giovedì 11 agosto 2016

Messico - A 13 anni dalla costituzione delle Giunte di Buon Governo gli zapatisti condividono le loro arti nel Caracol di Morelia

Martedì 9 agosto, i Caracol hanno compiuto tredici anni dalla loro nascita.

Il Caracol di Morelia, insieme a diverse Basi di Appoggio, ha festeggiato il degno compleanno di costruzione dell’Autonomia, ma anche per presentare e condividere le loro arti in quella zona, sotto il segno del festival CompArte
La Comandancia ha aperto l’evento alle 9,30 del mattino di fronte a varie decine di Basi di Appoggio, ospiti nazionali ed internazionali, media liberi e la stessa Comandancia.

“Non permetteremo che il mal governo capitalista neoliberale ci tolga quello che abbiamo 
costruito in questi 13 anni di cammino dell'autonomia ", ha avvertito.

"Non siamo disposti a tornare in ginocchio come molti hanno fatto".
"Stiamo scoprendo che per conquistare i nostri diritti non serve uccidere e morire.
Con i nostri progressi si cammina lentamente. Abbiamo già i nostri strumenti"


Alla fine tutte le basi e i membri della Sexta, hanno gridato: " Viva i nostri Compagni Basi di Appoggio, Viva i Municipi Autonomi, Viva le Giunte di Buon Governo, Viva i / le compagn@ insurgentas, Viva il Sci Mosè, viva il Sci Galeano!"
Con queste parole è iniziato il festival CompArte nel Caracol di Morelia


Rapidamente i primi partecipanti erano pronti a presentarsi. Così iniziarono i compagni della regione Indipendencia del Municipio 17 novembre, con la canzone "La vita schiavizzata".


Un compagno della regione Tierra del Municipio 17 novembre recitò una poesia dal titolo 
"La sofferenza dei nostri nonni"




Diverse Basi di Appoggio della regione si sono mobilitati per imparare, scoprire e condividere 
le arti dei loro fratelli e sorelle


I compagni e le compagne della regione Ernesto Che Guevara del Municipio Lucio Cabañas presentarono una danza tradizionale Tzeltal.


Uomini e donne hanno ballato al ritmo della musica tradizionale dei loro antenati tzeltal



Poi sono intervenuti i comp@s della regione Indipendencia del Municipio Autonoma 17 novembre per dare "la gioia nei cuori", con la loro canzone dal titolo "Primo Gennaio".



I compagni  della regione Fuente del Municipio Autonomo Lucio Cabañas hanno recitato una poesia dal titolo "la lotta di resistenza".
"Siamo della resistenza, noi non pagheremo


Un gruppo di compagni e compagne provenienti dalla regione montaña del Municipio Comandante Ramona, ha presentato la canzone: "L'arrivo della Selva Lacandona "



Dopo queste canzoni e poesie, è stato presentata un opera teatrale titolata  "La resistenza dei Maya ". La prima scena ha mostrato quello che era il lavoro collettivo dei Maya, di come si procuravano il cibo ...


e vivevano assieme: "si alimentavano del frutto di tutta l'umanità ".

La voce narrante ha detto: "Però a volte si ammalavano e chiedevano al sole e alla luna di essere guariti"


"Ma arrivò un'altra tragedia. Succede che il re spagnolo inviò Cristobal Colon che cercava solo la ricchezza e ingannò il popolo indigeno". Così i compas svelano come gli spagnoli diedero alcuni regali ai Maya “rappresentato qui da uno specchio” per dividere i popoli che resistevano.


Per anni sono stati sfruttati, ridotti in schiavitù a lavorare la terra,



ma dopo anni di sfruttamento venne la speranza: Emiliano Zapata, che è venuto a organizzare e sensibilizzare i popoli originari!


