domenica 10 agosto 2014

Messico - Invito al Festival mondiale delle resistenze e delle ribellioni

“Venimos para compartir nuestros sentimientos y dolores que nos han hecho este sistema neoliberal. Pero no solo. También es seguro que venimos a compartir los valiosos conocimientos, experiencias de lucha, de organización. Retos y desafíos frente a los capitalistas invasores y neoliberales que tanto daño nos han causado.”
(EZLN, agosto de 2014)
A l@s hermanas y hermanos de la Sexta nacional e internacional:

Reunidos nuestros pueblos en la Compartición de Pueblos Zapatistas y el Congreso Nacional Indígena “David Ruíz García”, nos platicamos nuestros dolores, nuestras palabras y experiencias de lucha, rebeldía y resistencia.

Juntos sabemos que en nuestras rebeldías están nuestros “NO” a las políticas de destrucción que hace el capitalismo en todo el mundo. Y conocemos que en nuestras resistencias están las semillas del mundo que queremos.

Estas rebeldías y resistencias no son solo de los pueblos originarios de México. Andan también en los pasos de los pueblos originarios de todo el continente y en todos los rincones del planeta donde individu@s, grupos, colectivos y organizaciones no solo dicen “NO” a la destrucción, sino que también van reconstruyendo algo nuevo.

En esta compartición que sabemos ha sido posible en gran medida gracias al apoyo de hermanos y hermanas de la Sexta nacional e internacional, confirmamos que nuestra madre tierra, dadora de toda la vida en el planeta, está en peligro y con ello la humanidad entera; vemos que es el capitalismo neoliberal el que provoca tanto dolor, tanta destrucción y tanta muerte, que es el que nos despoja, explota, desprecia y reprime.

En la defensa de la madre tierra, en la lucha por la humanidad y contra el neoliberalismo, no hay lucha pequeña.

Hermanos y hermanas de la Sexta nacional e internacional, porque sabemos que este capitalismo salvaje y de muerte no es invencible, como ya nos lo enseñan, además de la experiencia zapatista, las rebeldías y resistencias que florecen en todo el planeta, y que sus dolores son nuestros dolores, y que sus luchas son nuestras luchas, y que sus sueños son nuestros sueños, queremos compartirnos con ustedes las palabras, las experiencias, los caminos y la decisión conjunta de que es posible un mundo donde quepan muchos mundos. 

Vamos concretando los pasos para lograr ese sueño, es necesario compartirnos, saber qué pensamos, escucharnos para saber cómo son nuestras luchas, para conocer nuestras rebeldías y aprender de nuestras resistencias.

Los pueblos, tribus y naciones hemos acordado en esta asamblea realizar junto con ustedes el “Primer Festival Mundial de las Resistencias y las Rebeldías contra el Capitalismo” con el lema de “DONDE LOS DE ARRIBA DESTRUYEN LOS DE ABAJO RECONSTRUIMOS”.

Esta gigantesca compartición mundial se llevará a cabo entre los días 22 de diciembre del 2014 y 3 de enero de 2015 en las siguientes sedes:

Messico - Primo resoconto sul Progresso nella Ricostruzione a La Realidad Zapatista.

(Chiarimento: secondo quanto ci hanno detto in base a un’informazione sbagliata, i compagni dei Media liberi, alternativi, autonomi o come si chiamino, non sarebbero potuti venire alla chiusura e alle risoluzioni finali della prima Condivisione (e, pertanto, non avrebbero potuto riportare i lavori di ricostruzione della scuola e della clinica distrutte dai paramilitari della CIOAC-Histórica), a causa del fatto che non avessero i soldi, la grana, i dindi, il money, il supporto finanziario, la liquidità, la solvenza economica, il credito, ecc… per venire qua. Per questa causa, motivo o ragione, “Los Tercios Compas”, sempre disposti all’appoggio dei Media compagni, hanno mobilitato una squadra speciale multimediale, multiarea e multidisciplinare, molto nella modernità insomma, con abbastanza giga e pozol negli zainetti, per fare foto e interviste che si possano diffondere. Quando già si era nel caos, come suol dirsi, della “post-produzione” del materiale informativo, ci è arrivata un’altra informazione sul fatto che i compagni Media avevano sì trovato il modo, la maniera, il bisness insomma, per riuscire a venire fin qua e fare il loro lavoro di mandare lontano ciò che accade qua. Ossia, come suol dirsi, sì che vengono. Ossia sbattimento inutile. Comunque sia vi mandiamo il materiale casomai servisse a qualcosa. Ecco).
-*-
Intervista realizzata il 5 agosto 2014 nelle ore serali (ossia: dopo il pozol), nella comunità de La Realidad Zapatista, nelle montagne del sudest messicano. Condizioni climatologiche: il calore era molto tosto, a malapena si sopporta il passamontagna, ma non importa, che ci dobbiamo fare.

