lunedì 11 agosto 2014

Messico - Prima Dichiarazione della Condivisione del Congresso Nazionale Indigeno ed Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

La Repressione Contro i Nostri Popoli
La guerra contro i nostri popoli indigeni dura da oltre 520 anni, il capitalismo è nato dal sangue dei nostri popoli e dei milioni di nostri fratelli e sorelle che sono morti durante l’invasione europea, bisogna sommare quelli che sono morti nelle guerre di indipendenza e di riforma, con l’imposizione delle leggi liberiste, durante il porfiriato e la rivoluzione.

In questa nuova guerra di conquista neoliberale la morte dei nostri popoli è la condizione di vita di questo sistema.

Negli ultimi decenni migliaia e migliaia di noi sono state torturati, assassinati, fatti sparire ed imprigionati per aver difeso i nostri territori, le nostre famiglie, le nostre comunità, la nostra cultura, la nostra stessa vita.

Non dimentichiamo. Perché quel sangue, quelle vite, quelle lotte, quella storia sono l’essenza della nostra resistenza e della nostra ribellione contro chi ci uccide; essi vivono nella vita e nella lotta dei nostri popoli.

Quest@ sono i nostri morti più recenti:

Messico - Primi stralci della conferenza stampa per i media liberi

Moises Galeano Tacho
La Realidad Chiapas, 10 agosto.

“Grazie, davvero, è la lezione più bella ricevuta dagli Zapatisti da quando è stata lanciata La Sexta“, assicura il Subcomandante Insurgente Galeano, riferendosi all'appoggio che aderenti nazionali ed internazionali hanno dato per la ricostruzione della scuola e della clinica autonome de La Realidad.

Nella conferenza stampa per media liberi, il portavoce zapatista spiega che quanto successo lo scorso 25 maggio durante l’omaggio al maestro della scuola zapatista, è che l’Esercizio Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha cambiato interlocutore, questo poiché i media pagati sono inseriti nella logica del capitalismo di trasformare in merce la non produzione, cioè, di guadagnare più soldi non informando ma facendoli.


Durante il suo intervento il Subcomandante Galeano inoltre avverte che “non permetteremo che uno solo dei compagni muoia impunemente”, e sottolinea che non si deve trascurare una morte perché poi ne accadono decine di migliaia come nel sessennio dell’ex presidente Calderón, per cui si chiede quante altre morti ci devono ancora essere nel Congresso Nazionale Indigeno perché le sue denunce siano prese in considerazione……

Pubblicato da: POZOL COLECTIVO – http://www.pozol.org/?p=9707
(Traduzione “Maribel” -Bergamo)

domenica 10 agosto 2014

Messico - Invito al Festival mondiale delle resistenze e delle ribellioni

“Venimos para compartir nuestros sentimientos y dolores que nos han hecho este sistema neoliberal. Pero no solo. También es seguro que venimos a compartir los valiosos conocimientos, experiencias de lucha, de organización. Retos y desafíos frente a los capitalistas invasores y neoliberales que tanto daño nos han causado.”
(EZLN, agosto de 2014)
A l@s hermanas y hermanos de la Sexta nacional e internacional:

Reunidos nuestros pueblos en la Compartición de Pueblos Zapatistas y el Congreso Nacional Indígena “David Ruíz García”, nos platicamos nuestros dolores, nuestras palabras y experiencias de lucha, rebeldía y resistencia.

Juntos sabemos que en nuestras rebeldías están nuestros “NO” a las políticas de destrucción que hace el capitalismo en todo el mundo. Y conocemos que en nuestras resistencias están las semillas del mundo que queremos.

Estas rebeldías y resistencias no son solo de los pueblos originarios de México. Andan también en los pasos de los pueblos originarios de todo el continente y en todos los rincones del planeta donde individu@s, grupos, colectivos y organizaciones no solo dicen “NO” a la destrucción, sino que también van reconstruyendo algo nuevo.

En esta compartición que sabemos ha sido posible en gran medida gracias al apoyo de hermanos y hermanas de la Sexta nacional e internacional, confirmamos que nuestra madre tierra, dadora de toda la vida en el planeta, está en peligro y con ello la humanidad entera; vemos que es el capitalismo neoliberal el que provoca tanto dolor, tanta destrucción y tanta muerte, que es el que nos despoja, explota, desprecia y reprime.

En la defensa de la madre tierra, en la lucha por la humanidad y contra el neoliberalismo, no hay lucha pequeña.

Hermanos y hermanas de la Sexta nacional e internacional, porque sabemos que este capitalismo salvaje y de muerte no es invencible, como ya nos lo enseñan, además de la experiencia zapatista, las rebeldías y resistencias que florecen en todo el planeta, y que sus dolores son nuestros dolores, y que sus luchas son nuestras luchas, y que sus sueños son nuestros sueños, queremos compartirnos con ustedes las palabras, las experiencias, los caminos y la decisión conjunta de que es posible un mundo donde quepan muchos mundos. 

Vamos concretando los pasos para lograr ese sueño, es necesario compartirnos, saber qué pensamos, escucharnos para saber cómo son nuestras luchas, para conocer nuestras rebeldías y aprender de nuestras resistencias.

