venerdì 20 marzo 2015

Messico - Su Omaggio e Seminario. La parola del SupGaleano

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ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE


MESSICO
Marzo 2015

A loas compas della Sexta in Messico e nel Mondo:

Compas:

Mi hanno incaricato di informarvi che…

Nonostante il notevole incremento dell’attività militare nei dintorni dei Caracol zapatisti (pattugliamenti aggressivi, posti di blocco, sorvoli minacciosi) – in particolare nei Caracol della Realidad e di Oventik (nel primo è appena stata inaugurata una scuola-clinica, e nel secondo si svolgerà l’omaggio a Don Luis Villoro Toranzo)…

Nonostante la crescente belligeranza dei gruppi paramilitari sostenuti dal governo 
chiapaneco…

Nonostante le vecchie “nuove” menzogne dei media prezzolati /no, non c’è né c’è stata alcuna proposta di dialogo; no, dall’anno 2001, cioè, da 14 anni nessun funzionario federale si è avvicinato all’EZLN se non con l’intenzione di assassinare la dirigenza zapatista; no, i governi federale e statale non stanno cercando di migliorare le condizioni di vita degli indigeni in Chiapas, ma stanno tentando di dividere le comunità; no, gli unici avvicinamenti governativi dei quali si può vantare Jaime Martínez Veloz, non sono stati verso gli zapatisti, bensì verso i paramilitari sovvenzionati, prima che da lui, da Luis H. Álvarez, Juan Sabines Guerrero e Felipe Calderón Hinojosa, ed ora da Manuel Velasco Coello, Rosario Robles Berlanga ed Enrique Peña Nieto, dei quali un gruppo (la CIOAC-H) è responsabile materiale dell’assassinio del compagno maestro Galeano; no, eccetera/

Nonostante continui a non esserci verità e giustizia per Ayotzinapa…

Nonostante là fuori siano occupati in altre faccende (più importanti, vero?) e che si succedano vertiginosamente le mode della “mobilitazione” che dimostrano soltanto che è la frivolezza ad essere la grande stratega…

Nonostante la dignità riveli, ancora una volta, la realtà / e nell’estremo nord del Messico si scopre che sussistono i metodi di sfruttamento dell’epoca porfirista. “Nel nord si lavora e manteniamo i fannulloni del sud”, dice il potente; mentre i campi sono coltivati da uomini, donne, bambini ed anziani indigeni triqui e maya, il potente non dice niente e si inginocchia di fronte al potere straniero. Nella Valle di San Quintín, Bassa California, in quella che si conosce come Oaxacalifornia, i braccianti chiedono salari equi e diritti sul lavoro, “vogliamo solo giustizia” dicono. Il governo li reprime “perché si comportano da rivoltosi”: 200 arresti. 
Il governatore, panista, si riunisce con i capi militari del 67° battaglione di fanteria dell’esercito federale “per garantire la pace sociale”. 
La notizia principale sui media prezzolati è “007 nello zócalo della capitale”. L’hashtag #SanQuintinEnLucha non sarà la tendenza del momento /

Nonostante tutto…

O precisamente per tutto questo…

L’EZLN ratifica la celebrazione di:

lunedì 16 marzo 2015

Messico - L’esercito messicano provoca a La Realidad, continuano le mobilitazioni per Ayotzinapa mentre si cerca di far tacere la giornalista Carmen Aristegui

Sulla vicenda delle "desaparcion forzadas" persino la Commissione dell’Onu invita il Messico a fare di più. Già perchè il numero di chi sparisce aumenta insieme all’impunità. Varie notizie che giungono dal paese, se intrecciate tra loro, danno un quadro di quello che si intende per narco-stato, una gestione del potere in cui spariscono i diritti ed aumentano le violazioni.