Compagna: Buonasera, compagno.
M: Buonasera, compagna.

Compagna: Come si chiama?
M: Io mi chiamo M.

Compagna: Che lavoro fa?
M: Sono un’autorità di questo villaggio de La Realidad. Appartengo al commissariato ejidal (del fondo collettivo, N.d.T.) di questa comunità, La Realidad.

Compagna: Ho una domanda: come va la ricostruzione della scuola?
M: La costruzione della scuola l’abbiamo iniziata il 31 del mese passato, quindi da pochissimi giorni. Non sono neanche otto giorni, quindi è appena agli inizi. Appena adesso si sta iniziando con le armature, a mettere le gabbie d’armatura, che è la base principale. La costruzione utilizzerà sulle 25 o 26 gabbie d’armatura, quindi si è appena riusciti a metterne sei. Ecco come va, ora come ora, la costruzione, non è iniziata da molto. Sono appena sei giorni che abbiamo iniziato.

Kurdistan - All’opinione pubblica internazionale e all’umanità che resiste

All’opinione pubblica internazionale e all’umanità che resiste

L’organizzazione terroristica IS (Stato Islamico), che sta compiendo massacri e genocidi nei confronti dei popoli, comunità religiose e società del Medio Oriente, che non porta altro che morte e brutalità e viene sfruttata dal sistema capitalistico come organizzazione di provocatori, in questo momento sta commettendo crimini di guerra in spregio degli umani per distruggere i valori di umanità in Kurdistan e nel Medio Oriente.

Al momento le bande aggressive e fasciste di IS proseguono con i loro attacchi con grandissima brutalità ed inimicizia nei confronti del Kurdistan a Kobanê, Mossul e Şengal (Sinjar). Persone vengono decapitate, messe in futa, donne violentate e bambini lasciati alla morte per fame e per sete.

Case e proprietà vengono distrutte e saccheggiate. Città sacre vengono date alle fiamme, saccheggiate, distrutte e sporcate. Persone anziane, sagge, vengono assassinate. Tutti coloro che sostengono la storia dei popoli e i valori dell’umanità sono bersaglio dei banditi di IS. La barbarie di IS prosegue i suoi orrendi attacchi come nemico dei popoli e delle comunità religiose.

Le bande di IS infibulano bambine, strumentalizzano donne come concubine come strumenti sessuali, vietano negozi di parrucchiere e violentano e riducono in schiavitù donne per “fidanzamenti religiosi” della durata di una o due ore. Come ha detto la parlamentare yezida Viyan Daxil, donne vengono vendute al mercato, violentate e considerate come bottino.

Le bande che da due anni compiono brutali attacchi nel Rojava (Kurdistan occidentale), il 3 agosto 2014 hanno iniziato ad attaccare Sengal e i suoi dintorni che si trovano nel Kurdistan meridionale, una delle regioni più preziose per il popolo curdo. Compiono massacri nei confronti del popolo yezida che appartiene ad una delle più antiche religioni tra il popolo curdo.

mercoledì 6 agosto 2014

Messico - Ricordo di David Ruiz García, morto in un incidente al ritorno dall'Omaggio a Galeano

Parole del compagno del Congreso Nacional Indígena, Armando García Salazar, popolo hñahñu´ di San Francisco Xochicuautla, nell'omaggio al compagno morto DAVID RUIZ GARCÍA
durante la "Compartición entre Pueblos Originarios y los Pueblos Zapatistas"
4 agosto 2014.
E DUE PICCOLE CRONACHE SULL'OMAGGIO
I.- Parole del compagno Armando García Salazar, a nome della famiglia e dei compagni del compagno morto David Ruiz García.
Buongiorno a tutti e tutte.

Buongiorno fratelli, sorelle, nonni, bambini e bambine e tutti i compagni che rappresentano questo movimento.

Due mesi fa un nipote, un figlio, è giunto in queste terre in appoggio al nostro fratello Galeano, sfortunatamente durante il viaggio di ritorno è stato vittima di un incidente.

Da otto anni era in questo movimento con il suo impegno di lotta per difendere la giustizia ed i diritti degli indigeni. Aveva tanta voglia di venire a conoscere i fratelli zapatisti, e perché non dirlo, stringere la mano al Subcomandante Marcos. Era il suo più grande desiderio. L’ha esaudito. È venuto fino alla Realidad.

