lunedì 30 aprile 2012

Desinformémonos del lunedì


Reportajes
 
Desinformémonos
Adazahira Chávez, Jaime Quintana y Gloria Muñoz
Fotos: Isabel Sanginés

Pablo Mamani

Carmen CariñoTrujillo

Elvira Madrid Romero y Jaime Montejo de la Agencia de Noticias Independiente Noti-Calle
Foto: Brigada Callejera

Entrevista y traducción: Arthur Lorot

Realización: Arthur Lorot y Jaime Quintana
Entrevistas: Desinformémonos

Jorge Salinas

Entrevista recogida por la CNT-f
Traducción: Anónima Solidaria


Los Nadies

Entrevistas e imágenes de La Tuerka


Imagina en Resistencia

Marcela Salas Cassani


Fotoreportaje

Foto: David Nieto; Texto: Ximena Peredo; Música: La ambición tan necia, A la Pastora con amor; Producción: Desinformémonos


Radio

Realización: Centro de Derechos Humanos de la Montaña Tlachinollan
Entrevista: Jaime Quintana

giovedì 19 aprile 2012

Afghanistan - Offensiva talebana


“Qualche tempo fa, l’amministrazione di Kabul e gli invasori dissero che i talebani non sarebbero stati in grado di lanciare alcuna offensiva di primavera: gli attacchi di oggi sono appunto l’inizio dell’offensiva di primavera dei Talebani”. Con queste parole, dettate alla agenzia francese Afp, il portavoce talebano Zabihullah Mujahed ha rivendicato al telefono l’operazione militare che ha colpito Kabul e altre città afgane.
I Talebani hanno messo in relazione l’offensiva di primavera anche ai roghi del Corano, all’oltraggio dei marines statunitensi che urinarono sui cadaveri dei ribelli e alla strage di Kandahar.
Stando alle prime testimonianze si tratterebbe di una offensiva in grande stile.
Sono state attaccate l’ambasciata americana, quella inglese, quella giapponese, colpita da almeno 4 razzi, quella iraniana che ha preso fuoco e quella russa. Sotto attacco anche il parlamento afgano, che sarebbe stato preso di mira con razzi terra-terra. Secondo alcuni testimoni i ribelli sarebbero anche riusciti ad entrare nel palazzo del parlamento, secondo altri sarebbero stati respinti.
Numerosi razzi hanno colpito l’ambasciata britannica, uno dei quali avrebbe colpito il piano terra, mentre gli altri il perimetro esterno. L’ambasciata statunitense è stata evacuata e il personale sarebbe al sicuro.

lunedì 16 aprile 2012

Il papa e l'utilità del marxismo di Frei Betto

Pubblicato su Correio Braziliense, 13.04.2012

(traduzione di Antonio Lupo)
Papa Benedetto XVI ha ragione: il marxismo non è più utile. Sì, il marxismo, che molti nella Chiesa cattolica considerano come una ideologia atea che giustificava i crimini di Stalin e le atrocità della rivoluzione culturale cinese.
Accettare che il marxismo come lo intende Ratzinger sia lo stesso marxismo che intendeva  Marx sarebbe come identificare il cattolicesimo con l'Inquisizione.

Si potrebbe allora dire: il cattolicesimo non è più utile. Perché non si può giustificare il mandare al rogo donne considerate streghe o torturare i sospetti di eresia.
Ora, fortunatamente il cattolicesimo non può essere identificato con l'Inquisizione, né con la pedofilia di  preti e vescovi.
.
Allo stesso modo, il marxismo non si può confondere  con i marxisti che lo hanno usato per diffondere paura, terrore, e soffocare la libertà religiosa. Dobbiamo tornare a Marx per sapere cosa è il marxismo, così come dobbiamo ritornare al Vangelo e a Gesù per sapere che cos'è il cristianesimo, e a Francesco d'Assisi per sapere cosa è il cattolicesimo.

Nel corso della storia, in nome delle parole più belle, sono stati commessi i crimini più efferati. In nome della democrazia, gli Stati Uniti si sono impadroniti di Porto Rico e  della base cubana di  Guantanamo. In nome del progresso, i paesi dell'Europa occidentale  hanno colonizzato i popoli africani  e hanno lasciato lì una scia di miseria. In nome della libertà, la regina Vittoria, del Regno Unito, ha promosso in Cina la devastante guerra dell'oppio . In nome della pace, la Casa Bianca ha commesso il più illegittimo e genocida  atto terroristico della storia: le bombe atomiche sopra le popolazioni di Hiroshima e Nagasaki. In nome della libertà, gli Stati Uniti hanno instaurato in quasi tutti l'America Latina,  dittature sanguinose nel corso di tre decenni (1960-1980).