#Ayotzinapa somos todos - Concerto Caifanes
I familiari di Ayotzinapa non demordono e continuano a mobilitarsi per i propri figli. Una loro delegazione è ora negli Stati Uniti dove si svolgeranno incontri ed iniziative per continuare a mantenere viva la giustizia per #Ayotzinapa. Pochi giorni fa hanno dato vita ad una iniziativa davanti a Televisa per protestare contro la criminalizzazione e la falsa informazione fatta dalla rete televisiva. Ad aspettarli come in tutte le loro iniziative c’erano i poliziotti. a dimostrazione del nesso tra potere ed informazione maistream. Ma il silenzio su #Ayotzinapa non cala e nel loro ultimo concerto i Caifanes, tra i più importanti gruppi rock messicani, hanno chiesto alcuni secondi di silenzio per non far dimenticare quanto successo ai 43 studenti il 26 settembre ad Iguala.
Protesta #EndefensadeAristegui
Nel paese sta facendo scalpore la vicenda di Carmen Aristegui, famosa giornalista da sempre impegnata in una informazione libera e corretta, autrice di reportage coraggiosi come quelli per gli scandali e la corruzione del Presidente Pena Nieto e di sua moglie.
A sferrare l’attacco contro Carmen Aristegui è stata la nuova direzione dell’impresa MVS, che ha allontanato due collaboratori della giornalista Daniel Lizárraga e Irving Huerta.
Immediata e fortissima la mobilitazione. In neanche un giorno la petizione a sostegno della giornalista è arrivata oltre le centomila firme e in twitter l’hastag #EndefensadeAristegui sta spopolando.
Carmen Aristegui secondo la direzione sarebbe "colpevole" d’aver abusato del suo ruolo, in particolare in relazione al portale Méxicoleaks. Si tratta di una piattaforma indipendente di denuncia cittadina e trasparente al servizio della società civile messicana per rivelare informazioni di interesse pubblico.
La piattaforma, come racconta in un articolo l’Internazionale, appoggiata dall’organizzazione Free Press Unlimited, finanziata dal governo olandese e dall’Unione europea, vuole "incoraggiare i messicani ad aiutare i giornalisti a scoprire casi di corruzione e abuso di potere nel paese." 
Ma in Messico informare, svelare le verità scomode fa paura ed ecco che in questo quadro di tentativo costante di controllare l’informazione, la prima a farne le spese è stata proprio Carmen Aristegui.
Esercito a La Realidad
In Chiapas il Centro per i diritti umani Fray Bartolomè de las Casas informa in un comunicato stampa, tradotto dal Comitato Maribel e che vi proponiamo di seguito, che l’Esercito Messicano continua a provocare con passaggi e sorvoli la zona del Caracol de La Realidad, dove lo scorso maggio in un aggressione paramilitare è stato ucciso il compagno Galeano.
Provocazioni continue che non fermano l’autogoverno zapatista, come racconta l’EZLN nei
comunicati letti in occasione dell’inaugurazione della clinica e della scuola ricostruite proprio a La Realidad.
Appoggiare e sostenere l’autonomia zapatista diventa ancora più importante nel quadro complessivo del Messico.
Come Associazione Ya Basta – Caminantes e Cooperazione Rebelde Napoli saremo in Chiapas ai primi di agosto per partecipare all’anniversario della nascita dei Caracoles ed invitiamo tutti a sostenere la salute autonoma contribuendo al Progetto "Diamo corpo ai sogni".

