sabato 13 novembre 2010

Corea - G20, accordi senza vincitori. Braccio di ferro Usa-Cina

di Federico Rampini

SEUL  - E' un giornalista americano a interpellare Barack Obama con la domanda più scomoda, e rivelatrice: "Gli altri leader l'hanno trattata come un presidente dimezzato in questo vertice, sapendo della sua disfatta elettorale? La sua capacità negoziale si è ridotta?". Obama ha ribattuto: "Negoziare con Hu Jintao sulla rivalutazione del renminbi non era più facile quando la mia popolarità era del 69%. E non dovete aspettarvi una rivoluzione da un vertice a venti". E' l'ammissione che l'America - anche a prescindere dalla sua divisione politica interna - non può più dettare le regole, neppure fare da regista della governance globale. Da questo punto di vista il G20 si è chiuso con un onorevole pareggio Usa-Cina. Un pareggio in cui ognuno può vedere una mezza vittoria, ma che lascia intatti i problemi dell'economia mondiale. Restano le divergenze tra paesi a vecchia industrializzazione che non riescono più a crescere, e paesi emergenti che crescono fin troppo al punto da temere l'inflazione e ventilare restrizioni sui movimenti dei capitali. Restano le divaricazioni tra paesi con forti avanzi commerciali (Cina e Germania) e paesi afflitti da strutturali deficit nei conti con l'estero (America).

venerdì 12 novembre 2010

Seul, più G2 che G20

Europa e Paesi emergenti criticano gli accordi protezionistici bilaterali tra Usa e Cina, entrambi interessati a superare la crisi drogando le esportazioni con la svalutazione delle rispettive valute
di Gabriele Barbati 
I sorrisi offerti alla cena tra i leader mondiali con cui si è aperto ufficialmente il G20 non nascondono i litigi che stanno segnando questo vertice. A Seul, con venticinque capi di stato e di governo, è rappresentato quasi il 90 per cento dell'economia globale. Ecco il problema: piuttosto che condividere la crescita oltre la crisi, come recita il motto scelto dagli organizzatori sudcoreani, ognuno pensa a sè. Un paio su tutti, e sono le due maggiori potenze: Stati Uniti e Cina. I presidenti, Barack Obama e Hu Jintao, hanno avuto un incontro bilaterale, il terzo dell'anno (con buona pace di nega che siamo difronte, piuttosto, a un G2).

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!