libera determinazione sancito dalla Costituzione messicana, dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni, dal Trattato 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e dagli Accordi di San Andrés Sacamchem de los Pobres.
Per quanto sopra, questo Centro dei Diritti Umani chiede che:
sia rispettata la libera determinazione e l’autonomia dei popoli zapatisti e cessi la persecuzione perpetrata dal governo federale attraverso l’Esercito messicano.
Infine, bisogna ricordare che il 2 maggio 2014, persone della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos Histórica (CIOAC-H) hanno teso un’imboscata alle BAEZLN in territorio della JBG de La Realidad; durante l’attacco il gruppo armato ha assassinato José Luis Solís López, “Maestro Galeano”, distruggendo inoltre la Clinica e la Scuola Autonoma. Segnaliamo che l’organizzazione menzionata fa parte del governo locale di Las Margaritas e gode della protezione del governo di Manuel Velasco Coello, che le permettono di compiere impunemente aggressioni, sgomberi forzati ed omicidi nella regione.1)
1) Frayba, bollettino 16, Agresión a Bases del EZLN en sede de la Junta de Buen Gobierno de La Realidad. 5 de mayo 2014, Chiapas, México. http://www.frayba.org.mx/archivo/boletines/140505_boletin_16_agresiones_jbg.pdf

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

martedì 10 marzo 2015

Messico - Grazie III - La costruzione più cara del mondo.

P-0.jpg.
GRAZIE III.
LA COSTRUZIONE PIU’ CARA DEL MONDO.
Subcomandante Insurgente Moisés.              Subcomandante Insurgente Galeano.
Febbraio-Marzo del 2015
P-1.jpgLa vigilia. L’alba. Il freddo morde sotto il vestito delle ombre. Sul tavolo che, solitario, arreda la capanna (che non reca alcuna insegna ma si sa che è l’attuale quartier generale del comando zapatista), c’è il foglio arrotolato e con lettere manoscritte dove si dettaglia il conto della costruzione della scuola-clinica a La Realidad zapatista. La voce riassume sguardi, silenzi, fumo, rabbie:
I conti non tornano. La vita di qualsiasi zapatista vale più della casa bianca di  Peña Nieto e di tutte le case dei ricchi del mondo messe insieme. Nemmeno tutti soldi che costa fare i grandi edifici dove i potenti si nascondono per compiere i loro furti e crimini, è sufficiente a pagare una sola goccia di sangue indigeno zapatista. Perciò sentiamo che questa costruzione è la più cara che ci sia al mondo.

Così che dobbiamo dire chiaramente che ciò che non appare nel conto della grana è il sangue del compagno Galeano. Neppure tutti i fogli della storia del mondo bastano per scrivere questo conto.

P-2.jpgE allora mettetelo come tale quando mettete le vostre liste nei mezzi di comunicazione, allorché mettete chi è il più ricco, e dove sta il più povero. Perché il ricco ha nome e cognome, lignaggio, pedigree. Ma il povero ha solo geografia e calendario. E allora mettetelo che la costruzione più cara di tutto il pianeta è a La Realidad Zapatista, Chiapas, Messico. E che le bambine e i bambini zapatisti frequentano la scuola più cara del mondo. E che gli uomini, donne, bambini, bambine, anziane e anziani, indigeni, zapatisti, messicane e messicani, quando si ammalano a La Realidad, si cureranno nella clinica più cara della Terra.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!