domenica 14 dicembre 2014

Messico - Dopo Ayotzinapa la guerra continua.

Il cumulo di abusi, spoliazioni, inganni, imbrogli, arresti, morti, non è iniziato la notte di Iguala, né si ferma ad Ayotzinapa. Quello che invece ora c’è, è un massiccio scontento che si pronuncia e si mobilita. Oltre alla violenza criminale, sempre inclusa, non cessa la catena di aggressioni ed invasioni istituzionali contro i popoli indigeni del paese. Se mettiamo sulla mappa dei puntini rossi, questi coincidono con quasi tutti i territori reali e simbolici dei popoli originari. E questo senza parlare dei delitti e delle discriminazioni che si commettono quotidianamente contro immigrati e residenti indigeni nelle città. 

La macchina dell’informazione può seguire le proprie rotte, fissazioni, interessi o l’inevitabilità della notizia. I conflitti nelle (e contro) le comunità semplicemente continuano. Non è retorico dire che l’emergenza e l’autodifesa sono parte della loro esistenza quotidiana. E non finisce qui. È proprio in decine di regioni, in centinaia di comunità e villaggi, dove si pratica la resistenza reale, quasi sempre pacifica, anche disarmata, e mai ostile, lì dove il potere applica sistematicamente le sue ricette fatte di aggressione, divisioni deliberate, repressione, persecuzione. Leggi secondarie, decreti perversi, accordi incompiuti. 

Kurdistan - Lettera di Öcalan agli Yezidi

Il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan ha inviato una lettera indirizzata alla popolazione yezida. 

Nella lettera salutato il popolo yezida, dicendo che hanno rappresentato la ricchezza della fede nella cultura curda. 
Ha aggiunto che le antiche terre del Medio Oriente continuano a subire massacri, la guerra e il genocidio.

Nella sua lettera il sig. Öcalan ha sottolineato che il capitalismo, lo stato nazione e l’industrializzazione, hanno portato caos e distruzione nella regione. 

Ha affermato che gli attacchi genocidi sul popolo yezida dovrebbero essere valutati da tale prospettiva storica e filosofica. Ha aggiunto che la resistenza, l’onore e l’amore per la libertà della popolazione Yezida hanno mostrato la strada all'umanità.

Öcalan ha sottolineato l’importanza della protezione della cultura, del credo e dell’identità del popolo curdo contro le politiche di negazione, assimilazione e di annientamento in corso, aggiungendo che ora sono diventate la pietra miliare della prossima vittoria della libertà.

Ha dichiarato che il popolo Yezida è stato preso di mira a causa del suo possesso della forma più pura dei valori dei curdi. Ha Aggiunto che la carenza di organizzazione tra il popolo curdo e le loro mancanze di governo dovrebbero essere indirizzate come problemi che devono essere superati.

La lettera del leader curdo ha proseguito:”I massacri a Sinjar e i tentativi di mandare le donne yezide nei mercati di schiave, i rifugiati che vivono in condizioni aspre e i luoghi sacri che sono stati schiacciati dimostrano chiaramente la necessità e il dovere di un autogoverno”. 

Ha aggiunto che non c’era dubbio che tale organizzazione non ha portato dietro di se solo Isis, il burattino delle forze egemoniche, sulle proprie ginocchia, ma ha anche scosso gli eserciti regolari dei suoi burattinai.

Öcalan ha affermato che ha sperato che la sua soluzione per una nazione democratica e la sua teoria di modernità democratica avrebbero dato un contributo agli sforzi per superare le avversità nella regione.


Ha concluso la sua lettera salutando il popolo yezida, prima e innanzitutto l’eroismo delle donne, ribadendo che, nonostante le sue condizioni, il suo cuore stava battendo insieme a loro mentre onorevolmente hanno resistito al genocidio.

domenica 7 dicembre 2014

Messico - Identificati i resti di uno studente di Ayotzinapa

di Fabrizio Lorusso

“Compagni, a tutti quelli che ci hanno sostenuto, sono Alexander Mora Venancio. Con questa voce vi parlo, sono uno dei 43 caduti del giorno 26 settembre per mano del narco-governo. Oggi, 6 dicembre, i periti argentini hanno confermato a mio padre che uno dei frammenti delle mie ossa mi appartiene. Mi sento orgoglioso che abbiate alzato la mia voce, la rabbia e il mio spirito libertario. Non lasciate mio padre solo col suo dolore, per lui significo praticamente tutto, la speranza, l’orgoglio, il suo sforzo, il suo lavoro, la sua dignità. Ti invito a raddoppiare gli sforzi della tua lotta. Che la mia morte non sia avvenuta invano. Prendi la miglior decisione ma non mi dimenticare. Rettifica se possibile, ma non perdonare. Questo è il mio messaggio. Fratelli, fino alla vittoria”.

I genitori dei 43 studenti desaparecidos di Ayotzinapa, nello stato messicano del Guerrero, hanno diffuso il questo messaggio su Facebook. Sono le quattro del pomeriggio. Mentre Città del Messico si prepara a un pomeriggio di cortei contro il crimine di stato del 26-27 settembre a Iguala, nello stato del Guerrero, e per il ritrovamento in vita dei 43 studenti desaparecidos della scuola normale di Ayotzinapa “Raúl Isidro Burgos”, arriva una notizia inattesa. La piazza grida, chiede la rinuncia del presidente Enrique Peña Nieto e del procuratore della repubblica Jesús Murillo Karam. Alcuni normalisti del comitato studentesco di Ayotzinapa hanno appeno fatto un annuncio importante, le emozioni e le reazioni sono contrastanti.

