Sulla vicenda delle "desaparcion forzadas"
persino la Commissione dell’Onu invita il Messico a fare di più. Già perchè il
numero di chi sparisce aumenta insieme all’impunità. Varie notizie che giungono
dal paese, se intrecciate tra loro, danno un quadro di quello che si intende
per narco-stato, una gestione del potere in cui spariscono i diritti ed
aumentano le violazioni.
#Ayotzinapa somos todos - Concerto
Caifanes
I familiari di Ayotzinapa non demordono e
continuano a mobilitarsi per i propri figli. Una loro delegazione è ora negli
Stati Uniti dove si svolgeranno incontri ed iniziative per continuare a
mantenere viva la giustizia per #Ayotzinapa. Pochi giorni fa hanno dato vita ad
una iniziativa davanti a Televisa per protestare contro la criminalizzazione e
la falsa informazione fatta dalla rete televisiva. Ad aspettarli come in tutte
le loro iniziative c’erano i poliziotti. a dimostrazione del nesso tra potere
ed informazione maistream. Ma il silenzio su #Ayotzinapa non cala e nel loro
ultimo concerto i
Caifanes, tra i più importanti gruppi rock messicani, hanno chiesto alcuni
secondi di silenzio per non far dimenticare quanto successo ai 43 studenti il
26 settembre ad Iguala.
Nel paese sta facendo scalpore la vicenda di Carmen Aristegui, famosa giornalista da sempre
impegnata in una informazione libera e corretta, autrice di reportage
coraggiosi come quelli per gli scandali e la corruzione del Presidente Pena
Nieto e di sua moglie.
A sferrare l’attacco contro Carmen Aristegui è stata la nuova direzione dell’impresa MVS, che ha allontanato due collaboratori della giornalista Daniel Lizárraga e Irving Huerta.
Immediata e fortissima la mobilitazione. In neanche un giorno la petizione a sostegno della giornalista è arrivata oltre le centomila firme e in twitter l’hastag #EndefensadeAristegui sta spopolando.
A sferrare l’attacco contro Carmen Aristegui è stata la nuova direzione dell’impresa MVS, che ha allontanato due collaboratori della giornalista Daniel Lizárraga e Irving Huerta.
Immediata e fortissima la mobilitazione. In neanche un giorno la petizione a sostegno della giornalista è arrivata oltre le centomila firme e in twitter l’hastag #EndefensadeAristegui sta spopolando.
Carmen Aristegui secondo la direzione sarebbe "colpevole" d’aver
abusato del suo ruolo, in particolare in relazione al portale Méxicoleaks. Si tratta di una piattaforma indipendente di
denuncia cittadina e trasparente al servizio della società civile messicana per
rivelare informazioni di interesse pubblico.
La piattaforma, come racconta in un articolo l’Internazionale, appoggiata dall’organizzazione Free Press Unlimited, finanziata dal governo olandese e dall’Unione europea, vuole "incoraggiare i messicani ad aiutare i giornalisti a scoprire casi di corruzione e abuso di potere nel paese."
Ma in Messico informare, svelare le verità scomode fa paura ed ecco che in questo quadro di tentativo costante di controllare l’informazione, la prima a farne le spese è stata proprio Carmen Aristegui.
La piattaforma, come racconta in un articolo l’Internazionale, appoggiata dall’organizzazione Free Press Unlimited, finanziata dal governo olandese e dall’Unione europea, vuole "incoraggiare i messicani ad aiutare i giornalisti a scoprire casi di corruzione e abuso di potere nel paese."
Ma in Messico informare, svelare le verità scomode fa paura ed ecco che in questo quadro di tentativo costante di controllare l’informazione, la prima a farne le spese è stata proprio Carmen Aristegui.
In Chiapas il Centro per i diritti umani Fray Bartolomè de las
Casas informa in un comunicato stampa, tradotto dal Comitato Maribel
e che vi proponiamo di seguito, che l’Esercito Messicano continua a
provocare con passaggi e sorvoli la zona del Caracol de La Realidad, dove
lo scorso maggio in un aggressione paramilitare è stato ucciso il compagno
Galeano.
Provocazioni continue che non fermano l’autogoverno zapatista, come racconta l’EZLN nei comunicati letti in occasione dell’inaugurazione della clinica e della scuola ricostruite proprio a La Realidad.
Provocazioni continue che non fermano l’autogoverno zapatista, come racconta l’EZLN nei comunicati letti in occasione dell’inaugurazione della clinica e della scuola ricostruite proprio a La Realidad.
Appoggiare e sostenere l’autonomia zapatista diventa ancora più importante
nel quadro complessivo del Messico.
Come Associazione Ya Basta – Caminantes e Cooperazione Rebelde Napoli saremo in Chiapas ai primi di agosto per
partecipare all’anniversario della nascita dei Caracoles ed invitiamo tutti a
sostenere la salute autonoma contribuendo al Progetto "Diamo
corpo ai sogni".
CENTRO DEI DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOME DE LAS CASAS
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico
10 marzo 2015
Comunicato stampa No. 07
10 marzo 2015
Comunicato stampa No. 07
L’esercito messicano minaccia la Giunta di Buon
Governo Zapatista della Realidad
Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba),
attraverso le Brigate Civili di Osservazione (BriCO), ha documentato le incursioni
sistematiche dell’Esercito messicano che sta minacciando le Basi di Appoggio
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (BAEZLN) nel territorio della
Giunta di Buon Governo de La Realidad, nella zona Selva di Confine, Caracol I
“Hacia la Esperanza” (JBG).
Gli atti militari nel territorio della JBG, consistono in incursioni su
convogli di camion, hummer, jeep e squadre motorizzate di elementi
dell’Esercito messicano che vanno da quattro a 30 persone. Si aggiungono
sorvoli radenti di aerei da turismo ed elicotteri che fotografano e filmano i
membri delle BriCO, le BAEZLN e le installazioni della JBG. Da luglio del 2014
queste azioni sono in aumento, sia per numero di effettivi impiegati sia per la
loro frequenza. (actividad_militar_realidad).
Il Frayba osserva con preoccupazione la crescente minaccia esercitata
dall’Esercito messicano nel territorio zapatista, poiché è una provocazione e
persecuzione contro il diritto all’autonomia ed alla libera determinazione
sancito dalla Costituzione messicana, dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite
sui Diritti dei Popoli Indigeni, dal Trattato 169 dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (OIL) e dagli Accordi di San Andrés Sacamchem de los
Pobres.
Per quanto sopra, questo Centro dei Diritti Umani chiede che:
sia rispettata la libera determinazione e l’autonomia dei popoli zapatisti
e cessi la persecuzione perpetrata dal governo federale attraverso l’Esercito
messicano.
Infine, bisogna ricordare che il 2 maggio 2014, persone della Central
Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos Histórica (CIOAC-H) hanno teso
un’imboscata alle BAEZLN in territorio della JBG de La Realidad; durante
l’attacco il gruppo armato ha assassinato José Luis Solís López, “Maestro
Galeano”, distruggendo inoltre la Clinica e la Scuola Autonoma. Segnaliamo che
l’organizzazione menzionata fa parte del governo locale di Las Margaritas e
gode della protezione del governo di Manuel Velasco Coello, che le permettono
di compiere impunemente aggressioni, sgomberi forzati ed omicidi nella regione.1)
1) Frayba, bollettino 16, Agresión a Bases del EZLN en sede de la Junta de
Buen Gobierno de La Realidad. 5 de mayo 2014, Chiapas, México. http://www.frayba.org.mx/archivo/boletines/140505_boletin_16_agresiones_jbg.pdf
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)