lunedì 25 giugno 2012

Desinformémonos del lunedì


Reportajes México
ESPACIO DE LUCHA CONTRA EL OLVIDO Y LA REPRESIÓN (ELCOR)/ RED CONTRA LA REPRESIÓN Y POR LA SOLIDARIDAD DE CHIAPAS (RVSR CHIAPAS)
FOTOGRAFÍAS: MOYSÉS ZÚÑIGA SANTIAGO

MARCELA SALAS CASSANI

ADAZAHIRA CHÁVEZ

SOFÍA SÁNCHEZ MORALES
FOTOS: CABO PULMO VIVO Y GREENPEACE

MIGUEL LEDESMA

SERGIO ADRIÁN CASTRO BIBRIESCA

Reportajes Internacional
CARLOS AZNAREZ

LAURA SPONTI
TRADUCCIÓN: ADRIÁN BIBRIESCA Y MARCELA SALAS

GLORIA MUÑOZ RAMÍREZ

CLAYTON CONN
TRADUCCIÓN: STEPHANIE SALAS CASSANI

Autonomías
KATERINA GIRICH

Imagina en Resistencia
MOISÉS QUINTANA GUERRERO
FOTO: ABRAHAM BELLO CASTILLO

Fotoreportaje
FOTOGRAFÍAS: PATXI BELTZAIZ / CONTRE-FAITS
TEXTO: COORDINADORA REGIONAL DE AUTORIDADES COMUNITARIAS
MÚSICA: “SON DE TARIMA A SAN LUIS ACATLÁN”, ERIK DE JESÚS
PRODUCCIÓN: DESINFORMÉMONOS

Video
ENTREVISTAS: ADAZAHIRA CHÁVEZ Y ARTHUR LOROT
REALIZACIÓN: ARTHUR LOROT

Audio
ENTREVISTA: RICARDO MONTEJANO
REALIZACIÓN: ARTHUR LOROT

domenica 24 giugno 2012

Brasile - Dichiarazione finale Summit dei Popoli a Rio+20


DICHIARAZIONE FINALE
SUMMIT DEI POPOLI A RIO+20

PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E AMBIENTALE
IN DIFESA DEI BENI COMUNI, CONTRO LA MERCIFICAZIONE DELLA VITA
Movimenti sociali e popolari, sindacati, popoli e organizzazioni della società civile di tutto il mondo riuniti del Summit Sociale dei Popoli a Rio+20, per la Giustizia Sociale e Ambientale, che si sono incontrati negli accampamenti, nelle mobilitazioni di massa, nei dibattiti, nella costruzione di convergenze e alternative, coscienti di essere i soggetti di una nuova relazione tra umano e umane e tra l'umanità e la natura, assumiamo la sfida urgente di frenare la nuova fase di ricomposizione del capitalismo e di costruire, attraverso le nostre lotte, nuovi paradigmi di società.
Il Summit dei popoli è un momento simbolico del nuovo ciclo in atto, che si situa nella traiettoria delle lotte globali che producono nuove convergenze tra movimenti di donne, indigeni, afrodiscendenti, piccoli agricoltori e contadini, lavoratori e lavoratrici, popoli e comunità tradizionali, quilombolas, movimenti per il diritto alla città, religioni di tutto il mondo. Le assemblee, le mobilitazioni e la grande Marcia dei Popoli sono state momento di espressione massima di queste convergenze.
Le istituzioni finanziarie multilaterali, le coalizioni al servizio del sistema finanziario, come il G8 o il G20, l'influenza delle multinazionali sulle Nazioni Unite e la maggioranza dei governi hanno dimostrato irresponsabilità verso il futuro dell'umanità e del pianeta e volontà di promuovere gli interessi delle imprese nella conferenza ufficiale. Al contrario, la vitalità e la forza delle mobilitazioni e dei dibattiti nel Summit dei Popoli hanno rafforzato la nostra convinzione sul fatto che solo i popoli mobilitati e organizzati potranno liberare il mondo dal controllo delle corporations e del capitale finanziario.
Venti anni fa il Forum Global, realizzato anch'esso ad Aterro do Flamengo, denunciò il rischio che l'umanità e la natura correvano a causa delle privatizzazioni e delle politiche neoliberiste. Oggi affermiamo che, oltre a confermare la nostra analisi, stiamo assistendo al restringimento significativo di diritti umani già tutelati e riconosciuti. A Rio+20 si è ripetuta la solita stanca litania delle false soluzioni difese degli stessi attori che hanno provocato la crisi globale. Mentre la crisi diviene via via più profonda, le multinazionali avanzano violando i diritti dei popoli, restringendo gli spazi democratici e distruggendo la natura, impossessandosi indebitamente dei beni comuni della umanità per salvare il sistema economico-finanziario.

Brasile - Cupula dos Povos, giornata conclusiva: se non ci lasciate sognare, non vi lasceremo dormire!


Al Vertice dei Popoli viene presentato il documento finale frutto del lavoro delle 5 plenarie durante la Cupula.

Nel documento si fa riferimento al teatrino delle false soluzioni inscenato dai potenti a Rio e si lancia una giornata mondiale di sciopero generale


Dopo l'occupazione della fiera AgroBrasil da parte di Via Campesina per denunciare il modello dell'Agrobusiness portato avanti dal governo brasiliano, all'arena planetaria sono state esposte le relazioni riassuntive dei diversi tavoli di lavoro: questa è stata la penultima plenaria dell'assemblea dei popoli, dove sono state presentate le soluzioni per combattere la crisi mondiale. Stamattina si è svolta la terza a ultima assemblea in cui ciascuna delle cinque plenarie ha proposto l'agenda politica per i prossimi anni e le relative campagne da preparare su scala mondiale. Le relazioni integrali sono consultabili sul sito di riferimento.