CENTRO DEI DIRITTI UMANI FRAY BARTOLOME DE LAS CASAS
San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico
10 marzo 2015
Comunicato stampa No. 07
L’esercito messicano minaccia la Giunta di Buon Governo Zapatista della Realidad
Il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas (Frayba), attraverso le Brigate Civili di Osservazione (BriCO), ha documentato le incursioni sistematiche dell’Esercito messicano che sta minacciando le Basi di Appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (BAEZLN) nel territorio della Giunta di Buon Governo de La Realidad, nella zona Selva di Confine, Caracol I “Hacia la Esperanza” (JBG).
Gli atti militari nel territorio della JBG, consistono in incursioni su convogli di camion, hummer, jeep e squadre motorizzate di elementi dell’Esercito messicano che vanno da quattro a 30 persone. Si aggiungono sorvoli radenti di aerei da turismo ed elicotteri che fotografano e filmano i membri delle BriCO, le BAEZLN e le installazioni della JBG. Da luglio del 2014 queste azioni sono in aumento, sia per numero di effettivi impiegati sia per la loro frequenza. (actividad_militar_realidad).
Il Frayba osserva con preoccupazione la crescente minaccia esercitata dall’Esercito messicano nel territorio zapatista, poiché è una provocazione e persecuzione contro il diritto all’autonomia ed alla libera determinazione sancito dalla Costituzione messicana, dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni, dal Trattato 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e dagli Accordi di San Andrés Sacamchem de los Pobres.
Per quanto sopra, questo Centro dei Diritti Umani chiede che:
sia rispettata la libera determinazione e l’autonomia dei popoli zapatisti e cessi la persecuzione perpetrata dal governo federale attraverso l’Esercito messicano.
Infine, bisogna ricordare che il 2 maggio 2014, persone della Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos Histórica (CIOAC-H) hanno teso un’imboscata alle BAEZLN in territorio della JBG de La Realidad; durante l’attacco il gruppo armato ha assassinato José Luis Solís López, “Maestro Galeano”, distruggendo inoltre la Clinica e la Scuola Autonoma. Segnaliamo che l’organizzazione menzionata fa parte del governo locale di Las Margaritas e gode della protezione del governo di Manuel Velasco Coello, che le permettono di compiere impunemente aggressioni, sgomberi forzati ed omicidi nella regione.1)
1) Frayba, bollettino 16, Agresión a Bases del EZLN en sede de la Junta de Buen Gobierno de La Realidad. 5 de mayo 2014, Chiapas, México. http://www.frayba.org.mx/archivo/boletines/140505_boletin_16_agresiones_jbg.pdf

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

martedì 10 marzo 2015

Messico - Grazie III - La costruzione più cara del mondo.

P-0.jpg.
GRAZIE III.
LA COSTRUZIONE PIU’ CARA DEL MONDO.
Subcomandante Insurgente Moisés.              Subcomandante Insurgente Galeano.
Febbraio-Marzo del 2015
P-1.jpgLa vigilia. L’alba. Il freddo morde sotto il vestito delle ombre. Sul tavolo che, solitario, arreda la capanna (che non reca alcuna insegna ma si sa che è l’attuale quartier generale del comando zapatista), c’è il foglio arrotolato e con lettere manoscritte dove si dettaglia il conto della costruzione della scuola-clinica a La Realidad zapatista. La voce riassume sguardi, silenzi, fumo, rabbie:
I conti non tornano. La vita di qualsiasi zapatista vale più della casa bianca di  Peña Nieto e di tutte le case dei ricchi del mondo messe insieme. Nemmeno tutti soldi che costa fare i grandi edifici dove i potenti si nascondono per compiere i loro furti e crimini, è sufficiente a pagare una sola goccia di sangue indigeno zapatista. Perciò sentiamo che questa costruzione è la più cara che ci sia al mondo.

Così che dobbiamo dire chiaramente che ciò che non appare nel conto della grana è il sangue del compagno Galeano. Neppure tutti i fogli della storia del mondo bastano per scrivere questo conto.

P-2.jpgE allora mettetelo come tale quando mettete le vostre liste nei mezzi di comunicazione, allorché mettete chi è il più ricco, e dove sta il più povero. Perché il ricco ha nome e cognome, lignaggio, pedigree. Ma il povero ha solo geografia e calendario. E allora mettetelo che la costruzione più cara di tutto il pianeta è a La Realidad Zapatista, Chiapas, Messico. E che le bambine e i bambini zapatisti frequentano la scuola più cara del mondo. E che gli uomini, donne, bambini, bambine, anziane e anziani, indigeni, zapatisti, messicane e messicani, quando si ammalano a La Realidad, si cureranno nella clinica più cara della Terra.

lunedì 9 marzo 2015

Messico - Grazie II - La parole dell'EZLN

01GRAZIE II.

