lunedì 11 gennaio 2010

Il salto della tigre

Il diario di bordo di Paolo Do (Shanghai - Cina)

La Cina quest`anno, nonostante il tentativo di ridurre lo squilibrio della propria bilancia commerciale (quest`ultimo vista da molti come la causa della crisi in corso), sembra  che abbia addirittura approfondito tale instabilità. La Cina ha infatti sorpassato nel 2010, ovvero l`anno della tigre secondo lo zodiaco cinese, la Germania come paese leader nell`export.
Entro quest`anno la red hot china’s economy potrebbe addirittura superare il Giappone come seconda economia mondiale, dietro solo agli Usa. Il 2009 è stato in effetti l`anno dei record per il regno di Mezzo, che  è diventato, tra le altre cose, il più grande mercato mondiale nella vendita di autovetture. La azienda automobilista Saic Motor quest`anno (protagonista di un incremento del proprio fatturato di circa il 600%), ha tra le altre cose promosso non solo corsi universitari per giovani ingegneri meccanici in molte università pubbliche e private, ma anche corsi di laurea per aspiranti modelle nelle fiere automobilistiche internazionali. Simili corsi di laurea, che fanno forse il paio  con la moltiplicazione degli insegnamenti privi di qualità delle università Italiane, sono anch’essi parte della Cina contemporanea.

Carovana in Argentina - Presenz/attiva gennaio 2010 - Prima tappa: Chilecito - Famatina


La carovana Ya Basta di presenza attiva in Argentina parte dal Nord e ha come prima tappa Chilecito, nella provincia de La Rioja.

Qui abbiamo incontrato un’assemblea cittadina che si batte dal 2001 contro la realizzazione di una miniera d’oro sul monte Famatina, un’esperienza che Ya Basta Marche in una precedente carovana aveva già conosciuto e sostenuto e che e’ stata divulgata in diversi film documentari.
L’assemblea “El famatina no se toca” ha coinvolto la popolazione in una battaglia che ha permesso di bloccare i lavori della miniera d'oro in questa zona, con un picchetto permanente, presidi e azioni di disobbedienza al passaggio dei camion della azienza mineraria, esperienza a cui hanno partecipato molte donne, come Gabriela, Marcela, Perla, che ieri ci hanno accolti e ospitati.
La delegazione di Ya Basta e’ stata intervistata in diretta su Radio Comarca, un'emittente locale solidale con la lotta dell’assemblea, che ha voluto conoscere le attività dell'associazione e le problematiche che, a livello ambientale e sociale, stiamo attraversando in Italia.

domenica 10 gennaio 2010

Carovana Mexico 2.0.10 - Resoconto della visita al Caracol 5 di Roberto Barrios

Gli appunti di Daniele del Coordinamento Toscano in sostegno alla lotta zapatista


Una volta riaperti i Caracoles, siamo riusciti ad andare a Roberto Barrios, il Caracol della Zona Norte, quello ad un'ora da Palenque. 
Quello che deve fare i conti con un livello di conflittualità altissimo.
Qualche mese fa, come riportava Herman Bellinghausen su La Jornada, in seguito ad una denuncia della Junta del Buen Gobierno, e come ci hanno confermato zapatisti e zapatiste all'interno del Caracol, gli alunni della scuola sono stati presi a sassate e durante la notte sono stati esplosi colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio e provocatorio.
La tensione si respira, è nell'aria: il cancello del Caracol chiuso sempre a lucchetto, gli internazionali appena scendono dal camiocino vengono fatti entrare e il cancello viene immediatamente richiuso; il bagno al fiume è consentito ma solo a determinate ore e accompagnati. La visita alle cascate vietata.
Tutte misure, queste, mai viste nelle nostre visite precedenti. Il Caracol sembra un luogo semi-abbandonato e desolato che pian piano inizia a rivivere. Vero è che la Junta per un anno è stata nel Caracol di Oventic.
Non sappiamo perche´ e non l'abbiamo voluto chiedere.Siamo stati ricevuti dalla Commissione di Vigilanza (anche questo fatto insolito per Roberto Barrios) e poi dalla Junta che ci ha permesso di incontrare i Formadores dell'Educazione. I Formadores sono i Promodores della prima generazione, coloro che adesso oltre che ad insegnare fanno formazione ai nuovi Promodores.
L'assemblea e´ stata proficua: abbiamo pianificato come sviluppare in futuro il nostro rapporto, come procedere, come dicono loro, nel nostro cammino fianco a fianco. Abbiamo deciso di provare ad affiancare ad un puro sostegno economico al sistema educativo secondario (CCETAZ), una specie di formazione su aree indicate dai Formadores. Forma e contenuto tutto da inventare.
Dopo un giorno e una notte di pioggia e umidità (anche questo insolito a gennaio a Roberto Barrios!!!), avendo già fatto quello che dovevamo fare abbiamo deciso di andarcene con un giorno di anticipo e ci siamo recati al Balneario El Salvador, situato in località Agua Clara a 60 Km da Palenque, in direzione San Cristobal.
Il Balneario è una struttura turistica, abbandonata dal 1994, da circa un anno "gestita" dagli zapatisti, fa parte del Municipio Autonomo Comandanta Ramona, Caracol di Morelia. E´ un luogo interessante, impossibile da riassumere in poche righe, necessita di un capitolo a se. Consigliata comunque la visita (il posto è bellissimo) e il pernottamento.

Verso un 2011 di pace e libertà in Turchia!

