Yousef Akel Sadiq Srour, 36 anni. Nil’in, uno dei villaggi tagliati a metà dal muro. Una manifestazione anche oggi, come ogni venerdì. L’esercito israeliano spara e colpisce al petto Yousef, uccidendolo. Spara e ferisce gravemente un ragazzo di quindici anni. Spara anche contro una delle ambulanze arrivate al villaggio e ferisce un medico.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa israeliana Ynet, le forze di sicurezza israeliane avrebbero incominciato a sparare intorno a mezzogiorno, prima dell’inizio della manifestazione. Mentre altre cinque persone sono state ferite nel vicino villaggio di Bil’in, dove lo scorso 17 aprile è stato ucciso un altro giovane palestinese. Gli abitanti di questi villaggi, poco distanti da Ramallah, ogni venerdì protestano contro il Muro dell’Apartheid.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa israeliana Ynet, le forze di sicurezza israeliane avrebbero incominciato a sparare intorno a mezzogiorno, prima dell’inizio della manifestazione. Mentre altre cinque persone sono state ferite nel vicino villaggio di Bil’in, dove lo scorso 17 aprile è stato ucciso un altro giovane palestinese. Gli abitanti di questi villaggi, poco distanti da Ramallah, ogni venerdì protestano contro il Muro dell’Apartheid.