La salute un diritto fondamentale.
La delegazione italiana si è recata oggi in visita al Caracol di Oventic.
Nell'incontro con la Giunta del Buongoverno i rappresentanti zapatisti hanno ricordato la strada percorsa dal levantamiento del 1 gennaio 1994, "quando si pensava che gli indigeni erano scomparsi ed invece sono riapparsi per aprirsi una nuova strada verso il futuro". Da allora l'autonomia si è fatta laboratorio concreto di costruzione dei percorsi di autogoverno. "Abbiamo ancora tanta strada da fare, certo ora abbiamo costruito con l'appoggio della solidarietà internazionale molte cose: 11 microcliniche, 35 case di salute e una clinica centrale oltre a 64 scuole primarie e una secondaria; ma c'è ancora molto da fare".
"La possibilità di incontrarci, di scambiarci le nostre esperienze rafforza la nostra lotta e ci fa capire che non siamo soli".
Dopo la Giunta, la delegazione si è incontrata con i Coordinatori della Clinica e con una giovane Promotrice di salute.
Dall'inizio della nascita della prima clinica La Guadalupana, sono stati formati circa 800 Promotori di cui oggi operano quotidianamente in 330.
La strutturazione che si è scelto di sviluppare è quella delle Microcliniche accompagnate da Case di Salute (presidi sanitari di zona) decentrate in modo da essere presenti più capillarmente anche nelle comunità distanti.
La vera sfida ora è non solo garantire la salute ma avviare una generale politica di prevenzione per migliorare le condizioni complessive di vita. Il Sistema Sanitario Autonomo ad esempio sta confrontandosi con l'aumento dei casi di cancro, soprattutto allo stomaco. Una malattia che in parte deriva anche dalla qualita complessiva dell'alimentazione e della vita. Per gli zapatisti non solo è fondamentale curare ma anche costruire un futuro "rigenerando" forme di vita migliori per tutti.
Domani una nuova tappa: il Caracol di Morelia.