Il 2011 sarà per il popolo kurdo in Turchia un anno molto importante, una grande occasione verso la soluzione politica della questione kurda, che ha già fatto molti passi in avanti, nonostante tutto ciò che si è verificato negli ultimi due anni. Infatti, dopo le elezioni amministrative del 2009, con la grande affermazione kurda tramite il Partito della Società Democratica (DTP, poi messo al bando) la reazione turca è stata di dura repressione. Sono migliaia i detenuti politici che affollano le carceri turche; a seguito delle dure persecuzioni del 2009 e 2010 almeno duemila intellettuali, difensori dei diritti umani, sindacalisti, militanti, amministratori e sindaci democraticamente eletti, sono imprigionati e sotto processo con accuse che violano la libertà di parola e di espressione del pensiero. I processi si stanno svolgendo in varie città della Turchia e a Diyarbakir, dove nell’ottobre scorso è iniziato quello a carico di 151 esponenti della resistenza civile (eletti delle amministrazioni locali, difensori dei diritti umani, militanti ed attivitsti). Eppure il popolo kurdo e il loro presidente Abdullah Ocalan (da quasi 12 anni detenuto nell’isola-carcere di Imrali) chiedono incessantemente pace, una soluzione politica e non militare, libertà di pensiero e di parola, la fine delle persecuzioni, il riconoscimento, mantenimento e sviluppo della loro identità. Un positivo dialogo si è avviato recentemente tra il leader kurdo e lo Stato, che accompagnandosi alle diverse iniziative politiche potrebbe portare finalmente a costruire la pace e la soluzione politica della questione.
 
Lo svolgimento delle prossime elezioni politiche, fissate per il 12 giugno 2011, sono un momento importantissimo e sarà fondamentale che avvengano senza brogli ed intimidazioni nei confornti della parte kurda già privata di un enorme numero di dirigenti e militanti, costretti nelle prigioni. Il risultato di queste elezioni sarà determinante per la politica turca nei confronti della soluzione della questione kurda. Se si affermassero i partiti guerrafondai turchi potrebbe invece spostarsi verso un nuovo intensificarsi della guerra vista come mezzo di eliminazione del problema. Per questo è obiettivo della classe dirigente turca indebolire e continuare a fiaccare la controparte kurda attraverso ogni forma di repressione in vista delle prossime elezioni.
 
Ogni 21 marzo, i kurdi festeggiano il Newroz. Per antica tradizione esso è il giorno della liberazione che nel tempo è diventata la festa dell’orgoglio identitario e l’occasione per milioni di persone di gridare le richieste di pace, democrazia, diritti e libertà. Ma la Repubblica di Turchia ha una Costituzione che nega e limita l’esistenza di altre culture, lingue e popoli, oltre quello turco e, nonostante i kurdi siano quasi un terzo della popolazione. Il Newroz è stato in passato duramente represso ed è ancora decisamente osteggiato. Quest’anno poi, in vista delle elezioni avrà un ruolo politico ancor più rilevante la presenza degli osservatori e la buona e pacifica riuscita delle celebrazioni. Che affiancate a un buon risultato elettorale e all’affermazione della parte kurda sarà un passo in avanti per il cambiamento della Costituzione e una forte autonomia amministrativa delle aree kurde, un successo per i popoli turco e kurdo a favore della pace e del futuro!
 
Quello che si profila davanti a noi in questi primi mesi del 2011 è un cammino verso l’affermazione kurda e la risoluzione politica del problema kurdo in Turchia. L’agenda internazionale dovrebbe farsene pienamente carico. Per tutte queste ragioni, la Rete Italiana di Solidarietà con il Popolo Kurdo, oltre ad assicurare una delegazione alla ripresa del processo di Diyarbakir, il 13 gennaio, sarà ancora presente ai festeggiamenti del Newroz 2011 e parteciperà alle delegazioni di osservatori europei per le elezioni politiche del 12 giugno.
 
Lanciamo con questo appello la mobilitazzione ed organizzazione, da ogni parte d’Italia della partecipazione alle delegazioni che dall’Italia parteciperanno al Newroz nelle diverse città kurde dal 17 al 23 marzo (date da confermare) e alle elezioni politiche nel mese di giugno (nelle fasi pre  e post-elettorali).
La partecipazione alle delegazioni di solidarietà è una straordinaria occasione di  conoscenza e di fratellanza, per promuovere i valori della democrazia e la libertà in Turchia e in tutto il mondo. Non lasciamoli soli!  Costruiamo reti di solidarietà senza confini, per la pace, la giustizia, e la libertà dei popoli!
Per informazioni ed adesioni
 
UIKI – Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia Tel 06 97845557 Fax 06 97845547 Cell 328 7785099 e-mail: info.uiki@gmail.com
 
Referenti territoriali della Rete:
Nome e Luogo
Email :
Cell.
Antonello Pabis
(Sardegna meridionale)
+393332384701
Francesca Gianfelici (Roma)
+393475089734
Paolo Limonta (Lombardia)
+393384417440
Fabio Clerici (Lombardia)
+393406265458
Nelly Bocchi
(Emilia Romagna) 
+393284184491
Antonio Olivieri (Piemonte)
+393357564743

Carovana Mexico 2.0.10 - Resoconto della visita al Caracol 4 Morelia

Prosegue la carovana in territorio zapatista


Progetto Herman@s: consegnato a Vicente Guerrero un dvd realizzato dai ragazzi del quartiere di Garbatella insieme al centro sociale La Strada e all’associazione Ya Basta! Roma

Terminato il seminario internazionale di analisi e riflessione sui movimenti antisistemici tenutosi all’Universidad de la Tierra a San Cristobal, la delegazione dell’associazione Ya Basta! e del Coordinamento Toscano di Appoggio alla lotta zapatista si divide per seguire i vari progetti nei vari Caracoles...
E’ passato il primo gennaio, e tranne qualche elicottero che continua a sorvolare la città, non si hanno notizie di azioni militari. Rimane l’incognita circa la possibilità della delegazione di poter essere ricevuti dalle Giunte di Buon Governo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!