IL CAPITALISMO DISTRUGGE. I POPOLI COSTRUISCONO.
Subcomandante Insurgente Moisés

Parole della Comandancia Generale dell’EZLN, per voce del Subcomandante Insurgente Moisés, a La Realidad Zapatista. Consegna della Scuola Autonoma Zapatista “Compañero Galeano” e della Clinica Autonoma 26 de Octubre “Compañero Subcomandante Insurgente Pedro“, alle basi di appoggio zapatiste il 1° marzo 2015.

02Buongiorno a tutti, compagni e compagne di questa zona, di questo Caracol della Realidad, zona Selva di Confine.

Oggi siamo qui con voi, compagni, compagne di questa zona, per fare una consegna nelle mani dei compagni e compagne basi di appoggio di questa comunità zapatista La Reaidad, Nueva Victoria, nome di battaglia dato dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

03Compagni e compagne, dobbiamo dire che ognuno di noi zapatisti ancora soffre, ma non solo gli zapatisti del Messico, ma del mondo intero, perché manca il compagno il cui nome è stato dato a questa opera: il compagno Galeano.

Questa costruzione è il frutto del lavoro, dell’impegno e dell’organizzazione dei compagni e compagne della Sexta internazionale e della Sexta nazionale. Questa è la dimostrazione di quello che siamo noi zapatisti del Messico e del mondo.

Quello che siamo realmente, quello che pensiamo, vogliamo, è la vita e non che ci uccidano.

04Ma il sistema capitalista distrugge sistematicamente quello che il popolo costruisce. Ma il popolo non smette di costruire, perché è la sua vita. Il sistema distrugge perché sa che un giorno il sistema stesso sarà distrutto, perché è un sistema di sfruttamento, di umiliazione. 

Non è vita quella che costruisce il capitalismo, a noi poveri non lascia niente, oltre a quello che costruiamo noi stessi, popoli, uomini e donne che lottiamo, nessuno altro.

Lo diciamo qui, sul luogo della costruzione, quello che siamo, nel villaggio del compagno Galeano, maestro della Scuola zapatista, sergente nella lotta, miliziano nell’organizzazione, autorità nella vita, per noi un esempio.
05

Il capitalismo vuole distruggere questo esempio e noi non lo permetteremo.

Vogliamo dire chiaro qua, di fronte a questa gente, a quelli che non stanno con noi: noi non siamo contro di loro. Vogliamo rispetto, loro lo sanno. Abbiamo detto: se ci rispettano anche noi li rispettiamo, non vogliamo ammazzare povera gente. Ma se loro cedono, sappiano che stanno al fianco del criminale, dello sfruttatore, dell’assassino, che è il capitalismo.

06Diciamo chiaramente alla gente che non è d’accordo con noi: a noi non fa niente se non sono d’accordo con noi, perché un giorno questo sarà per loro, forse ora non lo vedono perché molti hanno cinquanta o sessanta anni, ma il frutto di quello che noi stiamo costruendo lo vedranno i loro figli e le loro figlie.

Lo diciamo con tutto il cuore e sinceramente: lottiamo per il popolo del Messico, e forse siamo un esempio per il mondo. Vogliamo che sia chiaro che quello che vogliamo è la vita. 

