Prima Parte: parole del SupGaleano
Buongiorno Gotham City… Mentre finite di fare le
vostre foto lì nel padiglione, qui iniziamo la conferenza stampa.
Prendete posto per favore, in modo che iniziamo a breve e
poi ve ne potete andare. Per favore, accomodatevi, compagni, compagne. Seduti.
Buongiorno Gotham City (questo è un saluto a un compagno che
twitta così).
Quello che avete appena visto, in termini militari si chiama
manovra diversiva, in termini comuni è magia. E ciò che ha richiesto pochi
minuti, a qualcun altro è toccato farlo per vent'anni, perché riuscisse così.
Vorremmo iniziare, approfittando della presenza dei media
liberi, autonomi, alternativi o come si chiamino, e di compagni della Sexta
nazionale e internazionale, rendendovi grazie. E per rendervi grazie vi
racconterò la storia di una morte.
Questo 25 agosto si compiranno 10 anni dalla morte del
Tenente Insurgente Eleazar. Nel 2004, ma fin dal 2003, iniziò ad avere una
malattia di quelle che compaiono solo nel Dr. House o cose così, che
si chiama Guillain-Barré, che consiste nel deterioramento progressivo di tutto
il sistema vitale fino alla morte. Non ha cura, bisogna tenere in vita il
malato artificialmente, collegato.
Iniziò ad ammalarsi e lo portarono a Tuxtla Gutiérrez in un
ospedale. Lì gli diagnosticarono questa malattia e iniziarono a dirgli che
sarebbe stato meglio che se ne andasse, che non era grave; sebbene quando mi
dissero che malattia era sapessi di che si trattava; ma i medici, vedendolo
indigeno, sapevano che non avrebbe potuto pagare il trattamento. In realtà è un
trattamento di sopravvivenza, non c’è cura possibile.
Mh… vediamo se si riesce a intrufolare i miliziani all'ombra, se no lì cuoceranno vivi, diamine…
La benda è perché pensiate che ho un occhio di vetro, ma no.
Io e le mie maledette trovate, ora me la devo tenere addosso.