lunedì 24 gennaio 2011

La Rivoluzione ancora da fare

di Leonardo Boff

Qualsiasi cambiamento del paradigma civilizzatore é preceduto da una rivoluzione nella cosmologia (visione del mondo e della vita).
Il mondo attuale è nato con la straordinaria rivoluzione di Copernico e Galileo Galilei, quando dimostrarono che la Terra non era un centro stabile, ma che girava intorno al sole. Questo generò una enorme crisi nelle menti e nella Chiesa, dopo di che pareva che tutto avesse perso centralità e valore. Ma lentamente si impose la nuova cosmologia che fondamentalmente dura fino ad oggi nelle scuole, negli affari e nella lettura del corso generale delle cose.
E' rimasto però l'antropocentrismo, l'idea che l'essere umano  continua a essere il centro di tutto e le cose sono destinate al suo bel piacere.
Se la Terra non stabile -si pensava – l'universo  perlomeno é stabile. E' come una incommensurabile bolla dentro la quale si muovono gli astri celesti e tutto il resto.

giovedì 20 gennaio 2011

Stati Uniti - Hu negli Usa: le sfide e le contraddizioni


Cina UsaIn attesa dell'inizio formale della visita del presidente Hu Jintao a Washington, una riflessione sulle spinose relazioni fra Cina e Stati Uniti. Dai rapporti economici, alla sfida del G2. Dai discorsi sui diritti umani, alle tensioni militari.
La visita di Stato di Hu Jintao a Barack Obama cade dopo un biennio di relazioni non entusiasmanti tra Cina e Stati Uniti.
I rapporti tra i due paesi. C’è una sola certezza: il paragone con la guerra fredda è sopravvalutato. Il mondo odierno non è quello della seconda metà del Novecento, e le reti globali attuali, già in termini di relazioni tecnologiche e di scambi di capitale umano, rispondono solo in parte a vecchi schemi. Le lezioni e i paragoni della storia si scontrano con l’unicità del “miracolo cinese” e con il contesto generale dello spostamento di potere e influenza da Occidente a Oriente. Ma due anni sono un periodo in cui, nonostante il detto di Zhou Enlai, è necessario giudicare. Cina e Stati Uniti non sanno esattamente cosa fare perché non sanno esattamente chi sono. Non sanno “pesarsi” nel mondo con precisione. Consideriamo il caso cinese.

martedì 18 gennaio 2011

Honduras - Il reality show e la dittatura

Honduras - Isola dei famosiAppello a Rai2 e Magnolia in vista della nuova edizione dell'"Isola dei famosi"

Honduras, il reality show e la dittatura Altreconomia lancia un appello all'Isola dei famosi, che tra un mese torna ai Cayos Cochinos. Verrà inviato alla dirigenza della Rai ed alle più alte cariche dello Stato

L'Isola dei famosi torna in Honduras a venti mesi dal Colpo di Stato, mentre il Paese centroamericano soffre la repressione di un governo non democratico. La rivista Altreconomia promuove un appello in vista dell'inizio della trasmissione, con l'obiettivo di portare in prima serata su Rai2 la realtà che vive la popolazione honduregna, una realtà che rischia di venir distorta dalle immagini di cartolina che entreranno nelle nostre casa dai teleschermi. “Da lunedì 14 febbraio le isole dei Cayos Cochinos, al largo della costa del Paese centroamericano, tornano ad ospitare 'l'Isola dei famosi'. Lo scorso anno il circo del reality show, prodotto da Magnolia e trasmesso da Rai2, si era dovuto sposta re in Nicaragua per cause di forza maggiore: il colpo di Stato che il 28 giugno 2009 aveva deposto ed espulso il presidente costituzionalmente eletto Manuel Zelaya -si legge nell'appello, che potete leggere integralmente sul sito di Altreconomia-. Tornare in Honduras, oggi, significa riconoscere che nel Paese c'è democrazia, e tranquillizzare al contempo i cittadini italiani, che potranno considerare nuovamente le spiagge e le isole di Honduras tra i 'paradisi tropicali' da raggiungere per godersi le meritate vacanze”.

Usa e Cina - La sfida dei giganti per rilanciare l'economia del pianeta


Obama e Hu Jintao

Si apre oggi a Washington la visita del presidente cinese. Quaranta anni dopo la diplomazia del ping pong, Hu Jintao porta nella Casa Bianca di Obama miracoli e ombre

Il 47% degli americani è convinto che il sorpasso del Pil tra Cina e Stati Uniti sia già avvenuto. Il risultato dell'autorevole sondaggio annuo Pew Research è rivelatore. In realtà nelle proiezioni più ottimiste l'economia cinese non raggiungerà le dimensioni americane prima del 2018 (altri rinviano lo storico aggancio verso il 2030). Ma le percezioni contano, e di percezioni è fatto questo G2, il vertice sino-americano che si apre domani sera a Washington con una cena privata. I due padroni del mondo: che piaccia o no a Barack Obama e Hu Jintao, così li considerano le loro opinioni pubbliche, e le altre nazioni. Quella visione dei due padroni, per quanto controversa, rende perfettamente il percorso storico che ha cambiato i connotati del mondo. Questa visita coincide con il quarantesimo anniversario della "diplomazia del ping pong", quando le due nazionali di tennis da tavolo furono usate nel 1971 come apri-pista per il primo incontro diretto tra Richard Nixon e Mao Zedong nell'anno seguente: la Cina di allora era un gigante povero, sempre minacciato dalle carestie, utile all'America solo come contrappeso politico-diplomatico all'Unione sovietica.

lunedì 17 gennaio 2011

Messico - Il deserto delle morti silenziose


Femminicidio di Annamaria Beninati
 
Susana Chavez. E’ questo il nome dell’ultima donna trovata uccisa barbaramente a Ciudad Juarez. Susana era un’attivista per i diritti umani e si era spesa tantissimo per trovare giustizia ai numerosi femminicidi che si susseguono nella città da oltre dieci anni. Non più di un mese fa fu ritrovato il corpo di Marisela Escobado Ruiz, la quale chiedeva giustizia per la figlia sedicenne anch’essa violentata, torturata, uccisa e poi gettata in una discarica. Marisela aveva osato ritrovare l’aguzzino di sua figlia, il compagno, prima dichiarato colpevole e poi scarcerato per insufficienza di prove. 
E’ ormai dal lontano 1993 che a Ciudad Juarez, città di frontiera nel nord del Messico, vengono ritrovati cadaveri di donne e bambine mutilate, violentate, sfigurate. Veri è propri femminicidi che non trovano risposta, colpevoli, sospettati. A Juarez si vive il mondo al contrario, un mondo in cui le autorità chiudono gli occhi, i criminali sono liberi e le donne continuano ad essere bersaglio delle più perverse azioni per mano maschile.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!