giovedì 5 dicembre 2013

Venezuela - Crisi della rappresentanza e crisi economica

Nel 2012 le esportazioni di petrolio hanno portato 94 miliardi di dollari mentre le importazioni (a livelli storicamente elevati) sono state di soli 59,3 miliardi di dollari.

Le cronache giornalistiche internazionali descrivono un Venezuela sul'orlo di una crisi politico istituzionale ed economica che potrebbe trasformarsi in rivolta sociale contro la gestione del paese, contro l'esperienza bolivarista.
La stessa autorizzazione parlamentare concessa al presidente Maduro di avocare a se diverse deleghe legislative - simili ai nostri decreti legge - è stata illustrata come un grave sintomo di crisi e una svolta autoritaria all'interno del paese.
Ci raccontano della mancanza di derrate alimentare nei supermercati, dell'imposizione manu militare di prezzi calmierati sui prodotti, quali frigoriferi, lavatrici, bianchi da incasso, in alcune catene di distribuzione.
Così come ci viene raccontato di una opposizione politica e sociale che si mobilita nel paese muovendo grandi masse popolari che richiedono un cambiamento radicale nella gestione delle risorse e  nelle scelte dell'intervento pubblico.
Proponiamo di seguito un'ampio stralcio dell'articolo di Ewa Sapiezynska (dottoranda in Scienze Sociali presso l’Università del Cile) e di Hassan Akram  (laureato in Economia Politica presso la Cambridge University, attualmente insegna presso la Facoltà di Economia e Scienze Aziendali presso l’Università del Cile), tradotto da znetitaly.net.

In realtà queste deleghe di legiferazione non sono nulla di nuovo in Venezuela. Poteri simili sono stati assegnati a Hugo Chavez (nel corso dei suoi 13 anni al potere gli sono stati assegnati quattro volte). Inoltre questo potere decretale è stato concesso a presidenti venezuelani prima di Chavez. In realtà le deleghe legislative sono state utilizzate sei volte prima che egli salisse al potere nel 1999. E’ un’autorità costituzionale assegnata dal parlamento eletto e può essere revocata da quello stesso parlamento. E’ difficile criticare l’obiettivo di snellire procedure amministrative su un problema importante come la corruzione; dichiarare che una tale mossa mette a rischio la democrazia è chiaramente un’esagerazione.

La stabile economia del Venezuela
Naturalmente la richiesta di poteri di decretazione su temi economici è dovuta al riconoscimento che il Venezuela sta affrontando problemi in quest’area. Ma, contrariamente al mito spacciato dai media e da molti analisti, specialmente quelli vicini al governo statunitense, il Venezuela non si sta approssimando al collasso economico. L’economia, com’è sempre stato, è in larga misura dominata dall’estrazione di petrolio che il paese utilizza per acquistare cibo e beni di consumo. Il ricavato dalle esportazioni di petrolio è confortevolmente superiore alla spesa per importazioni, dunque il Venezuela non sta affrontando nulla di simile a una crisi del debito.
Di fatto nel 2012 le esportazioni di petrolio hanno portato 94 miliardi di dollari mentre le importazioni (a livelli storicamente elevati) sono state di soli 59,3 miliardi di dollari. Oggi ci sono circa 22 miliardi di dollari di riserve presso la Banca Centrale del Venezuela. C’è anche un surplus di parte corrente che è attualmente al 2,9 per cento del PIL. Considerati questi indicatori molto positivi, l’economista residente negli USA Mark Weisbrot è decisamente certo che il Venezuela non affronterà una futura crisi della bilancia dei pagamenti (del debito). La sua fiducia è condivisa dalla multinazionale bancaria statunitense Wells Fargo che ha recentemente elaborato un rapporto in cui dichiara il Venezuela una delle economie emergenti più protette contro la possibilità di una crisi finanziaria e dalla Bank of America Merrill Lynch, che ha raccomandato agli investitori di acquistare titoli del tesoro venezuelano.

lunedì 2 dicembre 2013

Cina, Giappone, Usa - Disputa finale?

