Intervista alla giornalista indiana Guri Lankesh
Si sono conclusi in queste ore gli scrutini delle elezioni legislative in India. A trionfare la coalizione di centro-sinistra guidata dal Partito del Congresso di Sonia Gandhi, superando di parecchie lunghezze l’opposizione del partito di centro-destra capeggiato dai nazionalisti del Barathyia Janata Party (Bjp).
La giornalista indiana Guri Lankesh, in questa intervista, presenta un quadro dei principali candidati e l’attuale situazione politica nel paese: oggi in India si stanno fronteggiando due coalizioni principali, due partiti che però non presentano grosse differenze nelle loro politiche economiche ed estere.
Guri descrive le coalizioni a partire dalle loro storie politiche: i candidati, che sostengono le teorie del libero mercato, sono supportati dai maggiori industriali del paese e dalle compagnie nazionali e internazionali.
Infine Guri Lankesh ragiona su cosa significa realmente il concetto di democrazia in India.
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Da sapere
Le elezioni per la quindicesima legislatura indiana si svolgono in cinque giornate. Sono cominciate il 16 aprile 2009. L’ultima giornata di voto sarà il 13 maggio. I risultati saranno resi noti il 16 maggio 2009. Gli elettori registrati sono 714 milioni, il 48 per cento sono donne, il 25 per cento ha meno di 35 anni. Si sono presentati 1.055 partiti.
I due principali candidati premier sono l’attuale primo ministro Manmohan Singh, del Congress, e Lal Krishna Advani, leader del partito nazionalista di destra Bharatiya janata party. Una terza candidata è Mayawati, la governatrice dalit (intoccabile) dell’Uttar Pradesh e leader del Bahujan samaj party, di ispirazione socialista. Nella camera bassa del parlamento (Lok sabha) saranno eletti 543 deputati.
I partiti minori e regionali potrebbero conquistare il 50 per cento dei seggi.
In caso di vittoria il premier Singh potrebbe allearsi con la sinistra, come nel 2004. (Fonte Internazionale 794, 8 maggio 2009)