giovedì 17 marzo 2016

Messico - Su CompArte: poche domande, poche risposte.


micio
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
14 marzo 2016

Compas e non compas:

Vi scriviamo per dirvi delle attività di luglio, ottobre e dicembre di quest’anno 2016. Siccome abbiamo ricevuto poche domande, qui ci sono poche risposte e che si riferiscono solo al festival “CompArte per l’Umanità”:

– Quante sono le iscrizioni al festival delle arti?
Fino al 12 marzo 2016 si sono iscritti:
21 assistenti dal Messico e 5 da altri paesi.
99 partecipanti dal Messico e 30 da altri paesi (Cile, Argentina, Grecia, Canada, Unione Americana, Stato Spagnolo, Nuova Zelanda, Trinidad e Tobago, Guatemala, Colombia, Costa Rica, Brasile, Perù; Transfrontalieri, Uruguay, Francia, e la Comunità Sufi con musica islamica).
– Che tipo di attività o ambiti artistici si sono registrati fino ad ora?
Secondo le iscrizioni, fino ad ora sono questi: Rap, Poesia, Arti Visive, Danza Contemporanea, Pittura, Incisione, Letteratura-racconti, Teatro, Burattini, Ricamo, Fucina, Serigrafia, Fotografia, Documentario, Cinema, Scultura, Ceramica, Cortometraggio, Illustrazione, Reggae, Rock, Graffiti, Gastronomia, Danza Aerea, Muralismo, Musica, Musica, e ancora Musica.
– Com'è la questione delle “sedi alterne” del Festival “CompArte”?
Ci aspettiamo che le/i compas della Sexta in Messico e nel mondo comprendano, come si dice, il messaggio subliminale della convocazione ed organizzino nelle rispettive geografie e secondo i propri calendari, attività preliminari, parallele o successive ai festival-incontri convocati dalle/dagli zapatisti. Cioè, speriamo che, in località, regioni, zone o paesi, la Sexta organizzi festival ed incontri dove si dia spazio ed eco all'ambito artistico. E, ovviamente, anche dove si celebrino i 20 anni di esistenza in ribellione e resistenza del Congresso Nazionale Indigeno, e dove le/gli scienziati trovino un ascolto attento e pensiero critico.
– Per assistere, senza partecipare, al festival “CompArte” è necessario registrarsi? Sì, ma bisogna specificare che si partecipa solo come “assistente”.
– Per assistere e partecipare al festival “CompArte” è necessario registrarsi? 
Sì, e vi chiediamo di specificare la forma della vostra partecipazione.
– Qual’è l’indirizzo e-mail per registrarsi al festival “CompArte per l’Umanità”?
La e-mail è: compArte@ezln.org.mx
– Potete ripetere le date ed i luoghi del festival “CompArte per l’Umanità”? 
No, sono già state indicate nel comunicato del 29 febbraio… Ok, ok, ok, allora:
Date: dal 17 al 30 luglio 2016
Luoghi:
Dal 17 al 22 luglio 2016 nel caracol di Oventik. Partecipazione riservata solo alle basi di appoggio zapatiste. Si può assistere liberamente come ascoltatori e spettatori, ma previa registrazione.
Dal 23 al 30 luglio 2016 presso il CIDECI di San Cristóbal Las Casas, Chiapas. Partecipano tutt@ le/gli artisti registrati. Si può assistere liberamente come ascoltatori e spettatori, ma previa registrazione.
– L’iscrizione come presenti o partecipanti, ha un costo? 
No.
– Pagherete voi (le/gli zapatisti) viaggio, vitto e alloggio? 
No.
– Secondo lo zapatismo, la gastronomia è un’arte? 
Dipende da come ognuno caratterizza la sua pratica. Nel caso della difficile arte culinaria, le insurgentas, come eco dell’8 marzo, parteciperanno con un menù… mmm… come dirvi? … sconcertante: “frullato di tamales e caffè con peperoncino” (attenzione: per il frullato di tamales non usano frullatore né altre macchine, ma solo il focolare e la loro “saggezza”). Io l’ho già subito… scusate… degustato ed è….. sì, sconcertante.
– Possono partecipare le/i bambine/i? 
Sì, i bambini possono iscriversi e partecipare o assistere. Le bambine, ci dispiace ma il termine è scaduto perché era entro l’8 marzo, quindi… eh? … ma … ah! … ok, ok, ok: anche le bambine possono iscriversi. Attenzione: tutt@ i minorenni dovranno essere accompagnati da madre o padre o tutore o tutrice o tutoroa.
– C’è qualche tipo di divieto in tali eventi? 
Sì, sono severamente proibiti la produzione, consumo e commercio di droghe e alcool. Se non siete capaci di fare arte o goderla senza assumere qualcosa prima o durante, avete sbagliato canale.
– Non ci sono ancora informazioni sulla Escuelita? 
No. Si stanno ancora esaminando le domande inviate dalle/dagli alunn@. Quando ci saranno, le/gli interessat@ saranno informati.
Per ora è tutto.
Subcomandante Insurgente Moisés.                Subcomandante Insurgente Galeano.

