venerdì 17 marzo 2017

Messico - La prima di una serie

BEATRIZ ETIQUETA CAFE visualESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
 
MESSICO
 
Marzo 2017.
 
Alla Sexta nel mondo:
 
Compas:
 
Vi avevamo detto che avremmo trovato il modo di sostenervi per fare in modo che, anche voi, sosteniate la resistenza e la ribellione di tutti coloro che sono perseguitati e separati da muri, ecco, abbiamo già un piccolo anticipo.
 
E' pronta la prima tonnellata di caffè zapatista per la campagna “Di fronte ai muri del Capitale: la resistenza, la ribellione, la solidarietà e l’appoggio dal basso e a sinistra”.
 
È caffè zapatista al 100%. Coltivato in terre zapatiste da mani zapatiste; raccolto da zapatisti; essiccato sotto il sole zapatista; macinato in una macchina zapatista; il mulino zapatista si è rotto per colpa di zapatisti; è stato aggiustato da zapatisti (era un balero non-zapatista); poi impacchettato da zapatisti, etichettato da zapatisti e trasportato da zapatisti.
 
Questa prima tonnellata è stata ottenuta con la partecipazione dei 5 caracol, con le loro Giunte di Buon Governo, i loro MAREZ e i collettivi delle comunità, ed è già al CIDECI-UniTierra di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico ribelle.
 
Questo caffè zapatista è più buono se lo si beve lottando. Ecco qui un piccolo video che hanno fatto i Tercios Compas dove si vede il processo: dalla piantagione di caffè, fino al magazzino.
 
Stiamo anche smistando e imballando le opere con cui le/gli zapatist@ hanno partecipato all’ultimo CompArte, vi manderemo anche quelle per sostenere le vostre attività.
 
Speriamo di poterlo consegnare durante l’evento di aprile affinché il tutto possa muoversi verso i vari angoli del mondo dove si trova la Sexta, vale a dire, dove ci sono resistenza e ribellione.
 
Speriamo che con questo primo sostegno possiate iniziare o continuare il vostro lavoro di appoggio a tutt@ le/i perseguitat@ e discriminat@ del mondo.
 
Forse vi chiederete come il tutto arriverà dalle vostre parti. Beh, nello stesso modo in cui è stato prodotto, e cioè, organizzandosi.
In altre parole, vi chiediamo di organizzarvi non solo per questo, ma anche e soprattutto per fare attività di sostegno a tutte quelle persone che oggi si ritrovano perseguitate per il semplice fatto di avere un colore della pelle, una cultura, un credo, un’origine, una storia, una vita.
 
E per ora non è tutto: ricordatevi sempre che bisogna resistere, bisogna ribellarsi, bisogna lottare, bisogna organizzasi.
 
Ah, e chiediamo come si dice questa cosa che vogliamo dire, ma in modo che lo capisca quello là:
 
¡Fuck Trump!
 
(e finalmente anche gli altri -vale a dire i Peña Nieto, Macri, Temer, Rajoy, Putin, Merkel, May, Le Pen, Berlusconi, Jinping, Netanyahu, al-Asad, e metteteci come si chiama o come si chiamerà il muro da abbattere, in modo che tutti i muri ricevano il messaggio-).
 
(Vale a dire che è la prima di varie tonnellate e la prima di una serie di mentadas (sferzate) -che non sono alla menta-).
 
Dalle montagne del Sudest Messicano.
 
 
Subcomandante Insurgente Moisés.             Subcomandante Insurgente Galeano.
 
Messico, marzo 2017.
 
 
Ecco il video dei tercios compas che accompagna il comunicato. Con la canzone “Somos sur”, testo e musica di Ana Tijoux, accompagnata da Shadia Mansour
 



martedì 14 marzo 2017

Stati Uniti - Standing Rock #NoDAPL la battaglia non si ferma


Non si ferma la lotta contro l’oleodotto DAPL, all’indomani della firma di Trump che ha autorizzato l’esecuzione del progetto.
Obama, costretto dalle forti mobilitazioni dello scorso anno, aveva bloccato il progetto, ma dopo l’ordine esecutivo del nuovo presidente, la procedura di verifica dell’impatto ambientale è stata bypassata permettendo la conclusione del progetto.
Il giorno dopo l’atto firmato da Trump, la Energy Transfer Partners, ovvero la compagnia che sta dietro ai lavori, ha cominciato la costruzione dell’ultima sezione del progetto.

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10 marzo 2017 Marcia a Washington
IN MARCIA A WASHINGTON
Il 10 marzo a Washington migliaia di persone, guidate dai Popoli Nativi in particolare i Sioux, protagonisti della lotta di Standig Rock, hanno manifestato per le strade della capitale nella #NativeNationsMarch contro il Dakota Access Pipeline e contro il presidente Trump.

La marcia, seguita a quattro giorni di sit-in allestito con i teepee indiani davanti alla Casa Bianca, prima di concludersi, ha sostato sotto la Trump Tower, dove è stato eretto un teepee e i manifestanti hanno danzato e cantato al suono della musica indiana.
Ai giornalisti presenti all'iniziativa i portavoce della protesta hanno confermato la volontà di continuare la lotta per fermare l’oleodotto, che devasta l’ambiente ed in particolare distrugge le risorse idriche.
Il messaggio per Trump è stato chiaro: “We’re still here” (Noi siamo ancora qui!).
Raymond Kingfisher, della Tribù Northern Cheyenne in Montana, ha dichiarato: "Devono ascoltarci. Noi ci siamo e continueremo ad esserci", aggiungendo: "Devono onorare i trattati e rispettare i nostri diritti".
Mary Phillips, della Tribù Nebraska’s Omaha, ha confermato che "Trump non ha ascoltato la voce dei Nativi americani, finchè non lo farà le manifestazioni continueranno".
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Accampamento di fronte alla Casa Bianca
Carl Moore, membro dei Peaceful Advocates for Native Dialogue and Organizing Support, da tempo impegnato nella lotta, tra i tanti manifestanti in abiti tradizionali indiani, ha dichiarato al Huffington Post che la protesta è sia contro l’oleodotto e l’iniziativa di Trump che a sostegno della sovranità dei nativi americani.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!