venerdì 18 settembre 2009

Usa - Otto anni dopo - Stop the War in Afghanistan

A otto anni dalla decisione della guerra in Afghanistan




Codepink ed altre organizzazioni lanciano la settimana di azione dei media


Dal 14 settembre al 18 settembre 2009
Otto anni dopo: Settimana Nazionale di Azione dei Media contro la Guerra in Afghanistan

"CODEPINK, United For Peace & Justice, Peace Action, MADRE, Brave New Films e la coalizione delle organizzazioni contro la guerra invita te e la tua comunità online a partecipare alla Settimana nazionale di Azione dei Media per fare pressione sui nostri rappresentanti perchè abbiano il coraggio di fare delle azioni coraggiose contro la guerra in Afghanistan. Barbara Lee continuano ad essere vere.

Oggi il 57 per cento degli americani è contrario alla guerra in Afghanistan ed è una percentuale che sta aumentando. Gli americani sono stanchi di una guerra che non fa altro che aumentare il numero dei militari morti, che drenare soldi, che distrarre dai veri problemi come l'abitazione.
A dispetto di questo Obama ha scelto l'escalation della guerra e la prossima settimana è atteso dal Gen.McChrystal per parlare dell'autorizzazione all'aumento delle truppe."ù

Tratto da:


Iran, nuove proteste contro il voto. Violenti scontri con la polizia

In migliaia in piazza cantano slogan a favore di Moussavi

Violenti scontri con le forze di sicurezza iraniane sono scoppiati oggi nel centro di Teheran, dove diverse decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada per rinnovare le proteste contro l'esito delle discusse presidenziali del 12 giugno, che sancirono la conferma in carica di Mahmoud Ahmadinejad ma che da piu' parti sono state condannate come viziate da pesanti brogli. I dimostranti hanno approfittato delle celebrazioni per la Giornata di 'Quds', cioe' Gerusalemme, che si svolgono ogni anno in segno di solidarieta' nei confronti del popolo palestinese: fin dall'inizio dei cortei hanno occupato i punti strategici della capitale, per poi muoversi in senso concentrico verso la centralissima piazza Vali Asr, e da li' procedere in direzione dell'Universita'. Ben presto i contestatori, tra cui un elevato numero di donne, in massima parte molto giovani, hanno preso a scandire slogan a sostegno del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi, il principale avversario sconfitto ufficialmente da Ahmadinejad alle elezioni: "Ya Hossein! Mir Hossein!", gridava la folla, che ha anche reclamato la scarcerazione dei dissidenti imprigionati sulla scia dei disordini dei mesi scorsi. "Ne' Gaza ne' Libano, io mi sacrifichero' per l'Iran!", o "Non abbiate paura, siamo tutti insieme!", cantavano i dimostranti, quasi tutti vestiti di verde, il colore adottato a suo tempo da Moussavi per la propria campagna elettorale; e intanto procedevano nella loro marcia verso l'ateneo, dove e' previsto un discorso del controverso presidente della Repubblica Islamica.

Luca Galassi

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!