Un giorno CON NOI, con i precari ed i disoccupati, con i lavoratori dipendenti e autonomi, un giorno degli autoctoni e dei migranti, uno giorno con noi TUTTI, per far vedere quanto siamo importanti.
Era il primo maggio 2006 quando milioni di indocumentados riempirono le piazze degli USA per dar vita a quello che poi è rimbalzato in ogni angolo del mondo con il nome di un dia sin nosotros, un giorno senza di noi.
Allora, solo pochi anni fa, milioni di migranti senza documenti rivendicavano la centralità del loro lavoro, della loro presenza, nel funzionamento della più grande economia del mondo. E l’eco di quella marcia non ha smesso di rimbombare ancora tra i diversi continenti, fino a prendere forma nei giorni nostri nelle 24 ore senza immigrati, la giornata senza di noi del primo marzo 2010.
Allora, solo pochi anni fa, milioni di migranti senza documenti rivendicavano la centralità del loro lavoro, della loro presenza, nel funzionamento della più grande economia del mondo. E l’eco di quella marcia non ha smesso di rimbombare ancora tra i diversi continenti, fino a prendere forma nei giorni nostri nelle 24 ore senza immigrati, la giornata senza di noi del primo marzo 2010.
Quel mondo però sembra non essere più lo stesso.