 di Angela Pascucci

Mai risolta, la disputa fra Cina e Giappone sulle isole Diaoyu/Senkako nel mar della Cina orientale si riaccende periodicamente, ogni volta più infiammata a causa delle crescenti rigidità e intransigenze dei contendenti. Stavolta il gong del nuovo round è stato suonato dalla Cina quando, il 23 novembre scorso, ha annunciato l’istituzione di una nuova zona di difesa del proprio spazio aereo (Adiz, Air Defence Identification Zone), che include le isole contese e si sovrappone alla zona di controllo giapponese e, sia pur in misura minore, quella sud coreana. Con questa decisione Pechino impone a chiunque sorvoli l’area di identificarsi e fornire i propri piani di volo all’aviazione cinese, che in caso di inadempienza attuerà “misure difensive di emergenza”.

Ne è seguita una serie di scaramucce a jet sfoderati, aperta dagli indimenticabili B52 americani, due esemplari dei quali, decollati da Guam, sono stati spediti subito da Washington con un duplice scopo: far capire da che parte della contesa si colloca, in nome dei trattati di sicurezza sottoscritti con Tokyo, e sfidare la reazione cinese, che in questo caso si è limitata a “sorvegliare” l’azione (dichiarando che il sorvolo americano è avvenuto ai limiti dell’area) . 

Attraverso la breccia aperta dagli Usa (che formalmente hanno dichiarato trattarsi di “regolari esercizi” da loro normalmente condotti nell’area) si sono precipitati poi i jet militari giapponesi e anche quelli sud coreani. La Cina ha deciso in tutti questi casi di far decollare a mo’ di controllo un paio di velivoli della propria contraerea ma non ha ancora agito per imporre il rispetto delle nuove regole di identificazione, platealmente e volontariamente violate (anche se gli Usa hanno consigliato alle loro compagnie aeree civili di ottemperare alle richieste cinesi). 

mercoledì 27 novembre 2013

Messico - Posti esauriti per il corso di primo livello della Escuelita Zapatista nelle date di Dicembre 2013 e Gennaio 2014


Novembre 2013

Alle compagne e compagni della Sexta:
A chi interessa:

Da: Subcomandante Insurgente Moisés.

Compagni passati, presenti e futuri:
Vi mandiamo i nostri saluti. A buon conto vi diciamo che ci apprestiamo al secondo e terzo turno del corso di primo livello della escuelita zapatista, consci che siamo appena riusciti a coprire le spese del primo turno solo grazie a qualcuno che ha dato di più delle nostre compagne e compagni di dentro e di fuori, e così si è coperto quello che mancava nel contenitore.

Alla luce di ciò, per il secondo e terzo turno del Corso di Primo Livello della escuelita, abbiamo aumentato il numero di compagne e compagni partecipanti alla scuola, ed ora possiamo accogliere fino a 2.250 alunni per ogni turno. Cioè c’era posto per 2.250 nel turno di Dicembre 2013 e per 2.250 nel turno di Gennaio 2014.

C’era, perché i posti sono già esauriti.

Le comunità zapatiste hanno compiuto un ulteriore sforzo per accogliere mille allievi in più del turno dell’agosto scorso.

Indubbiamente il problema è vedere se tornano i conti con i 380 pesos per allievo per coprire le spese, ma i nostri compagni e compagne delle squadre di appoggio della Commissione Sexta mi dicono che molti si stanno organizzando per mettere insieme i soldi e non fare figuracce al momento della registrazione. E, quello che ci sembra molto buono, è che gli allievi che sono già stati qui col primo turno, si stanno organizzando per sostenere altri che vengono ad imparare insieme a noi. Cioè, questi alunni ed alunne hanno sì imparato qualcosa da qua.

Nella nuova rivista che faremo e negli scritti che pubblicheremo nella pagina di Enlace Zapatista vi racconteremo delle valutazioni che abbiamo fatto sulla scuola. In questa rivista potrete leggere la parola dei Votán che vi hanno assistito, dei vostr@ Maestr@ e delle famiglie che vi hanno accolto, la valutazione, cioè la loro parola e pensiero su come hanno visto e sentito questi primi alunni ed alunne.