Sfortunatamente il destino è così. Oggi tuttavia, noi, i suoi fratelli, i suoi famigliari, siamo nuovamente qui. Non facciamo nessun passo indietro perché così voleva David.

Fin dalle sue prime lotte si domandava perché alcuni hanno tanto mentre molti hanno poco. 

Non sono mai riuscito a rispondergli perché io stesso non l’ho ancora capito. Tuttavia egli credeva che un giorno questo sarebbe cambiato, e lo stiamo facendo.

Tutti noi qui presenti abbiamo un obiettivo. Tutti noi qui presenti siamo convinti e stiamo facendo quello che tanta gente ha fatto: alzare la voce, non arrendersi, reclamare quello che è nostro e cacciare l’invasore.

Questo era uno degli obiettivi di David, ed io umilmente vengo in commissione in questo giorno a fare quello che facciamo nella nostra comunità secondo i nostri usi e costumi: vengo a deporre una croce nel luogo del suo incidente.

Moltissime grazie fratelli zapatisti.

David, nella sua prima visita in questo bellissimo stato lo disse, ‘devo venire e devo far valere anche la voce della nostra tribù, del nostro popolo indigeno otomí o hñahñu´.

Moltissime grazie per avermi ascoltato e per condividere la nostra esperienza in questo luogo.

Grazie fratelli.

martedì 5 agosto 2014

Messico - Inagurazione della prima condivisione dei popoli originari del Messico con i popoli zapatisti

 PAROLE DEL COMANDANTE TACHO, A NOME DEL COMITÉ CLANDESTINO REVOLUCIONARIO INDÍGENA-COMANDANCIA GENERAL DEL EZLN, ALL’INAUGURAZIONE DELLA PRIMA CONDIVISIONE DEI POPOLI ORIGINARI DEL MESSICO CON I POPOLI ZAPATISTI:


3 AGOSTO 2014.

COMPAGNE E COMPAGNI DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO:

COMPAGNI E COMPAGNE DEI POPOLI ORIGINARI CHE CI VISITANO:

Vi salutiamo sperando che tutte e tutti siano arrivati bene in queste terre zapatiste.


In questo lungo viaggio che hanno fatto da terre lontane, per incontrarci qui in quest’altro angolo di queste terre ribelli Zapatiste del sudest messicano.

Compagne e compagni:

Benvenute e benvenuti, compagne e compagni dei popoli originari, guardiane e guardiani della madre Terra.

Benvenuti, benvenute ai popoli, nazioni e tribù.




Benvenute e benvenuti sorelle e fratelli:

COMPAGNE E COMPAGNI DEI POPOLI ORIGINARI CHE CI VISITANO:
NAHUAS.
PURÉPECHAS
MAYA PENINSULARES
MAZAHUA
ZOQUE
WIXARIKA
MIGRANTE
TEPEHUANO
COCA
HÑAHÑU
MAYO
TRIQUI
NAZA BI
BINNI ZAA
CHINANTECO
IKOOT
AFROMEXICANO
POPOLUCA
TZOTZIL
CHOL
TOJOLABAL
TZELTAL
TOTONACO
CHOL
KUMIAI
AMUZGO
HUARIJIO
MIXE
ÑHATO
CHONTAL

BENVENUTI POPOLI ORIGINARI!

Benvenute e benvenuti a tutte e tutti i rappresentanti basi d’appoggio dei popoli Zapatisti.

Benvenuti compagni subcomandanti insorti.

Subcomandante insurgente Moisés.


Subcomandante insurgente Galeano del Comando generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Speriamo che tutte e tutti siano bene arrivati per poter effettuare questa prima condivisione tanto importante tra il Congresso Nazionale Indigeno e i popoli Zapatisti.

Condivisione che porta il nome del compagno “David Ruiz García”.

Mandiamo anche i nostri più sinceri saluti a tutti e tutte i nostri compagni insorti.

Alle compagne e compagni, anziani, giovani e bambini, basi d’appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Così come a tutti i compagni e le compagne delle Forze Messicane di Milizia di tutto l’EZLN.

Ai membri di tutti i MAREZ (Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti) e a tutti e tutte i compagni che formano le Giunte di Buon Governo.

Compagni e compagne del Congresso Nazionale Indigeno.

Veniamo a condividere le nostre sofferenze e dolori che ci ha inferto questo sistema Neoliberista.

Ma non solo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!