Articolo di Gloria Munoz Ramirez
Questa settimana si compiono tre anni dalla repressione della polizia contro il Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra (FPDT) di San Salvador Atenco, i fiorai di Texcoco e gli uomini e le donne solidali dell’Otra campana. L’anniversario rafforza la lotta per la liberazione dei 12 prigionieri politici e per la richiesta che vengano puniti i responsabili dell’operazione brutale, con la quale si violarono i diritti umani dei 207 iniziali arrestati, che furono colpiti, torturati e abusati sessualmente, in un operativo al quale parteciparono i tre livelli del governo e che lasciò un bilancio di due giovani assassinati.
Nel mezzo dell’attuale contingenza epidemiologica e del bombardamento propagandistico dell’Instituto Federal Electoral, attivisti e organizzazioni del Messico e di altri paesi hanno organizzato delle giornate di lotta per la libertà di Ignacio del Valle, Felipe Álvarez y Héctor Galindo, prigionieri in condizioni deprecabili nel carcere di massima sicurezza di El Altiplano, e Juan Carlos Estrada, Román Ordóñez, Jorge Ordóñez, Alejandro Pilón, Narciso Rellano, Inés Rodolfo Cuéllar, Édgar Eduardo Morales, Julio César Espinosa, Pedro Reyes e Óscar Hernández, de Tacotalpa, reclusi a Molino de las Flores, Texcoco.
La storia non iniziò nel maggio 2006, ma bensì il 23 ottobre 2001 quando il governo federale annunciò l’espropriazione di 5 mila ettari per la costruzione dell’aereoporto a Texcoco. I contadini che non accettarono la decisione iniziarono a mobilitarsi e non cessarono la lotta giuridica e la mobilitazione fino al 6 agosto 2002, quando conquistarono la cancellazione delle espropriazioni e si aggiudicarono un trionfo tra i più importanti nella storia recente in difesa della terra.
Dopo il trionfo del FPDT i contadini mantennero alleanza ed impegno alla solidarietà con gli altri movimenti.Nell’aprile 2006 ricevettero l’Otra Campana, con la presenza del subcomandante Marcos, mentre appoggiavano i fioristi di Texcoco, ai quali si voleva impedire di vendere i loro fiori al mercato.
Ed è allora che l’operativo di polizia comportò vessazioni, torture, perquisizioni, violazioni ed abusi contro circa 50 donne.
Il 3 e 4 maggio 2006 arrivò la vendetta dello Stato.Una repressione "esemplare" contro il movimento dei fioristi, dei contadini del FPDT, i membri dell’Otra Campana che raggiunsero Atenco come gesto di solidarietà
Oggi quelli che ordinarono le violazioni sono in libertà. In carcere restano 12 persone che non sono colpevoli
La loro libertà è quella di tutti.
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Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!