giovedì 4 febbraio 2010

Bil'in: tre nuovi arresti

A Bil’in tre nuovi arresti: Ibrahim Abed El Fatah Bornat, Hamde Abu Rahmah e una giornalista internazionale.
Alle 3.26 del 2 febbraio soldati israeliani sono entrati a piedi nel villaggio di Bil’in per arrestare Ibrahim Abed El Fatah Bornat. Correndo lungo la strada per arrivare all’abitazione di Ibrahim, i soldati hanno incontrato Ashraf Abu Rahmah: gli hanno puntato una pistola alla testa immobilizzandogli le braccia dietro la schiena, e gli hanno tappato la bocca con uno straccio perché non potesse dare l’allarme. Ashraf è stato allontanato e lasciato al buio, controllato a vista dai soldati, mentre Ibrahim veniva arrestato e portato via.

Serve una legge per i bambini sotto processo e in prigione

Un tribunale ha condannato una 15enne a 8 anni di prigione. Gli avvocati  Tanrıseven (Presidente dell’associazione degli avvocati di Batman) e Aktaş (Coordinatore del Centro per i diritti dei minori di Diyarbakir) hanno chiesto al governo di produrre, con estrema urgenza, le modifiche normative necessarie ad impedire l’imprigionamento dei minori. La ragazza, residente a Batman, è stata condannata dalla Autorità speciale dell’Alta corte criminale di Diyarbakir sulla base delle norme contenute nella Legge Anti Terrorismo.

Una portaerei chiamata Haiti

La IV Flotta in azione

Dall' intervento umanitario degli Usa nell' isola una militarizzazione di tutta l'area. Gli Stati Uniti cercano di ristabilire l'egemonia nel «cortile di casa».

di Raul Zibechi

La reazione degli Stati Uniti di militarizzare la parte haitiana dell'isola di Hispaniola dopo il devastante terremoto del 12 gennaio dovrebbe essere considerata nel contesto generato dalla crisi economica e finanziaria e dall'arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama. Se le tendenze strategiche erano già presenti, la crisi le ha accelerate. Quello ad Haiti è stato il primo intervento di un certo tenore della IV flotta, da quando è stata ristabilita poco tempo fa.

mercoledì 3 febbraio 2010

Cina-Usa, toni da guerra fredda

La decisione di Obama di vendere armi Taiwan fa infuriare Pechino, che minaccia ripercussioni sulla cooperazione militare e sanzioni alle aziende belliche Usa. La reazione del Partito comunista cinese sulle colonne del suo organo ufficiale.

di Enrico Piovesana

Continua a montare la tensione tra Washington e Pechino. Pochi giorni dopo l'aspro scontro diplomatico seguito agli attacchi informatici subiti da Google in Cina (episodio che, China Daily come abbiamo scritto, si inserisce nella montante cyber-guerra fredda tra le due superpotenze), i due competitor globali sono nuovamente ai ferri corti a causa della decisione di Obama di vendere a Taiwan armi per sei miliardi e mezzo di dollari.

martedì 2 febbraio 2010

Tre giorni in Terra Santa


Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Israele con sei ministri per un incontro al vertice con l'establishment di Tel Aviv.

Per molti è la più importante visita ufficiale dell'Italia in Israele dal dopoguerra ad oggi. Sicuramente la tre giorni che vede impegnato Silvio Berlusconi in Terra Santa può essere considerata una delle missioni diplomatiche più importanti della sua carriera politica. Tant'è vero che il presidente del Consiglio è arrivato all'aeroporto di Tel Aviv accompagnato da sei dei suoi ministri: degli Esteri, Franco Frattini; della Difesa, Ignazio La Russa; degli Interni, Roberto Maroni; della Salute, Ferruccio Fazio; dei Trasporti, Altero Matteoli e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!