Messico, marzo 2016

Dal quaderno di appunti del gatto-cane:


L’ORA DEL POLIZIOTTO (prima parte):

sabato 12 marzo 2016

Honduras - Mail da inviare alle ambasciate

Inviamo alle rappresentanze in Italia del governo messicano la preoccupazione e la richiesta di protezione per l’attivista Gustavo Castro, unico testimone dell’omicidio di Berta Caceres, al quale le autorità dell’Honduras hanno impedito di lasciare il paese. Qui, di seguito, la mail da inviare ai seguenti indirizzi: 
correo@emexitalia.it
seccion.consular@emexitalia.it
info@consuladohondurasroma.it


ALERTA: seguridad para Gustavo Castro!
Ocho dias después del asesinado de Berta Cacéres, el ciudadano méxicano Gustavo Castro Soto -que es el unico testigo del delito- sigue en la embajada de México en Honduras. 
A pesar de las medidas cautelares dictadas por la CIDH (“en consideración la información presentada que indica que el señor Gustavo Castro ha decidido salir del país para salvaguardar su seguridad, la CIDH considera necesario que el Estado tome todas las medidas necesarias para asegurar su seguridad durante todo el proceso para preparar y completar su salida”), el y la organización Otros Mundos Chiapas -que fundó y de la cual es director- se encuentran muy preocupados porqué el Gobierno de Honduras pide al Gobierno mexicano de dejarles bajo su “control” Gustavo. 
Desde la embajada mexicana Gustavo nos envió este mensaje:
“He colaborado en todas las diligencias y estoy dispuesto ha seguirlo haciendo en el marco de la ley Honduras. Quiero pero permanecer en la embajada porqué temo por mi seguridad”.
Pido el gobierno méxicano que asegure la incolumidad del ciudadano méxicano y defensor de los derechos humanos y medioambientales Gustavo Castro, y que favorezca su pronto regreso a México.

martedì 8 marzo 2016

Honduras - Omicidio Berta Cacéres: anche il testimone è a rischio

Gustavo Castro Soto, attivista messicano, fondatore e direttore della ong Otros Mundos Chiapas, si trovava nella casa della donna quando è stata uccisa.

di Luca Martinelli 



Domenica 6 marzo, intorno alle 5 del mattino, il governo honduregno ha impedito a Gustavo Castro Soto, cittadino messicano, attivista da oltre vent'anni impegnato nei movimenti sociali centro americani, di lasciare il Paese. Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, Castro si trovava nella casa di Berta Cacéres, ed è stato ferito dalle stesse persone che hanno ucciso l'ambientalista honduregna appartenente al popolo Lenca, Goldman Prize 2015. 
L'uomo è stato fermato all'interno dell'aeroporto di Tegucigalpa, la capitale del Paese, dove il coordinatore dell'associazione Otros Mundos Chiapas, partner del COPINH (Consejo Civico de Organizaciones Populares e Indigenas de Honduras), la ong diretta da Berta Cacéres, era arrivato scortato dai massimi rappresentanti del governo messicano nel Paese centroamericano, l'ambasciatrice e il console. Castro si trovava a La Esperanza per partecipare ad un incontro sulle energie rinnovabili, nell'ambito di progetti di scambio che lo legano alle attività del COPINH
 dai primi anni Duemila.
 
Attualmente, Castro - contro il quale sono stati esplosi due colpi di arma da fuoco dagli assassini di Berta Cacéres, e che risulta ferito a una mano e ad un orecchio - è protetto all'interno dell'ambasciata messicana, dove sta ricevendo anche assistenza psicologica. 

Fonti vicine alla famiglia Cacéres, spiegano che "viene trattenuto perché vorrebbero usarlo per manipolare supposte "contraddizioni" con altre versioni dei fatti". Secondo la denuncia di Otros Mundos Chiapas, il governo honduregno e i pubblici ministeri che stanno indagando sull'accaduto non avrebbero però spiegato ufficialmente per quale motivo il cittadino messicano sia trattenuto nel Paese. Numerosi reti ed organizzazione della società civile centro americana esigono che Castro possa
 al più presto abbandonare il Paese.


domenica 6 marzo 2016

Honduras - Comunicato delle figlie, del figlio e della madre di Berta Caceres

Davanti al letto della nostra Bertha, nostra madre, nostra figlia, nostra guida.

Le sue figlie Olivia, Bertha e Laura, il figlio Salvador, sua madre Bertha Austra, accompagnati dai nostri famigliari, amiche e amici, noi vogliamo rendere pubblici i nostri pensieri in questo momento di profonda costernazione.

