ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
Marzo 2015
A loas compas della Sexta in Messico e nel Mondo:
Compas:
Mi hanno incaricato di informarvi che…
Nonostante il notevole incremento 
dell’attività militare nei dintorni dei Caracol zapatisti 
(pattugliamenti aggressivi, posti di blocco, sorvoli minacciosi) – in 
particolare nei Caracol della Realidad e di Oventik (nel primo è appena 
stata inaugurata una scuola-clinica, e nel secondo si svolgerà l’omaggio
 a Don Luis Villoro Toranzo)…
Nonostante la crescente belligeranza dei gruppi paramilitari sostenuti dal governo 
chiapaneco…
Nonostante le vecchie “nuove” menzogne dei media prezzolati /no,
 non c’è né c’è stata alcuna proposta di dialogo; no, dall’anno 2001, 
cioè, da 14 anni nessun funzionario federale si è avvicinato all’EZLN se
 non con l’intenzione di assassinare la dirigenza zapatista; no, i 
governi federale e statale non stanno cercando di migliorare le 
condizioni di vita degli indigeni in Chiapas, ma stanno tentando di 
dividere le comunità; no, gli unici avvicinamenti governativi dei quali 
si può vantare Jaime Martínez Veloz, non sono stati verso gli zapatisti,
 bensì verso i paramilitari sovvenzionati, prima che da lui, da Luis H. 
Álvarez, Juan Sabines Guerrero e Felipe Calderón Hinojosa, ed ora da 
Manuel Velasco Coello, Rosario Robles Berlanga ed Enrique Peña Nieto, 
dei quali un gruppo (la CIOAC-H) è responsabile materiale 
dell’assassinio del compagno maestro Galeano; no, eccetera/ …
Nonostante continui a non esserci verità e giustizia per Ayotzinapa…
Nonostante là fuori siano occupati in 
altre faccende (più importanti, vero?) e che si succedano 
vertiginosamente le mode della “mobilitazione” che dimostrano soltanto 
che è la frivolezza ad essere la grande stratega…
Nonostante la dignità riveli, ancora una volta, la realtà /
 e nell’estremo nord del Messico si scopre che sussistono i metodi di 
sfruttamento dell’epoca porfirista. “Nel nord si lavora e manteniamo i 
fannulloni del sud”, dice il potente; mentre i campi sono coltivati da 
uomini, donne, bambini ed anziani indigeni triqui e maya, il potente non
 dice niente e si inginocchia di fronte al potere straniero. Nella Valle
 di San Quintín, Bassa California, in quella che si conosce come Oaxacalifornia,
 i braccianti chiedono salari equi e diritti sul lavoro, “vogliamo solo 
giustizia” dicono. Il governo li reprime “perché si comportano da 
rivoltosi”: 200 arresti. 
Il governatore, panista, si riunisce con i capi
 militari del 67° battaglione di fanteria dell’esercito federale “per 
garantire la pace sociale”. 
La notizia principale sui media prezzolati è
 “007 nello zócalo della capitale”. L’hashtag #SanQuintinEnLucha non 
sarà la tendenza del momento / …
Nonostante tutto…
O precisamente per tutto questo…
L’EZLN ratifica la celebrazione di:
 
 