Emiliano Zapata ottenne diverse vittorie grazie al popolo


L’opera è terminata mostrando la morte di Emiliano Zapata per causa del tradimento subito


Nell’attesa che gli attori si cambiassero e per non far spazientire il pubblico i compagni  della regione Puente del Municipio Autonomo Lucio Cabañas recitarono una poesia "Il cammino dei 13 punti” in riferimento alle 13 richieste dell'EZLN .



Così si è dato modo ai comp@s di poter svolgere la loro rappresentazione teatrale. Hanno 
rappresentato la nascita dell’EZLN e la sua organizzazione contro i programmi 
governativi che tendono ancora di dividere i popoli maya.


Ma l'organizzazione e l'autonomia degli zapatisti  permette di salvare la loro dignità e forza


Tutto si è svolto sotto lo sguardo della Comandancia.


Il disegno "Le nostre radici" è stato presentato dalle artiste e dagli artisti della regione 
Indepencia  del Municipio Autonomo 17 novembre.
Un bel lavoro con la presentazione di 3 parti. Il primo rappresenta il centro cerimoniale nella 
rappresentazione che ne davano i  loro nonni. La strada rappresenta gli anni di lotta e 
resistenza passati nello sfruttamento fino alle luci e fiaccole che guidano la lotta zapatista. 
La luna rappresenta la luce della resistenza al buio.


La seconda parte mostra gli indigeni che non saranno sconfitti, la parola è l'autonomia, e presenta la semina collettiva. L'ultimo è un albero che rappresenta l'autonomia, i rami sono le richieste del popolo, le radici la resistenza e la ribellione e i mondo i popoli, uomini e donne, bambini, anziani e anziane, tutti consapevoli nel cercare  di costruire un mondo che contenga molti mondi per lavorare e vivere insieme .

I comp@s della regione Ernesto Che Guevara, del Municipio Autonomo Lucio Cabañas cantarono la canzone "luchadores del pueblo"




lunedì 8 agosto 2016

Messico - CompArte nel Caracol de La Garrucha

Il giorno 6 agosto le e i compagn@
zapatisti  hanno presentato il 
Festival CompArte nel Caracol de 
La Garrucha di fronte a migliaia di 
Basi di Appoggio di varie regioni, a 
invitati nazionali ed internazionali, 
ai rappresentanti della 
comandancia dell'EZLN e al 
comandante Tacho.

Al mattino, Tacho ha aperto con un discorso l'evento, con un caldo tremendo ma con tutte le 
Basi di Appoggio rimaste sotto il palco protetto da decine di miliziani/e.

Già fin dalle 9 della mattina sono 
iniziate le presentazioni di diverse opere: balli, una canzone dal titolo " la resistenza dei nostri 
nonni"; una poesia di una compagna del Municipio di Flores Magon titolata "la città nascosta", 
un'altra canzone titolata "lo sfruttamento"; un'opera del municipio autonomo di San Manuel e infine, la canzone "il dolore e la Resistenza"





Poi i e le compagn@ hanno presentato un'opera teatrale sulla costituzione dei Caracol 
che, dopo anni di funzionamento degli Aquacalientes, hanno messo fine a quella esperienza dando vita ai Caracol. 
Il lavoro ha rappresentato come si è svolto il processo di costruzione in ogni comunità e 
come la costituzione dei Caracol ha rappresentato un cambio anche nella vita di tutti i giorni.

 

C'è stata una presa in giro, in maniera molto affettuosa, di un francese del collettivo Mut Vitz,
che era arrivato alla giunta di Buon Governo de La Garrucha per lasciare centomila pesos.
Tutti hanno iniziato a ridere molto quando ha cominciato a parlare con il suo accento molto
forte, ma anche quando hanno visto il suo travestimento e gli atteggiamenti per
scattare foto, ecc..



Un gruppo di musica del Municipio autonomo Francisco Gomez ha presentato una sua 
canzone "la democrazia e l'autonomia".



Tutto si è svolto sotto gli occhi della comandancia.