L’abbiamo già detto riguardo ai soldati, per esempio, i poliziotti, stiamo lottando anche per loro, perché sappiamo che sono povera gente, per povertà vendono il loro corpo, la loro vita, la loro anima, il loro sangue, le loro ossa, la loro carne; si vendono ed il capitalismo li compra per difendersi. Non vediamo mai un ricco, il figlio di un ricco che va a fare il soldato, che viene qui e ci affronta, certo, ci sono anche i figli dei ricchi ma sono generali che sfruttano i propri soldati.

sabato 7 marzo 2015

Messico - Grazie I - Completati i lavori di costruzione della Clinica e della Scuola distrutte a La Realidad

Il giorno domenica 1 marzo 2015, dopo più di sei mesi di lavoro, è stata consegnato alle basi d’appoggio zapatiste de La Realidad l’edificio che ospita una clinica di salute e una scuola. La costruzione è stata possibile grazie all’appoggio solidale di persone e collettivi di tutto il mondo. Qui vi consegniamo i conti, le parole che si sono espresse in tale occasione e alcune foto di quel giorno.


I conti chiari e il pozol denso:

– La costruzione è iniziata il 31 luglio 2014. E’ stata portata a termine alla fine di febbraio 2015.

⁃ – Giornate di lavoro: approssimativamente 2015 compa/día-trabajo
Nota de Los Tercios Compas: compa/día-trabajo, CDT in sigla. CDT è un’unità di misura zapatista che potrebbe essere equivalente al Tempo di Lavoro Socialmente Necessario TLSN, ma, oltre al fatto che non si esprime in ore, il CDT non è un’unità di misura di valore. 
Il CDT è un riferimento per comparare l’individuale e il collettivo (a un individuo sarebbero stati necessari quasi 7 anni per fare quanto a un collettivo ha richiesto 7 mesi), e per contrapporre ciò che si fa in basso a sinistra, con quel che si fa là sopra e a destra (un governo di sopra ci avrebbe messo 14 anni e lo avrebbe lasciato incompleto). 
Per esempio: con miliardi di grana come preventivo, il governo statale del Chiapas non può terminare di costruire ospedali a Reforma, Yajalón y Tuxtla Gutiérrez. Quello di Tuxtla Gutiérrez è uno degli abbondanti esempi sulla corruzione del “sinistrorso-pierredista-amloista” Juan Sabines Guerrero (che, come ha confessato il suo predecessore Pablo Salazar Mendiguchía, ha messo insieme e finanziato in Chiapas il gruppo paramilitare conosciuto come CIOAC-H; l’ariano Velasco prosegue la sua stessa politica). 
Nel 2012, per “inaugurare” l’ospedale di Tuxtla spostarono équipes di altri ospedali. Dopo che lo psicopatico Calderón e il criminale Sabines tagliarono il nastro, smantellarono tutto. Ora è un enorme guscio vuoto (informazioni da “Chiapas Paralelo” chiapasparalelo.com e “Diario Contra Poder” diariocontrapoderenchiapas.com). 
L’ariano Velasco occulta la gigantesca frode del suo padrino e ne segue i passi. 
Intanto, la grana di sopra se ne va in propaganda mediatica, in festini, decorazioni, maquillage e in saloni di bellezza, oltre, ovviamente, per perseguire quel po’ di stampa indipendente a pagamento che resta nello stato, e per comprare silenzi nelle reti sociali. Una cosa è, con tanto di viveri del caso, tirarsi dietro la gente per magnificare il fattore ariano; ben altra è organizzarsi per costruire ciò di cui ha bisogno il popolo. 
Altre informazioni sul concetto di TLSN, nel Capitale, libro primo, sezione prima, capitolo 1; non ricordiamo l’autore ma era ebreo, quindi procedere con cautela. 
Altre informazioni sul non-concetto CDT, più avanti. Fine della nota di Los Tercios Compas, media non libero, non autonomo, non alternativo, non indipendente, ma compagno. 
Approvazione ancora in corso perché nella Giunta di Buon Governo ci hanno detto: “altre informazioni, dopo” (‘mah, non glielo dico?).

⁃ – Conti della Grana:

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!