Ora, come incaricato della escuelita, devo informarvi che i posti per i due turni sono già esauriti. Cioè, a dicembre di questo anno 2013 abbiamo raggiunto la quota di 2.250, e così anche a gennaio 2014. Cioè, siamo già al completo, compagne e compagni.

Speriamo abbiate mandato in tempo la vostra domanda e che sia stata scritta correttamente, senza inganni. Ma se non avete fatto in tempo, non temete. Vedremo di poter fare un quarto turno per aprile o agosto dell’anno che viene.

Vi ricordo che saranno iscritti solo coloro che sono stati invitati. Perché qualcuno sta facendo il furbo e manda il suo questionario senza essere stato invitato. Quindi, non fate i furbi. La procedura è questa: voi mandate una richiesta di invito, noi vi mandiamo l’invito, voi rispondete con il questionario, e vi viene spedita la vostra registrazione.

Una cosa molto importante da sapere è che l’iscrizione alla escuelita è individuale. Cioè non vale scrivere “Vengo io più altri 2“, ma ognuno deve chiedere il proprio invito perché ogni alunno deve avere la sua iscrizione individuale, perché ognuno sarà sistemato in una famiglia zapatista e gli sarà assegnato un Votán, cioè un proprio Guardiano o Guardiana. A tutti, uomo, donna, altr@, bambino, bambina, ragazzo, ragazza, adulto o già in là con gli anni.

Quindi è importante che ognuno mandi la propria domanda di iscrizione, se è stato invitato, perché per chi non ha ricevuto l’invito, per questi due turni non c’è più posto. Siete avvisati. Un’altra cosa importante è indicare in quale delle 2 date potete venire. E ancora meglio se potete in ognuna delle date indifferentemente perché così vi sistemiamo più facilmente.

E per favore non iscrivetevi se non verrete. Vi chiediamo di avvisare se siete stati invitati ma non potete venire, perché altrimenti togliete il posto a qualcuno che vuole venire ma non può perché i posti sono esauriti.
Perché alcune persone hanno fatto così nel turno di agosto, si sono iscritte ma non sono mai arrivate. E neanche hanno avuto l’educazione di avvisare che non venivano. Meglio avvisare e lasciare il posto a qualcuno che può partecipare in queste date e voi aspettate di vedere se potrete venire nelle prossime date che ci saranno.

Alle nostre sorelle e fratelli del Congresso Nazionale Indigeno e dei Popoli Originari di tutto il mondo, ricordiamo che poi organizzeremo incontri speciali con loro. Ci metteremo d’accordo per questo.

Bene compagni della Sexta, ho detto quello che dovevo e chissà che possiate venire e vedere con i vostri occhi ed ascoltare con le vostre orecchie che cos’è la nostra lotta per la libertà.

Più tardi vi scriverà il SupMarcos, perché adesso l’ha morso il gatto-cane e lo sta medicando il personale del servizio insurgente sanitario. Cioè stanno medicando il gatto-cane perché gli ha fatto male mordere il SupMarcos. Comunque gli ho detto di inserire qualche video per pensare o per cantare e ballare o per tutto questo.

Vi aspettiamo.

SubComandante Insurgente Moisés

Rettore della Escuelita Zapatista

Messico, Novembre 2013
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Guarda e ascolta i video che accompagnano questo testo:

Saluto inviato alla Escuelita Zapatista dal nostro compagno Mayor Insurgente Honorario Félix Serdán Nájera, attivista per tutta la vita.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=luPuHfko4wU

Video realizzato dai compas della Coordinadora Valle de Chalco Libre durante il loro corso di primo livello alla Escuelita Zapatista.
http://www.youtube.com/watch?v=pzRjMa4p2lU&feature=player_embedded

Fernando Delgadillo ci avverte della complicità tra l’ignoranza ed il Potere. http://www.youtube.com/watch?v=muF8iVl4lZg&feature=player_embedded

Alejandro Filio e León Gieco, due di quelli che non si vendono, con questo pezzo dal titolo “Un precio”. http://www.youtube.com/watch?v=GOX0xMpdVCo&feature=player_embedded


Comunicato originale

Traduzione  "Maribel" Bergamo

domenica 24 novembre 2013

Colombia - Comandante Téllez: "Oggi conosciamo per nome i nemici della pace"

In un'intervista pubblicata lo scorso 20 novembre il Comandante  Ricardo Téllez, membro del Segretariato dello Stato Maggiore delle FARC, analizza dalla prospettiva dell'insorgenza il reale avanzamento dei Dialoghi. Con misurato ottimismo afferma: “è un avanzamento sostanziale ma manca molto cammino da percorrere”.

