martedì 31 agosto 2010

Pakistan - Tra i voli dei droni e gli attacchi talebani, in migliaia cercano di sfuggire ai danni delle inondazioni

Pakistan - Alluvionati

La cronaca del Pakistan continua mischia notizie diverse l'una dall'altra racchiuse nel grande affresco della più grande catastrofe umanitaria nella storia del Paese.
Mentre il numero degli sfollati  supera ormai gli otto milioni, le agenzie di stampa confermano che aerei-droni Usa hanno attaccato nel nord-ovest del paese, al confine con l'Afghanistan uccidendo, pare 5 persone, ovviamente non si sa se "insorti" o civili. Mentre la tecnologia militare continua la sua guerra fatta di aerei senza pilota le inondazioni continuano ad avanzare. E' stata evacuata anche Sujawal, minacciata dalle acque del fiume. La scorsa notte le acque hanno cominciato a invadere la città e quasi tutti i 120 mila abitanti si sono dati alla fuga. Thatta, il capoluogo del distretto, è stata abbandonata dai suoi 300.000 abitanti.L'esodo continua, anche se la quali totalità della gente è scappata dalle zone minacciate, come ha spiegato un alto responsabile del distretto di Thatta, il più colpito. Questa resta la zona ancora più a rischio mentre a nord intorno a Hyderabad - la sesta città della nazione con due milioni e mezzo di abitanti - le inondazioni hanno pian piano iniziato a ridursi.
A più di 30 giorni dall'inondazione i dati confermano che sono 17 milioni i pachistani coinvolti nella tragedia, di cui 5 milioni senza una casa.
E mentre i droni volano nel cielo pachistano, viene data la conferma della notizia giunta circa due giorni fa dell'uccisione di tre volontari stranieri di ONG uccisi nella Valle dello Swat dai talebani che continuano i loro attacchi nei confronti di ogni occidentale.

Sudafrica - La protesta cresce

Il Sudafrica è scosso dallo sciopero dei dipendenti pubblici. Una situazione che è destinata ad allargarsi anche ad altri settori sociali. 
Riportiamo tre articoli tratti da Democracy Now - Il Manifesto  -  Peace Reporter

da Democracy Now
Il principale sindacato sudafricano sta minacciando di espandere lo sciopero nazionale dei lavoratori statali all'interno della campagna per aumenti salariali. Più di un milione di lavoratori statali non sono andati al lavoro questo mese. Il direttore del Congresso del Sindacato Sudafricano,  Zwelinzima Vavi, ha detto che i loro aderenti, che sono circa due milioni, potrebbero partecipare tra poco tempo allo sciopero.
Zwelinzima Vavi ha detto: “In sette giorni tutta l'economia resterà paralizzata. Le strade che fanno sì che dall'industria mineraria esca l'oro, i diamanti, il carbone si fermerà. Tutto resterà paralizzato".

martedì 17 agosto 2010

Il dito nella piaga degli interessi globali

Comunicato dell' Associazione Ya Basta Italia

Ciò che abbiamo fatto lunedì è molto semplice e molto lineare: abbiamo bloccato un crimine ambientale anziché usarlo per esercitare della retorica o per riconfigurare giochi di potere interni a coalizioni politiche.
Considerando la babele di reazioni e di commenti che sono seguiti, ci sembra importante puntualizzare brevemente un paio di aspetti, rispondendo sia agli entusiasmi del neogovernatorexministro Zaia sia ai cavalieri difensori della legalità ad ogni e qualsiasi costo.
1) Il neogovexmin... Zaia si è molto entusiasmato per la nostra azione di disobbedienza. Ci limitiamo a notare che mentre Zaia e Galan usavano gli ogm per innescare una ridefinizione degli equilibri di potere interni alla maggioranza il mais cresceva e maturava, rifiutandosi testardamente di riconoscere di essere stato sequestrato.
Mentre l'impollinazione sta per determinare il dato di fatto dell'introduzione – sciacalla e vigliacca – degli ogm in Italia, gli entusiasmi di Zaia ci sembrano insignificanti. Sarebbe meglio che organizzasse delle ronde padane contro i campi di Fanna, anziché contro i migranti o le prostitute: andare ogni tanto contro i forti invece che contro i deboli potrebbe dare loro un brivido salutare. Aspettiamo Zaia per andare a radere al suolo i CIE e ristabilire l'umanità, invece che la legalità di dubbia decenza.
2) La legge, in generale, è la fotografia dei rapporti di forza che attraversano la società e in quanto tale è il bilancio di spinte sociali diverse e spesso opposte. La precarietà capillare e lo sfruttamento selvaggio della vita di milioni di persone sono legge, nonostante nella costituzione ci sia scritto che il salario deve assicurare la vita libera e dignitosa... e non si riferiva al job on call e a 500 euro al mese.

No Ogm - Distrutto campo di mais transgenico

Dall'Italia a Cancun - Giustizia, Dignità, Indipendenza

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Lunedì 9 agosto 2010 un centinaio di attivisti dell’associazione Ya Basta! sono entrati nel campo di mais geneticamente modificato di Vivaro (Pordenone). Il campo è di proprietà di Giorgio Fidenato, presidente dell'Associazione Agricoltori Federati della provincia di Pordenone. Il blitz e' scattato poco dopo mezzogiorno. Gli attivisti, in tuta bianca, hanno abbattuto le piante alte 2 metri.
Già nel mese di aprile era scattata una denuncia nei confronti della semina illegale avvenuta a Vivaro.
Il campo era stato posto sotto sequestro, ma i  tempi di pronunciamento appaiono influenzati dal dibattito politico fra il neoministroexgovernatore Galan e il neogovernatoreexministro Zaia. Dal basso, quindi, una risposta immediata che riguarda la dimensione di vita e tutela delle biodiversità che non possono essere vigliaccamente sottomesse al profitto del mercato e della speculazione.
Leggi il comunicato

Verso Cancun - Cambiamo il sistema non il clima!

C'è una storia grande e antica come il mondo che vogliamo vivere, tessere, intrecciare con tutta la vita che attraversa la Madre Terra.
È una storia viva, che re-inizia tutti i giorni dal fatto che viviamo in un Mondo, sogniamo un Mondo, siamo un Mondo fatto di miliardi di vite che si intrecciano, che scorrono, che sono vive tutte insieme.
Una storia di idee e di entusiasmi, che si incontrano e si moltiplicano.
Una storia che non vuole produrre ma generare, non vuole consumare o usufruire ma godere, condividere, restituendo e re-istituendo “il comune”.
È una storia che non ha fine e non ha un fine che non sia la vita stessa.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!