lunedì 27 ottobre 2008

Free Gaza Movement

2008: Dura da quarant'anni
"Il 2008 segna il quarantesimo anniversario della Guerra dei sei giorni, durante la quale l'esercito israeliano ha preso il controllo della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Questa situazione continua sino ad oggi malgrado il fatto che Israele infrange, così facendo, le leggi internazionali sui diritti umani e trasgredisca a più di 60 risoluzioni dell'ONU." - Fine all'0ccupazione!

Il nostro progetto
Vogliamo rompere l'assedio di Gaza. Vogliamo risvegliare la coscienza mondiale sulla situazione di prigionia nella quale Gaza si trova rinchiusa, fare pressione sui governi internazionali affinché rivedano la politica di sanzioni che flagella la Palestina e mettano un termine al loro continuo sostegno all'occupazione di Israele. Noi vogliamo appoggiare il diritto dei Palestinesi ad accogliere le persone che vogliono venire in Palestina: gli attivisti per i diritti umani, i giornalisti, e chiunque.

Chi siamo?
Noi siamo esattamente queste persone, operatori umanitari, attivisti per i diritti umani, lavoratori volontari, giornalisti. Abbiamo alle spalle anni di esperienza di volontariato nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania invitati dai Palestinesi. Ma adesso l'accerchiamento di Israele, che occupa illegalmente la Palestina, si é ancora più intensificato, e molti fra di noi si vedono rifiutare da Israele il diritto di entrare in Palestina. Malgrado l'urgenza che c'è di portare il nostro aiuto, il governo israeliano non ci permette l'accesso al territorio palestinese. Apparteniamo a tutti i diversi strati della società. Nei nostri paesi, siamo insegnanti, medici, musicisti, segretarie, genitori, nonni, avvocati, studenti, attivisti, attori, scrittori, politici, cantanti, web designers, consulenti internazionali, e fra di noi c'è persino un anziano lavoratore dell'industria del cinema di Hollywood e un aviatore. Siamo Sud Africani, Australiani, Americani, Inglesi, Israeliani, Italiani, Palestinesi, e ancora di altre nazionalità.

Cosa faremo?
Abbiamo cercato di entrare in Palestina via terra. Abbiamo cercato di arrivarci per via aerea. Adesso facciamo sul serio: salpiamo le ancore, ci andremo via mare.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!