Los pueblos, tribus y naciones hemos acordado en esta asamblea realizar junto con ustedes el “Primer Festival Mundial de las Resistencias y las Rebeldías contra el Capitalismo” con el lema de “DONDE LOS DE ARRIBA DESTRUYEN LOS DE ABAJO RECONSTRUIMOS”.

Esta gigantesca compartición mundial se llevará a cabo entre los días 22 de diciembre del 2014 y 3 de enero de 2015 en las siguientes sedes:

Messico - Primo resoconto sul Progresso nella Ricostruzione a La Realidad Zapatista.

(Chiarimento: secondo quanto ci hanno detto in base a un’informazione sbagliata, i compagni dei Media liberi, alternativi, autonomi o come si chiamino, non sarebbero potuti venire alla chiusura e alle risoluzioni finali della prima Condivisione (e, pertanto, non avrebbero potuto riportare i lavori di ricostruzione della scuola e della clinica distrutte dai paramilitari della CIOAC-Histórica), a causa del fatto che non avessero i soldi, la grana, i dindi, il money, il supporto finanziario, la liquidità, la solvenza economica, il credito, ecc… per venire qua. Per questa causa, motivo o ragione, “Los Tercios Compas”, sempre disposti all’appoggio dei Media compagni, hanno mobilitato una squadra speciale multimediale, multiarea e multidisciplinare, molto nella modernità insomma, con abbastanza giga e pozol negli zainetti, per fare foto e interviste che si possano diffondere. Quando già si era nel caos, come suol dirsi, della “post-produzione” del materiale informativo, ci è arrivata un’altra informazione sul fatto che i compagni Media avevano sì trovato il modo, la maniera, il bisness insomma, per riuscire a venire fin qua e fare il loro lavoro di mandare lontano ciò che accade qua. Ossia, come suol dirsi, sì che vengono. Ossia sbattimento inutile. Comunque sia vi mandiamo il materiale casomai servisse a qualcosa. Ecco).
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Intervista realizzata il 5 agosto 2014 nelle ore serali (ossia: dopo il pozol), nella comunità de La Realidad Zapatista, nelle montagne del sudest messicano. Condizioni climatologiche: il calore era molto tosto, a malapena si sopporta il passamontagna, ma non importa, che ci dobbiamo fare.

Compagna: Buonasera, compagno.
M: Buonasera, compagna.

Compagna: Come si chiama?
M: Io mi chiamo M.

Compagna: Che lavoro fa?
M: Sono un’autorità di questo villaggio de La Realidad. Appartengo al commissariato ejidal (del fondo collettivo, N.d.T.) di questa comunità, La Realidad.

Compagna: Ho una domanda: come va la ricostruzione della scuola?
M: La costruzione della scuola l’abbiamo iniziata il 31 del mese passato, quindi da pochissimi giorni. Non sono neanche otto giorni, quindi è appena agli inizi. Appena adesso si sta iniziando con le armature, a mettere le gabbie d’armatura, che è la base principale. La costruzione utilizzerà sulle 25 o 26 gabbie d’armatura, quindi si è appena riusciti a metterne sei. Ecco come va, ora come ora, la costruzione, non è iniziata da molto. Sono appena sei giorni che abbiamo iniziato.

Kurdistan - All’opinione pubblica internazionale e all’umanità che resiste

All’opinione pubblica internazionale e all’umanità che resiste

L’organizzazione terroristica IS (Stato Islamico), che sta compiendo massacri e genocidi nei confronti dei popoli, comunità religiose e società del Medio Oriente, che non porta altro che morte e brutalità e viene sfruttata dal sistema capitalistico come organizzazione di provocatori, in questo momento sta commettendo crimini di guerra in spregio degli umani per distruggere i valori di umanità in Kurdistan e nel Medio Oriente.

Al momento le bande aggressive e fasciste di IS proseguono con i loro attacchi con grandissima brutalità ed inimicizia nei confronti del Kurdistan a Kobanê, Mossul e Şengal (Sinjar). Persone vengono decapitate, messe in futa, donne violentate e bambini lasciati alla morte per fame e per sete.

Case e proprietà vengono distrutte e saccheggiate. Città sacre vengono date alle fiamme, saccheggiate, distrutte e sporcate. Persone anziane, sagge, vengono assassinate. Tutti coloro che sostengono la storia dei popoli e i valori dell’umanità sono bersaglio dei banditi di IS. La barbarie di IS prosegue i suoi orrendi attacchi come nemico dei popoli e delle comunità religiose.

Le bande di IS infibulano bambine, strumentalizzano donne come concubine come strumenti sessuali, vietano negozi di parrucchiere e violentano e riducono in schiavitù donne per “fidanzamenti religiosi” della durata di una o due ore. Come ha detto la parlamentare yezida Viyan Daxil, donne vengono vendute al mercato, violentate e considerate come bottino.

Le bande che da due anni compiono brutali attacchi nel Rojava (Kurdistan occidentale), il 3 agosto 2014 hanno iniziato ad attaccare Sengal e i suoi dintorni che si trovano nel Kurdistan meridionale, una delle regioni più preziose per il popolo curdo. Compiono massacri nei confronti del popolo yezida che appartiene ad una delle più antiche religioni tra il popolo curdo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!