domenica 6 marzo 2016

Honduras - Hanno ucciso uno spirito indomito

Bertha Cáceres lascia in eredità l’impegno deciso e inflessibile a favore dei diritti ancestrali delle popolazioni indigene
“Per tutta la vita sono stata cosciente di quello che mi può succedere continuando con questa lotta, così come sono cosciente che stiamo lottando contro un potere oligarchico, bancario, finanziario e internazionale, oltre che contro lo stesso Stato honduregno e i suoi organi repressivi, che storicamente si sono piegati agli interessi delle grandi imprese multinazionali. Non mi piegheranno!” (Bertha Cáceres, giugno 2013).

Así estamos
consternados
rabiosos
aunque esta muerte sea
uno de los absurdos previsibles…

                                                                                                                   Mario Benedetti


Nemmeno ricordo quante volte ho intervistato Bertha Cáceres, Bertita come la chiamavamo. E non è facile riassumere una vita di lotta, di impegno inflessibile, in un articolo.Ancor di più dopo poche ore dall'essere stato travolto da una valanga di messaggi, telefonate, comunicati stampa, che mi avvisavano che Bertha fisicamente non è più qui con noi; che Bertha è stata vigliaccamente assassinata all'alba di questo 3 marzo mentre riposava nel suo letto, dopo l’inaugurazione del Foro sulle energie alternative dalla prospettiva delle popolazioni indigene.

Di lei possiamo dire che era la coordinatrice e storica militante del Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene dell’Honduras, Copinh, e che ha difeso, fino alla fine, i diritti ancestrali del popolo nativo Lenca di fronte agli assalti di un modello patriarcale, di sfruttamento e di monopolio delle risorse naturali.
Per questa lotta è stata ripetutamente minacciata, perseguitata, processata, incarcerata e repressa. Non ho nessuno dubbio che per questa stessa lotta sia stata assassinata, né che si tratti di un crimine fortemente e profondamente politico.
La prolungata lotta nella zona di Río Blanco contro il progetto idroelettrico Agua Zarca, promosso dall'impresa di capitale honduregno Desarrollos Energéticos S.A. de C.V. (DESA) e finanziato da istituzioni finanziarie europee e imprese di costruzione cinesi, ha fatto il giro del mondo.
Per questo, lo scorso 20 aprile, Bertha ha ricevuto il Premio Goldman 2015 per l’ambiente, il più alto riconoscimento al mondo per gli attivisti ambientali di base. Lo aveva dedicato al popolo Lenca, al Copinh, al suo coraggio e alla sua storica resistenza.

Honduras - Giustizia per Berta Cáceres!

Profonda indignazione internazionale per l’omicidio della leader indigena Berta Cáceres in Honduras

4 marzo 2016, Pianeta Terra

Berta Cáceres, leader indigena, rappresentante da oltre vent'anni del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras (COPINH), è stata assassinata all'alba di giovedì 3 marzo mentre dormiva nella sua casa di La Esperanza, Intibucá, a circa 188 km da Tegucigalpa, per mano di uomini armati “sconosciuti”.

Oltre ad essere stata una ferrea patrocinatrice dei diritti del movimento campesino e indigeno honduregno, Berta Cáceres, è stato un’attivista sociale rilevante e fonte di ispirazione, a livello regionale e continentale, a difesa della giustizia sociale ed ambientale, in particolare nell'opposizione ai mega progetti minerari e idroelettrici.

Oltre a denunciare con lucidità i Trattati di Libero Commercio come parte di uno stesso ingranaggio che assicura l’impunità delle imprese transnazionali, Berta lottava per la salute, per la terra e contro il patriarcato e la violenza. 
Si era opposta al colpo di Stato del 28 giugno 2009, poiché per il COPINH il Golpe forniva lo strumento di violenza al servizio delle imprese transnazionali per il saccheggio dei beni comuni e la repressione delle organizzazioni sociali all'opposizione. 
Inoltre, è stata ferma nel rifiuto dell’installazione delle basi militari statunitensi nel territorio Lenca.
Nell’aprile del 2015 Berta Cáceres ha ricevuto il premio Goldman, uno dei più prestigiosi al mondo sui temi ambientali, conferitole per la sua collaborazione nella difesa del territorio Lenca minacciato dalle conseguenze nefaste e la violenza dovute alla costruzione della diga del Proyecto Hidroeléctrico Agua Zarca, della multinazionale cinese SINOHYDRO e dell’impresa honduregna Desarrollo Energético Sociedad Anónima (DESA). 

Da anni il popolo Lenca denunciava la violazione del diritto all'acqua come fonte di vita e di cultura e le vessazioni e le minacce di imprese, paramilitari e governo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!