sabato 10 aprile 2010

L'arresto dei tre operatori di Emergency in Afghanistan

Sono accusati di coinvolgimento in un complotto per uccidere il governatore dell'Helmand. Emergency: " Accusa ridicola"

Tre operatori italiani dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, nella provincia meridionale di Helmand, sono stati fermati dalle forze di sicurezza afgane e dalle truppe britanniche Isaf (entrate armate nell'ospedale: VIDEO) con l'accusa di coinvolgimento in un complotto per organizzare attentati suicidi e per assassinare il governatore locale, Gulab Mangal.

venerdì 9 aprile 2010

La Solidarietà Italiana Con Gli Zapatisti!

Ai media nazionali e internazionali
Ai media alternativi
Agli aderenti all'Altra Campagna
Alla Sexta Internacional
Al Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas
Alle Giunte di Buon Governo dei cinque Caracoles
Ai compagni e alle compagne dell'EZLN
  Denunciamo il rozzo tentativo di criminalizzare l’EZLN ed il movimento zapatista, così come coloro che sostengono la lotta delle comunità indigene in resistenza del Chiapas, orchestrato attraverso il quotidiano messicano Reforma con la pubblicazione di una notizia palesemente falsa e costruita.
Questo altro non è che un’ulteriore aggressione nell’escalation di attacchi, persecuzioni, abusi e violenze scatenata negli ultimi mesi contro le comunità indigene in resistenza del Chiapas e contro gli attivisti dei diritti umani. E non ci stupisce l’azione codarda di criminalizzare, diffamare e isolare il movimento zapatista colpendo la solidarietà internazionale.
La nostra solidarietà non è occulta e da sempre è aperta e alla luce pubblica.
Noi, come molti altri nel mondo sosteniamo, e continueremo a farlo, le comunità zapatiste nello sviluppo del loro Sistema Autonomo di Educazione, di Salute, di Formazione, di Produzione. E così come denunciamo questa nuova aggressione, continueremo a denunciare ogni violazione dei diritti dei popoli ed ogni attacco al movimento zapatista.
Oggi più che mai proclamiamo apertamente la nostra solidarietà e appoggio all’EZLN, alle sue comunità ed alle vittime della repressione dei malgoverni e dei loro alleati.
Oggi più che mai, gli zapatisti non sono soli!

Firmano: Comitato Chiapas “Maribel” di Bergamo. Consolato Ribelle del Messico di Brescia. Progetto Dignidad Rebelde. Associazione Villaggio Terra Roma. Comitato Chiapas di Torino. Comitato Chiapas di Brescia. Associazione Ya Basta Italia. Coordinamento Toscano in Sostegno alla Lotta Zapatista. Fondazione Neno Zanchetta. Gruppo Mani Tese di Lucca. Statunitensi Contro la Guerra Firenze. Dna Alto Milanese. Comitato Chiapas Castellana. Le Case degli Angeli di Daniele ONLUS. Un Ponte Per comitato di Bologna. Associazione Aniep Bologna. PRC Circolo Aziendale Ferrovieri Spartaco Lavagnini di Firenze. Centro Sociale 28 Maggio Rovato BS. CICA Collettivo Italia Centro America. Associazione ‘dalla parte degli ultimi’ di Campobasso. Coordinamento Comasco per la Pace. Comitato Piazza Carlo Giuliani. Coordinamento Associazione Italia-Nicaragua. Gruppo musicale Chichimeca. Cooperativa Morelia Campobasso.

Tessile senza catene

COOPERATIVE DI ARGENTINA E THAILANDIA LANCIANO UNA MARCA DI VESTITI CONTRO IL LAVORO SCHIAVO

La marca no-chains sarà inaugurata il 4 giugno, in simultanea, a Buenos Aires e Bangkok. Gli indumenti, prodotti dalle cooperative La Alameda e Dignity Returns, saranno venduti in tutto il mondo, per promuovere il lavoro in condizioni dignitose.

A Bangkok e Buenos Aires ci sono due storie parallele.
Nella capitale thailandese, lavoratori di una impresa tessile si sono organizzati per recuperare l’impresa in cui lavoravano, dopo la chiusura, e si sono costituiti in cooperativa di confezione abbigliamento. Qui, immigrati che venivano sfruttati nei laboratori di sartoria clandestini si sono associati e hanno creato articoli propri. Le due attività –a differenza di altre linee che procedono nella stessa direzione- si sono incrociate per elaborare una proposta comune: la creazione di una marca globale di vestiti che simbolizza la lotta contro il lavoro schiavo, tanto nel sudest asiatico come in Sudamerica. La marca si chiama no-chain –in inglese, senza catene- e verrà messa sul mercato lo stesso giorno, il prossimo 4 giugno.

giovedì 8 aprile 2010

Osservatori di Pace a Van

Report della delegazione italiana che è stata nel Kurdistan turco dal 17 al 23 marzo 2010

Le basi di Lula

Anche il Brasile decide di contribuire alla "lotta contro il narcotraffico"

Il 31 marzo il quotidiano brasiliano O Estado ha annunciato che il Brasile inizierà una negoziazione con il governo statunitense per l'apertura di una base militare a Rio de Janeiro. Il tema è stato toccato martedì scorso, durante un incontro tra il presidente brasiliano Lula da Silva e Douglas Fraser, capo del Comando Sur statunitense.

L'obiettivo ufficiale della base - come delle altre che gli Stati Uniti stanno inaugurando in America Latina - sarà quello vigilare il narcotraffico, il contrabbando di armi e monitorare possibili attività terroristiche nell'Atlantico meridionale. Secondo i promotori dell'iniziativa, la base funzionerà sotto il comando del Brasile.

Se si considera la reazione di Lula di fronte all'annuncio dell'apertura delle basi statunitensi in Colombia – la cui presenza aveva fortemente allarmato il presidente brasiliano, preoccupato per la sovranità nazionale dei paesi latinoamericani – risulta singolare vederlo ora tanto compiacente nell'assecondare le ansie legate alla sicurezza che da sempre tolgono il sonno agli amministratori statunitensi.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!