venerdì 2 novembre 2018

Kurdistan - Kobane sotto attacco turco

Nuova strage a Kobane. Contraria a ogni norma di diritto internazionale

di: Stefania Battistini e Ivan Grozny
Da Kobane in queste ore arrivano video molto simili a quando la città siriana in mano ai curdi veniva attaccata da Isis. Questa volta però le bombe sono sganciate dalla Turchia, il secondo esercito della Nato. Dopo Afrin, Erdogan viola ancora una volta il diritto internazionale e bombarda i villaggi abitati dai civili. L’obiettivo è colpire l’esercito curdo YPG e YPJ, il primo che ha resistito, combattuto e vinto contro Daesh, sostenuto dalla coalizione internazionale.
Nei video postati dagli abitanti si vede il terreno saltare, si sentono le urla delle persone. Le stesse persone che da tre anni stanno pazientemente ricostruendo tutto ciò che lo Stato islamico aveva distrutto. Con Ivan Compasso Grozny, a giugno, siamo stati a Kobane. A 4 anni dalla devastazione di Isis abbiamo visto la rinascita di una città e della sua gente, dopo il sangue versato. Abbiamo visto muratori ricostruire case e quartieri. Abbiamo visto nuovi ospedali e nuove scuole nate anche grazie ai soldi raccolti dalle fondazione delle donne del Rojava in Germania, Austria, Svizzera, Olanda. Coi finanziamenti della provincia Trento è stato rifatta una scuola per i bimbi rimasti orfani perché Daesh ha ucciso i loro genitori: si chiama l’Arcobaleno di Aylan, il piccolo curdo trovato sulle rive del Bosforo in Turchia, simbolo del dramma dei popoli che sfuggono dalle guerre.
Abbiamo visto le strade tornare a vivere. Fino a mezzanotte donne, uomini, bambini insieme per respirare la libertà ritrovata.
Abbiamo visto il Cimitero dei martiri di Kobane: più di mille combattenti hanno dato la vita per liberare il mondo dal terrorismo di matrice islamista.
Abbiamo visto cosa è diventato concretamente il confederalismo democratico alla base
l’organizzazione delle città del Rojava ispirato alle teorie socialiste del filosofo statunitense Murray Bookchin: una democrazia senza Stato, flessibile, multiculturale, anti-monopolistica; laicità, femminismo, ecologismo come pilastri. Abbiamo visto che non sono solo tensioni ideali, ma fatti concreti: la parità di genere e la laicità nel bel mezzo dell’estremismo religioso islamista, l’introduzione del matrimonio civile e l’abolizione della poligamia. Le donne hanno ruoli politici e militari, fanno parte delle forze di sicurezza e gestiscono l’organismo di polizia contro la violenza sessuale.
Abbiamo visto gli sforzi per arrivare a una convivenza pacifica a Mumbij, città multietnica in mano a Isis e liberata ad agosto 2016 dalle truppe del Free Syrian Army (FSA) appoggiate dagli americani. Un anno dopo libere elezioni in cui si è scelto di rappresentare tutte le identità: turcomanni, arabi, circassi, curdi. Quattro etnie, quattro identità, ognuna disegnata sulla bandiera, tutte presenti nell’Assemblea popolare votata dai cittadini. Per la prima volta il modello del confederalismo democratico è a partecipazione araba ed esce dal confine curdo.
Abbiamo visto l’istruzione tornare secolare, cioè laica, le scuole islamiche abolite nei territori
riconquistati.
Ora la Turchia sta distruggendo tutto questo. Dopo il vertice di Istanbul tra Germania, Francia, Turchia e Russia, sono iniziati gli attacchi. “La Turchia ha bombardato le aree di confine di Kobane e del Rojava per quattro giorni davanti agli occhi di tutto il mondo – scrive UIKI, l’Ufficio Informazione Kurdistan in Italia – Né la coalizione internazionale contro ISIS né gli Stati che hanno partecipato al vertice di Istanbul hanno preso seriamente posizione contro questi attacchi o hanno condannato lo stato turco”, sottolineando il paradosso di attacchi contemporanei: quelli turchi nel Nord della Siria, quelli di ISIS contro il villaggio di Hejin nell’area di Dêir Er-Zor, uno dei suoi ultimi bastioni. Qui le forze democratiche siriane – con YPG e YPJ come elemento aggregante – continuano a combattere.
Per questo oggi dal Rojava arriva una chiamata d’emergenza all’Europa e all’Occidente. La
copresidenza del KCDK-E ha emesso un comunicato in cui si legge: “Il Congresso europeo della Società democratica curda (KCDK-E) fa appello per un’azione urgente ai curdi e ai suoi sostenitori in Europa in seguito agli attacchi dello stato turco contro Kobane. L’esercito turco ha bombardato con armi pesanti i villaggi di Kor Eli e Selim e stanno progettando un massacro. Chiediamo a tutti di organizzare al più presto mobilitazioni a difesa e a sostegno di queste terre che sono costate il sangue di donne, giovani, bambini […]”
Noi come giornalisti abbiamo il dovere di non far passare sotto silenzio questa ennesima strage contraria a ogni norma di diritto internazionale

giovedì 1 novembre 2018

Messico - Programma del Primo Festival del Cinema.

