L'intenzione di dare continuità nella riunione di Cancun all'accordo di Copenhagen, è orientato a soddisfare non l'agenda dell'umanità di fronte agli imminenti rischi che affronta la biosfera per il riscaldamento atmosferico, ma invece i grandi interessi economico-finanziari la cui deregulation è alla base della grande crisi che si è palesata a Wall Street nel 2007 e nel disastro generalizzato del Golfo del Messico nell'aprile scorso a causa dell'esplosione del giacimento Macondo della British Petrolium: la prima catastrofe ecologica globale nel tempo della peak oil.
L'agenda della Coop 16 è quella dei sistemi finanziari tipo Goldman Sacks, Morgan Stanley e delle mega imprese del gas, del petrolio e del carbone. E' un disegno puntellato dai prestiti al governo Calderon da parte della Banca Mondiale e del BID per dar forza a nuovi “stumenti finanziari” stabiliti a Kioto e fatti propri dall'accordo di Copenhagen: il merato dei buoni di carbonio e il programma di riduzione delle emissioni per la deforestazione e la degradazione ambientale.