Plenaria 1, Giustizia sociale e ambientale. E' stato accordato che per garantire tali diritti è necessario, tra le altre misure, rinforzare il rispetto dei diritti umani e cambiare le politiche pubbliche, il sistema di produzione capitalista che domina, opprime e promuove l'etnocidio delle culture popolari.
Plenaria 2, Difesa dei beni comuni e mercantilizzazione della vita. E' necessaria una regolamentazione fondiaria per garantire il diritto alla terra e al territorio. La cartografia sociale, secondo le organizzazioni partecipanti, è lo strumento valido per raggiungere questo obiettivo. E' necessario che ci siano politiche pubbliche destinate a strutturare questi cambiamenti e finanziare progetti socioambientali per le comunità.
Plenaria 3, Sovranità alimentare. Per raggiungere la sovranità alimentare è necessario rinforzare il piccolo agricoltore, il contadino e l'indigeno. E' necessario controllare l'uso dei pesticidi su scala industriale e rinforzare l'idea della agroecologia.
Planaria 4: Energia e industrie estrattive. Viene lanciata la promozione delle energie rinnovabili e il controllo decentralizzato come unica via d'uscita per la crisi energetica mondiale. E' necessario anche che le organizzazioni che inquinano e operano ad alto impatto ambientale (negativo) siano adeguatamente 'ripulite'.
Plenaria 5: Lavoro, per un'altra economia e nuovi paradigmi sociali. Si è concordato sulla necessità di una riforma agraria, sull'abolizione dell'agrobusiness e sulla negazione della mercantilizzazione della natura. Sono queste misure importanti per regolamentare e umanizzare il lavoro. La punizione per la violazione dei diritti dei lavoratori è stato un tema prioritario, fondamentale, applaudito da ogni parte sociale presente, organizzazione e singolo cittadino.

martedì 19 giugno 2012

Brasile - Cupula dos Povos, quarta giornata: le diverse anime del Vertice dei Popoli.


Una panoramica tra i differenti tavoli di lavoro che prendono vita ogni giorno all'Aterro
Ogni giorno l'Aterro do Flamengo viene riempito con numerosissimi incontri, decine di tematiche, di tessere diverse che compongono il grande mosaico che è la Cupula dos Povos.
Nella giornata di oggi si sono formati i gruppi di lavoro delle diverse plenarie: da ogni gruppo di lavoro emergeranno le parole chiave che si vogliono inserire nel documento che verrà discusso domani nella plenaria generale e consegnato al Vertice ufficiale di Rio+20, contenente le richieste dal basso dei popoli e le priorità per il futuro sostenibile del pianeta.
Questa mattina tanti argomenti diversi sono stati approfonditi nei padiglioni all'ombra delle mangrovie del parco che ospita i lavori: le lotte in difesa dell'Amazzonia, le politiche educative del paese e le forme dell'economia solidale come soluzione per affrontare la crisi.
Dinailson Benassuly è un attivista che fa parte del Comitato Dorothy, che prende il nome dalla missionaria Irma Dorothy Stang, assassinata nel 2005 per le sue battaglie in difesa dei diritti umani. Dinailson si batte contro la distruzione della foresta Amazzonica per il futuro di tutto il pianeta.
La questione Amazzonia dovrebbe essere una priorità del governo brasiliano, ma purtroppo questo insiste solo in megaprogetti di estrazione e devastazione e la discussione rimane solo a livello teorico, mentre c'è bisogno di una vera politica ambientale di difesa della foresta.
Shirley Diniz è un'insegnante e fa parte della Segreteria dello Stato di San Paulo nel settore dell'educazione.

lunedì 18 giugno 2012

Brasile - II Forum Mondiale dei Media Alternativi e la resistenza di Radio Cupola dos Povos.


Le iniziative sulla comunicazione e l'informazione si snodano tra l'Aterro do Flamengo e l'università. Nel pomeriggio Anatel e forze dell'ordine tentano la chiusura di Radio Cupula
Il Forum Mundial de Midia Livre all'Università Federale di Rio do Janeiro.
Impegnati nella lotta per la comunicazione libera e per alternative ai modelli di comunicazione monopolizzati o controllati dal potere economico, i media alternativi sono quelli che servono alle comunità, alle lotte sociali, alla cultura e alla diversità. Praticano licenze favorevoli all'uso collettivo e non al business delle corporazioni. Condividono e difendono il bene comune e la libertà di espressione a tutte e tutti e non soltanto alle aziende che dominano il settore. Intendere la comunicazione come un diritto umano e per questo vogliono la cambiare la comunicazione ne mondo.”
Queste iniziali e testuali parole del manifesto propositivo del II FMML, il secondo forum mondiale dei media liberi rappresentano chiaramente il globale bisogno di un informazione alternativa, libera, che permetta il pluralismo delle voci informative. Al Vertice dei Popoli a gran voce si chiede un informazione libera. L'urgenza comunicativa è oramai un bisogno globale, la libertà di espressione deve essere totale e senza compromessi, la volontà è popolare.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!