Le rappresentazioni in forma teatrale sono state le più numerose durante la festa:
nelle foto che seguono vediamo un gruppo del Municipio autonomo di San Manuel.
Questo gruppo è composto da tzeltal e tsostsiles "orgogliosamente zapatisti"





Come sempre, la fantasia delle e dei compagni per rappresentare veicoli o animali ha 
sorpreso il pubblico presente. 
Il titolo dell'opera è "doveri diritti e obblighi delle autorità o compagn@ che 
hanno responsabilità nell'organizzazione".



"A volte è difficile soddisfare i doveri e gli obblighi ma ciò non significa che non si può fare"



Un compagno del Municipio Francisco Gomez, appartenente al Collettivo Zero, ha 
presentato la sua poesia: "l'orgoglio non ci ha fatto tacere".


Questo è il gruppo dei promotori di educazione


Poi i compas si sono organizzati per presentare una lunga opera teatrale di più di due ore 
chiamata "i sette principi".




     1) Servir y no servirse
     2) Representar y no suplantar
     3) Construir y no destruir
     4) Obedecer y no mandar
     5) Proponer y no imponer
     6) Convencer y no vencer
     7) Bajar y no subir 
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1) Servire e non servirsi
2) Rappresentare e non sostituire 
3) Costruire e non distruggere
4) Obbedire e non comandare
5) Proporre e non imporre
6) Convincere e non vincere
7) Scendere e non salire

In questo modo hanno rappresentato con esempi concreti ciò che significano per 
gli zapatisti quei 7 principi.


"Serve un'autorità quando si creano divisioni nella comunità"
"Per continuare a lottare come popoli ci riconosciamo nella lotta?"







All'improvviso un forte acquazzone ha fatto interrompere i lavori per poco più di un'ora .



La pioggia ha dato a tutti i partecipanti la possibilità fermarsi per mangiare.



Dopo la pioggia si è ripreso con le attività.



Alla fine i compas hanno terminato il loro lavoro e, smontando le scene, hanno
fatto un saluto simulando la forma di un Caracolito.



Sono poi venuti ballerini e musicisti, con strumenti fatti in casa, una batteria di pentole e
un tambo, per far ballare i compas al ritmo della canzone "los derechos de las mujeres".
Una compagna ha raccontato che in principio non c'erano donne nel gruppo ma solo
uomini poi piano piano si sono aggregate le donne.



"Lottando e ballando con i nostri balli si possono fare molte cose. Noi rivendichiamo il nostro
diritto di avere un ruolo in qualsiasi area di lavoro"


"Vogliamo decidere quanti figli vogliamo, abbiamo il diritto di lavorare e di ricevere un salario
equo, di partecipare alla vita delle nostre comunità, abbiamo il diritto di accesso alla salute,
all'istruzione, alla giustizia ... abbiamo il diritto di scegliere il nostro partner senza essere
obbligate e abbiamo diritto a non essere colpite e picchiate, abbiamo diritto di accesso
alle forze militari rivoluzionarie ... "





Un gruppo di Francisco Villa ha presentato un opera dal titolo "distrazione di fondi" per
ricordare quello che è successo nel Municipio di San Andreas Larrainzar, dove le autorità
hanno accettato di partecipare alla costruzione del parco comunale senza consultare la base,
invece di sostenere gli sfollati!
Sono stati puniti e imprigionati dalla comunità.



"Questo lavoro ci serve per riconoscere i nostri errori come zapatisti "







Comp@s tzeltales e tzotziles presentarono una canzone titolata "la tormenta zapatista"



Per la sera compas del Municipio autonomo Ricardo Flores Magon, hanno presentato
una poesia "Madre Terra".
"Perché adesso basta con tanto dolore, basta con tanta crudeltà, perché i ricchi
pensano solo alla mia distruzione, per questo lottiamo insieme, ora basta ora basta"



In totale sono state presentate 7 opere teatrali più danze e canti con un gran finale
di un ballo collettivo dove le basi di appoggio e gli ospiti hanno ballato insieme fino a
tarda notte.



tratto da espoirchiapas

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!