martedì 9 giugno 2015

Kurdistan - Storica affermazione elettorale del HDP per la pace e la democrazia

Si sono svolte domenica 7 Giugno le  elezioni politiche in Turchia. Nonostante i numerosi brogli elettorali e le violenze che hanno preso di mira gli attivisti e le sedi elettorali dell'HDP, il Partito democratico dei popoli (HDP) ha ottenuto un risultato di portata storica superando lo sbarramento elettorale del 10% ed aggiudicandosi oltre 6 milioni di voti, il 13.1 % su scala nazionale e 80 seggi.

Il HDP promuovendo l'uguaglianza di genere, il sistema della co-presidenza, si è dimostrato ancora una volta il partito delle donne, assumendo un ruolo significativo nella rappresentanza dell'identità femminile in Turchia e aggiudicandosi 32 seggi, il 40 % dei seggi ottenuti.

Particolarmente rilevanti sono i risultati elettorali ottenuti ad Istanbul, dove HDP ottiene 11 deputati e nelle città di Dersim, Şırnak, Hakkari, Muş, Ağrı, Dersim e Iğdır che manderanno all'Assemblea Nazionale solo candidati eletti nell'HDP. 
L'Akp crolla sostanzialmente in tutte le regioni curde.

La vittoria dell' HDP rappresenta una svolta alla deriva autoritaria dell'Akp, rappresentata dal progetto di repubblica presidenziale, dalle riforme costituzionali, dal congelamento del processo di risoluzione democratica, ma sopratutto dal sostegno esplicito dato alle organizzazioni islamiste per impedire lo sviluppo della rivoluzione democratica del Rojava.

Il risultato elettorale dell' HDP, la rappresentanza democratica delle donne e dei popoli, delle religioni di Turchia, apre la prospettiva di una trasformazione democratica per tutti i popoli oppressi del Medio Oriente.


Il nostro augurio a tutti coloro che sono stati solidali e a fianco del popolo curdo e che chiedono la democrazia per la Turchia e per il Medioriente...

mercoledì 3 giugno 2015

Kurdistan - Si riaccende lo scontro tra Isis e kurdi siriani

Il califfato avanza a Homs, Aleppo e verso il confine con la Turchia.
Sulla graticola finisce anche il presidente turco Erdogan che minaccia di altre censure la stampa nazionale.
L’ennesima bar­ba­ria va in rete: lo Stato Isla­mico ha pub­bli­cato in inter­net un nuovo video che mostra la ter­ri­bile tor­tura a cui i mili­ziani hanno sot­to­po­sto un 14enne siriano a Raqqa, la “capi­tale” dell’Isis. 

Appeso ad un muro per i piedi, il gio­vane Ahmed viene costretto con l’elettrochoc e le 
fru­state a con­fes­sare di voler attac­care il calif­fato. 

Un video folle, otte­nuto dalla Bbc che è riu­scita a inter­vi­stare Ahmed, fug­gito da Raqqa in Tur­chia dopo due giorni di tor­ture e il carcere.

Anche sul campo di bat­ta­glia, intanto, pro­se­gue la vin­cente pro­pa­ganda del califfo. Dopo Pal­mira, che ha per­messo al califfo di arri­vare al cuore del paese, ora lo Stato Isla­mico torna a minac­ciare la regione kurdo-siriana di Rojava. Kobane ha resi­stito e ha vinto. 

Adesso nel mirino c’è Hasa­keh: l’offensiva è par­tita sabato, da sud. I mili­ziani del calif­fato sono entrati per 4 km all’interno della città e posto un chec­k­point a sud.

Dome­nica le mili­zie kurde sono riu­scite a rias­su­mere il con­trollo di 8 vil­laggi a sud est di Kobane, vicino la città di Raqa, assi­stiti dai raid della coa­li­zione anti-Isis. Altre 4 comu­nità sono state riprese nell’area di Hasa­keh. Gli scon­tri, ripor­tano fonti locali, sono ancora in corso. 
L’offensiva con­tro Hasa­keh è ini­ziata dopo l’uccisione da parte di mili­ziani kurdi di 20 civili accu­sati di affi­lia­zione all’Isis e la demo­li­zione di case di sospetti mili­ziani a Ras al-Ain e Tal Tamr.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!