Festival del cinema “Puy ta Cuxlejaltic”. Programma Generale.
Commissione Sexta dell’EZLN
Messico
Ottobre 2018

Programma delle proiezioni al festival del cinema “Puy ta Cuxlejaltic”

Attenzione: Per cause di forza minore, le date di questo primo festival si estendono fino al 9 novembre.

Saranno proiettati i seguenti film (nelle proprie categorie):

Categoria Ah, ti piace?

Sezione Speciale: “Una colonia cittadina nelle montagne del sudest messicano”.
Roma. Direzione: Alfonso Cuarón.

Categoria Cadere e rialzarsi
Baionetta. Direzione: Kyzza Terrazas.
Rudo y Cursi. Direzione: Carlos Cuarón.
Batallas Íntimas. Direzione: Lucía Gajá.
No les pedimos un viaje a la luna. Direzione: María del Carmen de Lara.

Categoria Sognare la Realtà
Érase una vez. Direzione: Juan Carlos Rulfo.
Ana y Bruno. Direzione: Carlos Carrera.
Tobías. Direzione: Francisca D´Acosta y Ramiro E. Pedraza.
Carrizos. Direzione: Dinazar Urbina.
Niños Héroes. Direzione: Itzel Martínez.
El Laberinto del Fauno. Direzione: Guillermo del Toro.
El Patio de mi casa. Direzione: Carlos Hagerman.
Future Past; Fin de, Coapan sin tiempo e Carnaval. Direzione: Federico Cuatlacuatl.
Aquí sigo. Direzione: Lorenzo Hagerman.
El sonar de las olas. Direzione: Vanessa Ortega C.
Amor, nuestra prisión. Direzione: Carolina Corral.

Sezione Speciale: Corrispondenza Infantile.
Niñ@s del llano encantado. Collettivo Ojo de Agua Comunicación.
Saludos desde San Juan Evangelista Analco. La Caléndula Audiovisual y Ojo de Agua Comunicación.
Ololetic Ya Vits Tan. Direzione: María Sojob.
Video carta desde Chicahuaxtla. Colectivo Ojo de Agua.

Categoria La Tormenta
No sucumbió la eternidad. Direzione: Daniela Rea.
Hasta los dientes. Direzione: Alberto Arnaut.
Artemio. Direzione: Sandra Luz.
Rush Hour. Direzione: Luciana Kaplan.
Tierra de Impunidad. Direzione: Diego Osorno y Luciano Gorriti.
La Tempestad. Direzione: Tatiana Huezo.
Silvestre. Direzione: Santiago Mohar Volkow.
Los reyes del pueblo que no existe. Betzabé García.
Los débiles. Direzione: Raúl Rico y Eduardo Giralt.
El futuro en nuestras manos. Direzione: Sara Oliveros.

Categoria Ieri, Oggi
Reed, México Insurgente (restaurato). Direzione: Paul Leduc.
El Grito (restaurato). Direzione: Leobardo López Aretche.
Diarios en Motocicleta. Direzione: Walter Salles.

Categoria Resistenza e Ribellione
Juban Wajin. Colectivo Tlachinollan y La Sandía Digital.
El secreto de la belleza. Direzione: Néstor Jiménez.
El Desafío Indígena. Direzione: Inti Cordera.
El Maíz en Tiempos de Guerra. Direzione: Alberto Cortés.
Del Oriente / Laboratorio Experimental de Cine. Faro Oriente y Faro Aragón.
Cherán. Tila y Ostula. SubVersiones.
Yoo´oram luturia y Comcaac quih yaza quih iicp cöismatoomlam quih.
La Marabunta Filmadora. Yoemem * Comcaac * Raramuri.
La Tercera Raíz. Direzione: Camilo Nu.
Los hijos del jaguar. Direzione: Eriberto Benedicto Gualinga Montalvo.
La Antigua: Sangre que nutre. Espora Kolectivo.
La Frágil Armada. Direzione: Jacques Kebadian y Joani Hocquenghem.
Los rebeldes. Direzione: Jacques Kebadian y Michel Andrieux.
Petites historias das criancas. Direzione: Gabriele Salvadores. Guido Lazzarini, Fabio Scamoni.
Slikebal: el comienzo. Direzione: Bernardino López.

Sezione Speciale: Ixmucané
500 años. Direzione: Pamela Yates.
Mujer. Se va la vida compañera. Direzione: Mariana Rivera.
Koltavanej. Direzione: Concepción Suárez.
Mujeres que Luchan. Koman Ilel.
La Candidata Imposible. Direzione: Rodrigo Hernández y Elpida Nikou.
Gira. Videoastas de la Frontera Sur.
Las mujeres que luchan. Direzione: Rocío Martínez Ts´ujul.
Hilo de la memoria. Direzione: Mariana Rivera.
Semillas de Guamuchil. Direzione: Carolina Corral.

Categoria Canta, Tessi, Balla, Gioca, Racconta questa memoria

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!