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Nelle ultime ore due ultimatum contrapposti sono stati lanciati a Tbilisi. Da una parte, le autorità hanno dato ai dimostranti in piazza tempo fino al 16 maggio per sgomberare e lasciare completamente libere le strade - avvisando che in caso contrario sarà la polizia a operare lo sgombero con la forza; dall’altra il cartello di partiti e movimenti che anima unitariamente le manifestazioni ha dato 72 ore di tempo a Saakashvili per annunciare le dimissioni e concordare le modalità per le elezioni anticipate. Per le autorità, la deadline per lo sgombero delle strade è motivata con le celebrazioni del 26 maggio, “giorno dell’indipendenza”, che vedono tradizionalmente una parata militare per le vie del centro. Sul fronte opposto, oggi c’è stata l’iniziativa dei militanti di un gruppo giovanile, che hanno lasciato impronte di mani e piedi color rosso-sangue sui muri del Ministero dell’Interno e lungo le strade che vi danno accesso, per simboleggiare la violenza usata in queste settimane contro i manifestanti.
a cura di Astrit Dakli