lunedì 25 maggio 2009

30 maggio 2009 Giornata internazionale per la libertà dei prigionieri politici in Messico

La mobilitazione ha al suo centro il caso dei 7 arrestati a San Sebastian Bachajon

Dal Messico giunge l’appello a mobilitarsi a livello internazionale il 30 maggio per chiedere la liberazione dei sette prigionieri di San Sebastian Bachalon ancora detenuti nel carcere di El Amate in Chiapas.
Si tratta di sette indigeni arrestati alla metà d’aprile con l’accusa provocatoria di "delinquenza organizzata". In realtà sono compagni dell’Otra Campana che con la loro comunità stanno lottando contro lo sfruttamento turistico disennato della zona delle Cascate di Agua Azul.
La vicenda di San Sebastian Bachajon si inserisce nel quadro generale di criminalizzazione delle lotte sociali in Messico e all’interno del clima di continua provocazione contro le comunità indigene e zapatiste in Chiapas.
La RED CONTRA LA REPRESION Y POR LA SOLIDARIEDAD del Messico e la Commissione Sesta EZLN fanno appello a tutti per denunciare quello che sta succedendo nel paese e per richiedere la libertà di tutti i prigionieri politici nelle carceri messicane.
Vai all’audio della Campagna
L’Associazione Ya Basta Italia aderisce alla giornata di azione internazionale e porterà la denuncia di quello che sta accadendo in Messico all’interno della manifestazione di Roma.
Vai al Comunicato dell' Associazione Ya Basta!

sabato 23 maggio 2009

Cisgiordania, la pattumiera d'Israele. Crescono tumori e malformazioni.

Cisgiordania - PressTv.ir. Ogni giorno, le compagnie israeliane di smaltimento rifiuti inviano decine di camion pieni d’immondizia a sommergere i villaggi palestinesi.

Tel Aviv scarica infatti i residui nocivi in Cisgiordania, donando cancro, sterilità e disfunzioni mentali alla popolazione locale.

In un’intervista esclusiva a Press TV, il vice-direttore dell’autorità ambientale palestinese Jamil Mtur ha confermato che Israele taglia le spese di smaltimento abbandonando i propri rifiuti in territorio palestinese, a spese dei residenti.

“Da diversi anni – spiega Mtur – , le compagnie israeliane scaricano nei vari villaggi cisgiordani spazzatura solida dannosa per la salute. Usano i terreni palestinesi appartenenti al villaggio di Shukba, vicino Ramallah, per smaltire le pellicole dei raggi X, liberando sostanze cancerogene nell’ambiente, e questo ha fatto sì che molti contraessero malattie legate all’asma”.

Alcuni testimoni riportano inoltre che le compagnie israeliane hanno seppellito a Nablus le carcasse di migliaia di polli infetti dal “vecchio” virus dell’influenza aviaria.

L’Anp, da parte sua, ha arrestato diversi palestinesi accusati di collaborare con le compagnie israeliane, intentando azioni legali contro di loro.

Un altro contenzioso riguarda il reattore nucleare israeliano di Dimona, a un paio di chilometri da Hebron. Israele lanciò le sue attività nucleari alla fine degli anni ’50 proprio con la costruzione di questo reattore, attraendo una fiumana di critiche per aver creato l’unico arsenale nucleare del Medio Oriente con il sostegno degli Stati Uniti.

I residenti di alcuni piccoli villaggi intorno a Hebron hanno trovato aree del suolo coperte di cemento: studi scientifici hanno mostrato che il livello di radioattività di queste aree è altissimo. A questo si aggiunga che nelle zone circostanti non vivono né mosche, né zanzare, né vari altri tipi d’insetti, e crescono solo le specie più resistenti di vegetali.

Almeno 415 casi di cancro e centinaia di nascite “anormali” sono stati riportati tra il 1995 e il 2007.

HRF/JG/AA

(http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=95575&sectionid=351020202

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!