L’hanno spuntata gli avvocati della multinazionale anglo-olandese Shell: 15,5 milioni di dollari da versare ai familiari di Ken Saro-Wiwa e degli altri sette attivisti Ogoni impiccati dal regime nigeriano di Sani Abacha nel 1995 per aver denunciato la corruzione e i danni ambientali causati dalle trivellazioni della Shell nella regione del Delta del Niger. La Shell avrebbe dovuto risponderne davanti a una corte federale statunitense, ma dopo settimane di trattative, la multinazionale ha accettato di pagare per evitare la pubblicità negativa che sarebbe derivata dal processo. Oggi l’annuncio dell’accordo che comprende una clausola di «non liability», cioè di non luogo a procedere per le presunte responsabilità della multinazionale. In questo modo, e per una cifra molto bassa soprattutto considerando il bilancio della Shell, è stato disinnescato un processo storico: sarebbe stata la prima che una multinazionale avrebbe dovuto rispondere per violazioni dei diritti umani.
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
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Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!