In merito allo straordinario sviluppo del movimento popolare colombiano, il Comandante 
ha dichiarato che “le persone intuiscono che è possibile sconfiggere definitivamente il terrorismo di Stato, conquistare la democrazia ed effettuare profondi cambiamenti strutturali per ricostruire il paese”.
Infine, Ricardo Téllez si riferisce senza giri di parole ai nemici della Pace, affermando che l'insorgenza non sottovaluta il potere dell'estrema destra fascista, e segnala che “la differenza con processi precedenti è che oggi si conoscono nomi e cognomi dei nemici della Pace, e quali sono i loro scopi”.
In conclusione, “non escludiamo che in qualunque momento possano realizzare operazioni sotto copertura, in cui sono esperti, per addossarne la responsabilità alla guerriglia e cercare di sabotare le reali possibilità di una soluzione politica del conflitto colombiano”.
Le trappole dell'oligarchia colombiana volte a evitare ad ogni costo di perdere i propri privilegi sono state ampiamente previste da qualunque osservatore del processo di Pace; e solo il massiccio sostegno popolare al tavolo dei Dialoghi e alle prospettive di una pace con giustizia sociale può impedirle e fare realmente la differenza

martedì 19 novembre 2013

Messico - SupComandante Marcos - Rewind 3

REWIND 3.

Che spiega il perché di questo strano titolo e di quelli che seguiranno, che narra dello straordinario incontro tra uno scarabeo ed uno sconcertante essere (voglio dire, più sconcertante dello scarabeo), e delle riflessioni non congiunturali e senza importanza che scaturirono; così come del modo in cui, approfittando di un anniversario, il Sup cerca di spiegare, senza riuscirci, come l@s zapatistas vedono la propria storia.

Novembre 2013

A chi di interesse:

AVVERTENZA.- Come segnalato nel testo autotitolato “Cattive notizie, ma anche no”, non sono stati pubblicati i testi che precedevano il suddetto. Ergo, quello che faremo sarà “riavvolgere” il nastro (o, come si dice, “rewind”) per arrivare a quello che si supponeva sarebbe apparso il giorno dei morti. Dopo di che, potete procedere alla lettura in ordine inverso all’ordine inverso nel quale appariranno e allora dovrete… mmm… lasciate perdere, perfino io mi sono rimbambito. La cosa importante è che si capisca lo spirito, come dire, “la retrospettiva”, cioè che uno va avanti ma poi torna indietro per vedere com’è che qualcuno ha fatto per arrivare là. Chiaro? No?

AVVERTENZA DELL’AVVERTENZA.- I testi che seguono non contengono nessun riferimento alle situazioni attuali, congiunturali, trascendenti, importanti, ecc., né hanno implicazioni o riferimenti politici, niente di tutto questo. Sono testi “innocenti”, come “innocenti” sono tutti gli scritti di chi si autonomina “il supcomandante di acciaio inossidabile” (cioè, io tapino). Ogni riferimento o somiglianza a fatti o persone della vita reale è pura schizofrenia… sì, come alla situazione internazionale e nazionale dove si può vedere che… ok, ok, ok, niente politica.

AVVERTENZA AL CUBO.- Nel caso molto improbabile che vi sentiate coinvolti da ciò che si dice di seguito, vi sbagliate… o siete un vergognoso fan della teoria della cospirazione ad hoc (che si può tradurre in “per ogni errore, esiste una teoria della cospirazione per spiegare tutto e ripetere gli errori”.

Procediamo:
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P.S. Il primo incontro di Durito con il Gatto-Cane.-

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!