Circa 3.000 minatori hanno marciato in appoggio allo sciopero per richiedere aumenti salariali.
E' la prima manifestazione a Marikana da quando la polizia ha ucciso i 34 minatori.
Alcuni manifestanti hanno rotto le barricate davanti alla miniera Lonmin e poi sono tornati in corteo dopo l'intervento di alcuni rappresentanti della chiesa.
Intanto circa 50 minatori sono stati prosciolti dalle accuse per le uccisioni dello scorso mese mentre altri 220 sono ancora sotto custodia e forse dovrebbero essere rilasciati nei prossimi giorni.
Lo scorso 16 agosto la polizia aveva aperto il fuoco uccidendo 34 minatori, durante lo sciopero iniziato il 10 agosto. Alla fine del mese di agosto decine di minatori erano stati accusati di "proposito comune" nelle uccisioni, rispolverando un reato utilizzato durante l'apartheid per incarcerare gli oppositori. Il reato prevede che chi si trova coinvolto in situazioni in cui ci sono morti e feriti possa essere ritenuto comunque responsabile dell'accaduto.
La manifestazione di mercoledì è stata continuamente sorvegliata da elicotteri che hanno volteggiato sui manifestanti che sfilavano armati di bastoni. Il corteo ha sfilatao davanti alla Lonmin, l'impresa che è tra i primi estrattori al mondo di platino. La direzione ha fatto sapere che a suo avviso solo il 5% dei lavoratori ha partecipato allo sciopero.
Tra i manifestanti molti portavano cartelli con scritto "We want 12,500 rand ($1,480; £935) - nothing else", ribadendo le richieste di aumento salariale alla base delle mobilitazioni.