Italia - Iniziativa di lancio della campagna "pRIOrità futuro"



presenta:

scenaRIO futuro
INIZIATIVA DI LANCIO


della campagna

verso il vertice di Rio+20
i popoli per la giustizia ambientale e sociale

21 aprile 2012
h. 14 – 19
Teatro Valle Occupato
Via del Teatro Valle 23/A

Rigas, la Rete Italiana per la Giustizia Sociale ed Ambientale, lancia verso il Vertice di RIO +20 che si terrà in Brasile nel prossimo giugno, la campagna “pRIOrità Futuro – i Popoli per la giustizia ambientale e sociale”.

Dopo due decenni di fallimenti dal precedente Summit della Terra di RIO del 1992 e sotto la scure dell’attuale crisi che lungi dall’essere soltanto economica e finanziaria è soprattutto ecologica, le reti sociali si riuniranno ancora una volta parallelamente al vertice governativo per discutere e promuovere la propria alternativa al modello attuale. Un’alternativa costruita attorno alla giustizia ambientale e sociale, la democratizzazione dello sviluppo, la riconversione ecologica, che RIGAS porterà a Rio riaffermando che la priorità è appunto pensare al futuro. Promuovendo un percorso di informazione, discussione, mobilitazione e articolazione di proposte sui temi della giustizia ambientale e sociale e sulla necessità di operare una transizione verso un modello fondato sulla giustizia, Rigas si fa portatrice delle istanze di sindacati, comitati, centri di ricerca, organizzazioni sociali e ecologiste, università.

La campagna verrà lanciata dall'evento “scenaRio futuro” che si terrà a Roma, al Teatro Valle Occupato sabato 21 aprile a partire dalle ore 14.00. L'iniziativa intervallerà interventi di rappresentanti delle organizzazioni sociali, del mondo della cultura, dell'informazione, dei sindacati e contributi artistici.

Tra gli interventi:

Mario Agostinelli/Energia Felice - Andrea Alzetta/Action - Raffaella Bolini/ Arci -  Paolo Cacciari/Rete@sinistra - Danilo Chirico/daSud - Angelo Consoli/Cetri - Giuseppe De Marzo/A Sud – Livio De Santoli/Citera – Federico Del Giudice/Rete della conoscenza - Marica Di Pierri/CDCA - Marco Gulisano/ Amig@s MST - Francesca Koch/Casa Internazionale delle Donne - Maurizio Landini/FIOM - Mattia Lolli/comitato 3e32 – Fulvio Molena/Valle Occupato - Emilio Molinari/Contratto Mondiale dell'Acqua – Roberto Natale/FNSI - Maria Pia Pizzolante/Tilt – Marco Revelli - Mimmo Rizzuti/SEM Sinistra Euro Mediterranea - Raffaele K.Salinari/Terres des Hommes - Carla Ravaioli - Patrizia Sentinelli /Altramente –
Luca Tornatore/Ya basta - Guido Viale - Alex Zanotelli

Contributi artistici di:
Ascanio Celestini
Ulderico Pesce
Tete de Bois
e in più.. incursioni artistiche del Teatro Valle Occupato

giovedì 12 aprile 2012

Tunisia - Zone e bandiere rosso sangue

Corrispondenza del 10 aprile

di Carlotta Macera - Anomalia Sapienza

Oggi non si dorme a Tunisi. Questa mattina il centro della città è stato teatro di scontri violentissimi. Molti i feriti,alcuni (quelli che sono stati accettati) all'ospedale, altri rintanati nei locali del partito del Pcot o in quelli dell'Ugtt. Dei posti sicuri, in cui la polizia non si è mai permessa di entrare. Vengono confermate anche le peggiori notizie: i martiri sono due, tra cui una ragazza di 25 anni.
Si respira un'aria pesante, tesa. Il disastro era annunciato. Ma nessuno si aspettava una repressione così violenta. Paura e rabbia, delusione e determinazione. Si fa il giro delle telefonate per sapere se tutto va bene, chi sono i feriti, chi sono gli arrestati. Andiamo a prendere Hasma, ferma in un bar da più di un'ora perchè è stata seguita e minacciata da quattro poliziotti in borghese, ed ora ha paura di andarsene da sola. “Se mi prendono che cosa gli dico?” E intanto mostra la sua t-shirt bianca con su scritto: “ Il popolo vuole la dignità della patria!”.
A me, non sembra così pericolosa.
Per domani è stato convocato uno sciopero generale da parte degli studenti, che chiedono la dimissione del governo e l'apertura immediata di un'inchiesta sui fatti di oggi. Di sicuro ci sarà un grande assemblamento, forse vicino al centro, l'idea è quella di andare davanti alla Costituente al quartiere il Bardo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!