Palenque Chiapas. 12 di agosto. Caracol di Roberto Barrios.
Artisti Basi di Appoggio Zapatiste del Festival CompArte e artisti della Sexta nazionale e internazionale, al ritmo delle parole, del tamor, della jarana e delle chitarre e battendo le mani iniziano ad esprimere l'Arte, la loro storia, l'autonomia a partire dalla sera di giovedì.
La serata è stata allietata dal gruppo musicale Los Originales de San Andrés, nella sua prima apparizione al Caracol di Roberto Barrios. Le cicale e i grilli hanno accompagnato i partecipanti durante il resto della mattinata.
Alle 10 in punto (ora del sud-est) del venerdì, con un saluto alla delegazione zapatista dei cinque Caracoles, la Giunta di Buon Governo di Roberto Barrios ha iniziato la presentazione del compArte.
“El arte de cómo resistimos” ("L'arte di come resistere") è stato rappresentato in quattro blocchi per far conoscere la storia della lotta, che ha contemplato anche la formazione dell'EZLN, la repressione perpetrata fino ad oggi dal malgoverno e l'Idra capitalista.
Le opere hanno fatto conoscere il lavoro collettivo, le danze, il teatro, la poesia e la storia dei popoli tsotsil, chol, tzeltal della zona nord del Chiapas.
Questa lezione di autonomia fatta conoscere dagli artisti zapatisti nel CompArte, ha aperto le menti ed i cuori di coloro che lottano ogni giorno per un altro mondo possibile.
Martedì 9 agosto, i Caracol hanno compiuto tredici anni dalla loro nascita.
Il Caracol di Morelia, insieme a diverse Basi di Appoggio, ha festeggiato il
degno compleanno di costruzione dell’Autonomia, ma anche per presentare e
condividere le loro arti in quella zona, sotto il segno del festival CompArte
La Comandancia ha aperto l’evento alle 9,30 del
mattino di fronte a varie decine di Basi di Appoggio, ospiti nazionali ed
internazionali, media liberi e la stessa Comandancia.
“Non permetteremo che il mal governo capitalista neoliberale ci tolga quello che abbiamo
costruito in questi 13 anni di cammino dell'autonomia ", ha avvertito.
"Non siamo disposti a tornare in ginocchio come molti
hanno fatto".
"Stiamo scoprendo che per conquistare i nostri diritti
non serve uccidere e morire.
Con i nostri progressi si cammina lentamente. Abbiamo già i
nostri strumenti"
Alla fine tutte le basi e i membri della Sexta,
hanno gridato: " Viva i nostri Compagni Basi di Appoggio, Viva i Municipi
Autonomi, Viva le Giunte di Buon Governo, Viva i / le compagn@ insurgentas,
Viva il Sci Mosè, viva il Sci Galeano!"
Con queste parole è iniziato il festival CompArte
nel Caracol di Morelia
Rapidamente i primi partecipanti erano pronti a
presentarsi. Così iniziarono i compagni della regione Indipendencia del
Municipio 17 novembre, con la canzone "La vita schiavizzata".
Un compagno della regione Tierra del Municipio
17 novembre recitò una poesia dal titolo
"La sofferenza dei nostri nonni"
Diverse Basi di Appoggio della regione si sono mobilitati per imparare, scoprire e condividere
le arti dei loro fratelli e sorelle
I compagni e le compagne della regione Ernesto Che Guevara del Municipio
Lucio Cabañas presentarono una danza tradizionale Tzeltal.
Uomini e donne hanno ballato al ritmo della musica tradizionale dei loro
antenati tzeltal
Poi sono intervenuti i comp@s della regione Indipendencia
del Municipio Autonoma 17 novembre per dare "la gioia nei cuori", con
la loro canzone dal titolo "Primo Gennaio".
I compagni della regione Fuente del Municipio Autonomo Lucio
Cabañas hanno recitato una poesia dal titolo "la lotta di resistenza".
"Siamo
della resistenza, noi non pagheremo
Un gruppo di compagni e compagne provenienti
dalla regione montaña del Municipio Comandante Ramona,
ha presentato la canzone: "L'arrivo della Selva Lacandona "
Dopo queste canzoni e poesie, è stato presentata un
opera teatrale titolata "La
resistenza dei Maya ". La prima scena ha mostrato quello che era il lavoro
collettivo dei Maya, di come si procuravano il cibo ...
e vivevano assieme: "si alimentavano del
frutto di tutta l'umanità ".
La voce narrante ha detto: "Però a
volte si ammalavano e chiedevano al sole e alla luna di essere guariti"
"Ma arrivò un'altra tragedia. Succede che
il re spagnolo inviò Cristobal Colon che cercava solo la ricchezza e ingannò il
popolo indigeno". Così i compas svelano come gli spagnoli diedero alcuni
regali ai Maya “rappresentato qui da uno specchio” per dividere i popoli che
resistevano.
Per anni sono stati sfruttati, ridotti in schiavitù a
lavorare la terra,
ma dopo anni di sfruttamento venne la speranza:
Emiliano Zapata, che è venuto a organizzare e sensibilizzare i popoli
originari!
Emiliano Zapata ottenne diverse vittorie grazie al popolo
L’opera è terminata mostrando la morte di Emiliano Zapata per causa del tradimento subito
Nell’attesa che gli attori si cambiassero e per non
far spazientire il pubblico i compagni della regione Puente del Municipio Autonomo
Lucio Cabañas recitarono una poesia "Il cammino dei 13 punti” in riferimento
alle 13 richieste dell'EZLN .
Così si è dato modo ai comp@s di poter svolgere la loro rappresentazione teatrale. Hanno
rappresentato la nascita dell’EZLN e la sua organizzazione contro i programmi
governativi che tendono ancora di dividere i popoli maya.
Ma l'organizzazione e l'autonomia degli zapatisti permette di salvare la loro dignità e forza
Tutto si è svolto sotto lo sguardo della Comandancia.
Il disegno "Le nostre radici" è stato presentato dalle artiste e dagli artisti della regione
Indepencia del Municipio Autonomo 17 novembre.
Un bel lavoro con la presentazione di 3 parti. Il primo rappresenta il centro cerimoniale nella
rappresentazione che ne davano i loro nonni. La strada rappresenta gli anni di lotta e
resistenza passati nello sfruttamento fino alle luci e fiaccole che guidano la lotta zapatista.
La luna rappresenta la luce della resistenza al buio.
La seconda parte mostra gli indigeni che non
saranno sconfitti, la parola è l'autonomia, e presenta la semina collettiva. L'ultimo
è un albero che rappresenta l'autonomia, i rami sono le richieste del popolo, le
radici la resistenza e la ribellione e i mondo i popoli, uomini e donne,
bambini, anziani e anziane, tutti consapevoli nel cercare di costruire un mondo che contenga molti mondi
per lavorare e vivere insieme .
I comp@s della regione Ernesto Che Guevara, del Municipio Autonomo Lucio
Cabañas cantarono la canzone "luchadores del pueblo"
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.