martedì 30 marzo 2010

Ciudad Juárez: viaggio al termine del neoliberismo (Ultima parte)

Reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio da Ciudad Juárez

Terza parte, la prima parte può essere letta qui. La seconda parte qui.

STATO D’ASSEDIO. Da quando è stato eletto, il presidente Felipe Calderón ha dichiarato guerra al narcotraffico. La sua strategia non consiste nell’investire nella società civile e nella legalità ma nella militarizzazione del territorio attraverso il controverso esercito messicano. Questo è costruito per occuparsi dell’ordine interno e in molteplici contesti si è dimostrato essere pienamente coinvolto nel narcotraffico che dovrebbe combattere. Lo dimostra il fatto che il 16 dicembre 2009, a Cuernavaca (centinaia di km dal mare nello stato di Morelos), la DEA statunitense sia ricorsa alla Marina, nell’operazione per detenere e uccidere Arturo Beltrán Leyva, alias “il capo dei capi”. Questo, quella sera stessa, aspettava a cena il generale Leopoldo Díaz Pérez, responsabile militare dell’intera regione.

domenica 28 marzo 2010

Messico - Una strana notizia: smascherato il SubComandante Marcos

"Rumores" creati ad arte contro gli zapatisti

Il quotidiano Reforma , uno dei quotidiani più conservatori del Messico, ha pubblicato un articolo dal titolo "Rivelata la struttura dell'EZLN" e nel suo sito web ha messo la notizia "Smascherato il SubComandante Marcos".
Nell'articolo si parla di un presunto appartenente all'EZLN che avrebbe consegnato al quotidiano messicano un dossier su come si finanziano gli zapatisti, su dove hanno il loro quartier generale e sul loro armamento.
Nell'articolo si raccontano cose note a tutti descrivendo la zona della Giunta del Buongoverno de La Garrucha.
In merito ai finanziamenti internazionali si dice che i soldi arrivani dai Paesi Baschi e dall'Italia.

Assassinato un altro membro della Resistenza

Ancora violenza in Honduras

Non si arresta la campagna di terrore contro il Fronte Nazionale di Resistenza Popolare

di Giorgio Trucchi

Lo scorso 23 marzo, tre uomini incappucciati hanno assassinato il professore e dirigente sindacale del settore Scuola, membro attivo del Fronte nazionale di resistenza popolare, Fnrp, José Manuel Flores Arguijo, sparandogli mentre stava dando lezione nell'Istituto San José del Pedregal a Tegucigalpa.  
Quest'ennesimo brutale omicidio si inserisce all'interno di una campagna di terrore, fomentata dai corpi repressivi dello Stato honduregno a partire dal colpo di Stato del 28 giugno 2009, che è costata la vita a più di cinquanta membri della resistenza e la violazione dei diritti umani di migliaia di honduregni. 

venerdì 26 marzo 2010

Nigeria, sharia vs. social network

Un tribunale della città di Kaduna vieta agli attivisti per i diritti umani di organizzare dibattiti in internet sulla sharia


Dieci anni fa veniva eseguita in Nigeria la prima condanna all'amputazione della mano per i colpevoli di furto. Il Civil Rights Congress (Crc), uno dei principali gruppi nigeriani per la tutela dei diritti umani, ha organizzato un incontro pubblico per ricordare il poco felice anniversario e discutere del tema. Ma il dibattito era anche fin troppo pubblico, almeno secondo le autorità musulmane della città di Kaduna, nel nord del paese. Il dibattito è stato infatti "ospitato" su un blog del Crc e sui social network come Facebook e Twitter. Oltre al divieto di discutere delle pene previste dalla legge islamica, un tribunale di Kaduna ha interdetto il Crc dall'utilizzo di internet come piattaforma per un dibattito.

Morire di pesca nella striscia di Gaza assediata

Morire per un piatto di sardine o poco più è il rischio a cui vanno incontro coscienti i pescatori di Gaza quando mollano gli ormeggi per allontanarsi dalla riva.


di Vittorio Arrigoni.
da Gaza City.

Questa mattina Hazem Gora'ani, 26 anni, pescatore di Deir Al Balah,  sud della Striscia, è stato portato all'ospedale Shifa Hospital con gravi ferite alla testa.
"E' stata necessaria un'operazione urgente per fermare l'emorragia" ci ha spiegato il dottor Samir Kahlout del reparto terapia intensiva, "le condizioni di Hazem sono critiche e instabili".
Nafiz, il fratello del pescatore ferito ci ha raccontato l'accaduto: stavano pescando in acque palestinesi a meno di tre miglia dalla costa su di due hassaka, (piccole imbarcazione di 4-7 metri di lunghezza) quando sono stati intercettati da una nave da guerra israeliana che ha tentato di rapirli.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!