lunedì 18 maggio 2009
Guerra di Gaza: 313 i bambini uccisi da Israele.
Secondo un report pubblicato dal Centro e intitolato “I crimini di guerra sui bambini”, l’83% delle 1.414 vittime d’Israele erano civili inermi.
Il report cita fra gli altri l’assassinio della 18enne Farah al-Helo, nel gennaio 2009, quando le forze israeliane hanno costretto la famiglia della ragazza a uscire di casa, nel quartiere az-Zaytun a Gaza, per poi aprire il fuoco contro tutti i presenti proprio mentre abbandonavano l’abitazione. La ragazza è stata uccisa da un proiettile nello stomaco.
Israele viene quindi accusata di non rispettare la legge umanitaria internazionale, che stabilisce la protezione dei bambini durante i conflitti armati, e di non prendere le dovute precauzioni per distinguere tra bersagli militari e civili.
Il report ha aggiunto infatti che le truppe israeliane bombardavano indiscriminatamente le scuole usate come rifugio dai cittadini in fuga dalle proprie case. Tali bombardamenti hanno avuto anche un grande impatto psicologico sulla popolazione, e in particolare sui suoi membri più giovani, senza contare i danni fisici permanenti che hanno causato a migliaia di palestinesi.
L’avvocato Raji as-Surani, direttore del centro, ha dunque invitato la comunità internazionale a condurre un’indagine comprensiva e indipendente su tutti gli attacchi documentati e commessi da Israele, in modo da perseguire lo Stato ebraico per i suoi crimini a Gaza.
sabato 16 maggio 2009
India - Elezioni legislative e democrazia
Intervista alla giornalista indiana Guri Lankesh
Si sono conclusi in queste ore gli scrutini delle elezioni legislative in India. A trionfare la coalizione di centro-sinistra guidata dal Partito del Congresso di Sonia Gandhi, superando di parecchie lunghezze l’opposizione del partito di centro-destra capeggiato dai nazionalisti del Barathyia Janata Party (Bjp).
La giornalista indiana Guri Lankesh, in questa intervista, presenta un quadro dei principali candidati e l’attuale situazione politica nel paese: oggi in India si stanno fronteggiando due coalizioni principali, due partiti che però non presentano grosse differenze nelle loro politiche economiche ed estere.
Guri descrive le coalizioni a partire dalle loro storie politiche: i candidati, che sostengono le teorie del libero mercato, sono supportati dai maggiori industriali del paese e dalle compagnie nazionali e internazionali.
Infine Guri Lankesh ragiona su cosa significa realmente il concetto di democrazia in India.
[ audio ] (english)
Da sapere
Le elezioni per la quindicesima legislatura indiana si svolgono in cinque giornate. Sono cominciate il 16 aprile 2009. L’ultima giornata di voto sarà il 13 maggio. I risultati saranno resi noti il 16 maggio 2009. Gli elettori registrati sono 714 milioni, il 48 per cento sono donne, il 25 per cento ha meno di 35 anni. Si sono presentati 1.055 partiti.
I due principali candidati premier sono l’attuale primo ministro Manmohan Singh, del Congress, e Lal Krishna Advani, leader del partito nazionalista di destra Bharatiya janata party. Una terza candidata è Mayawati, la governatrice dalit (intoccabile) dell’Uttar Pradesh e leader del Bahujan samaj party, di ispirazione socialista. Nella camera bassa del parlamento (Lok sabha) saranno eletti 543 deputati.
I partiti minori e regionali potrebbero conquistare il 50 per cento dei seggi.
In caso di vittoria il premier Singh potrebbe allearsi con la sinistra, come nel 2004. (Fonte Internazionale 794, 8 maggio 2009)
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
La lucha sigue!