La nostra Bertha è la maggiore delle nostre ispirazioni, per questo sentiamo il bisogno di far conoscere la verità sulla sua vita e sulla sua lotta.

In questa circostanza vogliamo ringraziare prima tutta la solidarietà nazionale e internazionale che ci accompagna.

Siamo grati per il sostegno al popolo Lenca, a cui ha dedicato la maggior parte della sua resistenza. Al popolo Garifuna con cui si sono condivise fraternamente lotte e utopie. A tutte le organizzazioni e movimenti sociali in Honduras, America Latina e nel mondo, che hanno condiviso il nostro dolore. Siamo grati per tutte le immense dimostrazioni di affetto e condoglianza che il popolo honduregno ha offerto, che dimostrano che la sua lotta è una degna lotta dei popoli e di cui il mondo ha bisogno.

Non si può distorcere la verità sul crimine che ha concluso la sua vita. Sappiamo con chiarezza certa che le ragioni del suo vile assassinio sono state la sua resistenza e la lotta contro lo sfruttamento dei beni comuni della natura e in difesa del popolo Lenca. Il suo omicidio è un tentativo di porre fine alla lotta del popolo Lenca contro ogni forma di sfruttamento e di saccheggio. Un tentativo di interrompere la costruzione di un nuovo mondo.

Le circostanze della sua morte si collocano nel mezzo della lotta del popolo Lenca contro l'installazione del progetto idroelettrico Agua Zarca sul fiume Gualcarque. Chiediamo che siano chiarite le responsabilità della Impresa DESA che sta sviluppando il progetto. Noi riteniamo responsabile la Impresa DESA, come anche le istituzioni finanziarie internazionali che sostengono il progetto, la Banca olandese FMO, lo Fondo Finn, BCIE, Ficohsa e le imprese impegnate CASTOR, il Gruppo imprenditoriale ATALA, della persecuzione, criminalizzazione, stigmatizzazione, delle continue minacce di morte contro la sua persona, la nostra e il COPINH.

Noi riteniamo responsabile lo Stato honduregno di aver in gran misura ostacolato la protezione della nostra Bertha, e di aver propiziato la persecuzione, criminalizzazione e l'omicidio. Avendo scelto di tutelare gli interessi delle imprese rispetto alle decisioni e ai mandati delle comunità.

Honduras - Hanno ucciso uno spirito indomito

Bertha Cáceres lascia in eredità l’impegno deciso e inflessibile a favore dei diritti ancestrali delle popolazioni indigene
“Per tutta la vita sono stata cosciente di quello che mi può succedere continuando con questa lotta, così come sono cosciente che stiamo lottando contro un potere oligarchico, bancario, finanziario e internazionale, oltre che contro lo stesso Stato honduregno e i suoi organi repressivi, che storicamente si sono piegati agli interessi delle grandi imprese multinazionali. Non mi piegheranno!” (Bertha Cáceres, giugno 2013).

Así estamos
consternados
rabiosos
aunque esta muerte sea
uno de los absurdos previsibles…

                                                                                                                   Mario Benedetti


Nemmeno ricordo quante volte ho intervistato Bertha Cáceres, Bertita come la chiamavamo. E non è facile riassumere una vita di lotta, di impegno inflessibile, in un articolo.Ancor di più dopo poche ore dall'essere stato travolto da una valanga di messaggi, telefonate, comunicati stampa, che mi avvisavano che Bertha fisicamente non è più qui con noi; che Bertha è stata vigliaccamente assassinata all'alba di questo 3 marzo mentre riposava nel suo letto, dopo l’inaugurazione del Foro sulle energie alternative dalla prospettiva delle popolazioni indigene.

Di lei possiamo dire che era la coordinatrice e storica militante del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, Copinh, e che ha difeso, fino alla fine, i diritti ancestrali del popolo nativo Lenca di fronte agli assalti di un modello patriarcale, di sfruttamento e di monopolio delle risorse naturali.
Per questa lotta è stata ripetutamente minacciata, perseguitata, processata, incarcerata e repressa. Non ho nessuno dubbio che per questa stessa lotta sia stata assassinata, né che si tratti di un crimine fortemente e profondamente politico.
La prolungata lotta nella zona di Río Blanco contro il progetto idroelettrico Agua Zarca, promosso dall'impresa di capitale honduregno Desarrollos Energéticos S.A. de C.V. (DESA) e finanziato da istituzioni finanziarie europee e imprese di costruzione cinesi, ha fatto il giro del mondo.
Per questo, lo scorso 20 aprile, Bertha ha ricevuto il Premio Goldman 2015 per l’ambiente, il più alto riconoscimento al mondo per gli attivisti ambientali di base. Lo aveva dedicato al popolo Lenca, al Copinh, al suo coraggio e alla sua storica resistenza.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!