sabato 6 giugno 2009

Nil’in - Di muro si muore

L’esercito israeliano uccide un giovane palestinese
Yousef Akel Sadiq Srour, 36 anni. Nil’in, uno dei villaggi tagliati a metà dal muro. Una manifestazione anche oggi, come ogni venerdì. L’esercito israeliano spara e colpisce al petto Yousef, uccidendolo. Spara e ferisce gravemente un ragazzo di quindici anni. Spara anche contro una delle ambulanze arrivate al villaggio e ferisce un medico.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa israeliana Ynet, le forze di sicurezza israeliane avrebbero incominciato a sparare intorno a mezzogiorno, prima dell’inizio della manifestazione. Mentre altre cinque persone sono state ferite nel vicino villaggio di Bil’in, dove lo scorso 17 aprile è stato ucciso un altro giovane palestinese. Gli abitanti di questi villaggi, poco distanti da Ramallah, ogni venerdì protestano contro il Muro dell’Apartheid.

venerdì 5 giugno 2009

Messico - 13 Pueblos in difesa di terra, aria ed acqua

Gli indigeni Nahuatl del Morelos messicano in difesa delle risorse naturali
Giovedì 4 giugno si è tenuto a Trento un incontro dal titolo "Pueblos: Gli indigeni Nahuatl del Morelos messicano in difesa delle risorse naturali", promosso dall’Associazione Yaku e supportato dall’Associazione Ya Basta, durante il quale sono intervenuti Saul Roque, capo Spirituale Nauhati di Xoxocotla, paese natale di Zapata, Fernanda Robinson, fotografa brasiliana, studiosa di culture indigene mesoamericane, produttrice esecutiva del film, Francesco Taboada Tabone, regista messicano del film documentario "13 puebos en defensa del agua, el aire y la tierra", che è stato proiettato al termine della serata.
Gli ospiti internazionali hanno raccontato le lotte dei popoli che vivono nello stato del Morelos, in Messico, in difesa delle risorse naturali, di cui sono custodi gli indigeni e i popoli originari che da 9 mila anni vivono in quelle terre, mentre il governo e le multinazionali vogliono accaparrarsi le terre e i corsi d’acqua distruggendo il territorio.
Don Saul Roque spiega che è fondamentale non solo difendere le risorse naturali che ancestralmente appartengono agli indigeni che le difendono e ne hanno cura, ma anche impedire che vengano privatizzate.Inizialmente "13 pueblos" hanno cominciato a lottare, adesso sono 64 e nonostante la repressione continuano a resistere.
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Fernanda Robinson nel suo intervento racconta che l’obiettivo del video-documentario è stato quello di creare uno strumento per aprire le porte al mondo a questa lotta, che in Messico viene censurata, ma che nonostante questo raggiunge sempre più persone interessate a conoscere la loro realtà e a vedere il video. Continua poi spiegando come è stata modificata la legge sugli ejidos, le terre che inizialmente erano comunitarie, ma con alcuni cambi alla costituzione sono diventate private ed è stato possibile venderle, e questo ha danneggiato fortemente gli indigeni che vivevano e coltivavano quelle terre. Cita anche il levantamiento zapatista del 1994 e conclude dicendo che, come si può vedere nel documentario, per le lotte e le resistenze il Messico è sul punto di esplodere.
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Francisco Taboada Tabone interviene ricordando che quando lo stato reprime violentemente la società civile, tutti abbiamo la responsabilità di difendere la popolazione e disconoscere lo stato.Termina spiegando che è necessario fare qualcosa per rompere la crtina imposta dall’informazione pilotata per informare realmente su quanto accade.
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BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!