ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
MESSICO.
AL POPOLO DEL MESSICO:
AI POPOLI E AI GOVERNI DEL MONDO:
AI MEDIA LIBERI, ALTERNATIVI, AUTONOMI O COME SI CHIAMINO:
ALLA SEXTA NAZIONALE E INTERNAZIONALE:
AL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO E AL CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO:
ALLA STAMPA NAZIONALE E INTERNAZIONALE:
17 LUGLIO 2018.
DA IERI COME PURE
OGGI, SUI MEDIA GIRA L’OPINIONE, SOSTENUTA DALLE DICHIARAZIONI DEL
SIGNOR ALEJANDRO SOLALINDE (CHE SI PRESENTA COME PRESBITERO, SACERDOTE,
PRETE O DICIAMO, CRISTIANO, CATTOLICO, APOSTOLICO E ROMANO), DI UN CERTO
AVVICINAMENTO TRA L’EZLN E IL SIGNOR ANDRÉS MANUEL LÓPEZ OBRADOR E CHE
“L’EZLN HA GIÀ ACCETTATO IL PRIMO DIALOGO” (parole testuali del Signor
Solalinde).
A PROPOSITO DI QUESTA MENZOGNA, L’EZLN DICHIARA:
PRIMO: IL CCRI-CG
DELL’EZLN, DIREZIONE POLITICA, ORGANIZZATIVA E MILITARE DELL’EZLN, NON
HA ACCETTATO ALCUN PRIMO DIALOGO CON NESSUNO. COM’È RISAPUTO DA CHI HA
UNA MINIMA CONOSCENZA DELL’EZLN E DEI SUOI METODI, UNA QUESTIONE DEL
GENERE VERREBBE COMUNICATA PUBBLICAMENTE E IN ANTICIPO.
SECONDO: L’EZLN NON HA
RICEVUTO DAL SIGNOR SOLALINDE NIENT’ALTRO CHE MENZOGNE, INSULTI,
CALUNNIE E COMMENTI RAZZISTI E MISOGENI. EGLI PRENDE PER SCONTATO, COME
VENIVA SOSTENUTO ALL’EPOCA DEL SALINISMO E DELLO ZEDILLISMO, CHE SIAMO
SOLO DEI POVERI INDIGENI IGNORANTI, PER USARE LE SUE STESSE PAROLE,
MANIPOLATI DA “CAXLANI CHE AMMINISTRANO LO ZAPATISMO”, E QUESTO EVITA
CHE ABBASSIAMO LO SGUARDO E CI PROSTRIAMO DAVANTI A COLUI CHE IL SIGNOR
SOLALINDE CONSIDERA ESSERE IL NUEVO SALVATORE.
TERZO: CAPIAMO
L’AFFANNO DI PROTAGONISMO DEL SIGNOR SOLALINDE E LA SUA ATTITUDINE A
PRETENDERE SOTTOMISSIONE, MA CON LO ZAPATISTMO DELL’EZLN SI SBAGLIA. E
NON SI SBAGLIA SOLO IN QUESTO. NON SAPPIAMO GRAN CHE DI QUESTE COSE, MA
PARE CHE UNO DEI COMANDAMENTI DELLA CHIESA CHE IL SIGNOR SOLALINDE DICE
DI SERVIRE, RECITI: “NON PRONUNCERAI FALSA TESTIMONIANZA CONTRO IL TUO
PROSSIMO NÉ MENTIRAI”.
QUARTO: COME DOVREBBE
SAPERE CHIUNQUE CONOSCA LE LEGGI MESSICANE, IL SIGNOR ANDRÉS MANUEL
LÓPEZ OBRADOR NON È IL PRESIDENTE DEL MESSICO, E NEPPURE IL PRESIDENTE
ELETTO. PER ESSERE “PRESIDENTE ELETTO”, È NECESSARIA LA DICHIARAZIONE
CORRISPONDENTE DA PARTE DEL TRIBUNALE ELETTORALE DEL POTERE GIUDIZIARIO
DELLA FEDERAZIONE; DA QUESTO NE CONSEGUE CHE LA CAMERA DEI DEPUTATI
EMETTA UN BANDO SULLA GAZZETTA UFFICIALE
DELLA FEDERAZIONE IN CUI COMUNICA ALLA POPOLAZIONE CHE È STATO ELETTO
UN NUOVO PRESIDENTE. E, SECONDO QUESTE STESSE LEGGI, IL PRESIDENTE NON
ENTRA IN FUNZIONE FINCHÉ NON ASSUME L’INCARICO IL 1° DICEMBRE 2018.
OVVIAMENTE, IN ACCORDO CON L’ULTIMA RIFORMA ELETTORALE, NON GOVERNERÀ
PER 6 ANNI, MA DUE MESI IN MENO. CHIARAMENTE, A MENO CHE NON AVVENGA UNA
RIFORMA DELLA COSTITUZIONE E SIA PERMESSA LA RIELEZIONE.