Tra i resti umani trovati dagli inquirenti nella discarica dei rifiuti di Cocula all'inizio di novembre ci sono quelli del diciannovenne Alexander Mora Venancio, uno degli studenti che, secondo le testimonianze di tre narcotrafficanti in stato di arresto, sarebbero stati bruciati per 15 ore nella stessa discarica. Lo hanno confermato i periti argentini dell’Equipe Argentina di Antropologia Forense i quali, su richiesta dei familiari delle vittime, stanno lavorando con la procura alle prove del DNA. I genitori di Alexander, vittima di un attacco da parte di narcos e poliziotti di Iguala e Cocula insieme ad altri compagni, sono partiti immediatamente per la loro terra d’origine, il paesino di Teconoapa, sulla costa del Pacifico, per le esequie. Sono otto gli studenti scomparsi a Iguala che provengono da questa località e i genitori di tutti loro appartengono all'organizzazione indigena, contadina e popolare Unione dei Popoli e Organizzazioni dello Stato del Guerrero (UPOEG).

giovedì 4 dicembre 2014

Messico - Aquí no se rinde nadie!

Il 6 dicembre in Messico nuova giornata di mobilitazione nazionale

di Camilla Fratini
Quella che si gioca oggi in Messico è una partita davvero importante, perché la società civile ha in mano le carte per ribaltare le sorti di un Paese messo in ginocchio dalle politiche neoliberiste e da uno Stato ormai completamente assoggettato al narcotraffico.

Da più di due mesi centinaia di migliaia di persone continuano a mobilitarsi per ottenere la riconsegna in vita dei 43 studenti sequestrati dalla polizia ad Ayotzinapa; ma più passa il tempo e più si vanno definendo i diversi obiettivi di una così imponente presa di posizione da parte della popolazione. Le mobilitazioni sono spontanee, plurali, non dirette (se non in minima parte) da soggetti organizzati. Se all'inizio il motore delle proteste era l’indignazione e la solidarietà per l’ennesima ingiustizia subita dagli emarginati di sempre, pian piano iniziano ad emergere nuovi elementi di aggregazione nelle piazze, ai quali si accompagnano rivendicazioni che trovano un consenso sempre più ampio. 

Resta centrale per il movimento che gli studenti di Ayotzinapa tornino alle loro famiglie, e nel Guerrero la popolazione, che non ha più nessuna fiducia nelle indagini ufficiali, si è organizzata per cercarli con i propri mezzi; ma l’immobilità del governo, le dichiarazioni e le ricostruzioni inverosimili dei fatti, il tentativo di insabbiare le responsabilità e di distogliere l’attenzione dall'accaduto cercando con ogni mezzo, e con la complicità dei media mainstream, di occultare le manifestazioni di protesta diffuse in tutto il paese, hanno messo a nudo un sistema di corruzione e collusione con il narcotraffico che in molti non sono più disposti a tollerare. Per questo lo slogan che con sempre maggiore forza tuona nelle piazze è quello di “¡Fuera Peña!”, attraverso il quale si esprime la volontà popolare che il presidente della Repubblica Enrique Peña Nieto dia le dimissioni.

venerdì 28 novembre 2014

Messico - PRIMO FESTIVAL MONDIALE DELLE RESISTENZE E DELLE RIBELLIONI CONTRO IL CAPITALISMO

PRIMO FESTIVAL MONDIALE DELLE RESISTENZE E DELLE RIBELLIONI CONTRO ILCAPITALISMO
PROGRAMMA GENERALE
INAUGURAZIONE. COMUNITA’ DI SAN FRANCISCO XOCHICUAUTLA, MUNICIPIO DI LERMA, ESTADO DE MÉXICO.
Sabato 20 dicembre 2014:
Ore 16:00  Inizio delle registrazioni e ricevimento dei delegati.
Domenica 21 dicembre 2014:
·    Ore 8:00 Proseguimento delle registrazioni e colazione.
·    Ore 13:00-14:00 Pranzo.
·  Ore 14:00-16:00 Inaugurazione del Primo Festival Mondiale delle Resistenze e delle Ribellioni Contro il Capitalismo.
·         Ore 16:00-21:00 Evento culturale.

Nota:
·       Ore 18:00 partenza di delegati e delegate per Amilcingo.
·      Ore 21:00 arrivo ad Amilcingo ed inizio delle iscrizioni de@ delegat@ per questa sede della condivisione.

PRIME CONDIVISIONI A SAN FRANCISCO XOCHICUAUTLA E AMILCINGO.
San Francisco Xochicuautla, Municipio di Lerma, Estado de México.
Lunedì 22 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Cena.

Martedì 23 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Chiusura dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:30 Cena.

Amilcingo, Municipio di Temoac, Morelos.
Lunedì 22 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Benvenuto da parte dei compagni di Amilcingo.
·         Ore 9:30 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Cena.

Martedì 23 dicembre 2014:
·         Ore 8:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 14:00-15:00 Pranzo.
·         Ore 15:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:00 Chiusura dei lavori della Condivisione.
·         Ore 19:30 Cena.

GRANDE FESTIVAL CULTURALE A CITTA’ DEL MESSICO 24, 25 E 26 DICEMBRE 2014.
Lienzo Charro, Cabeza de Juárez. Av. Guelatao, No 50, Colonia Álvaro Obregón. Delegación Iztapalapa
Nota:
·         27 dicembre 2014. Partenza dei delegati e delegate del CNI e della Sexta per la sede di Candelaria, Campeche.

TERZA CONDIVISIONE. MONCLOVA, MUNICIPIO DI CANDELARIA, CAMPECHE.
Sabato 27 dicembre 2014:
·         Ore 16:00 Inizio iscrizioni delle e dei delegati a Monclova.

Domenica 28 dicembre 2014:
·         Ore 7:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Benvenuto da parte dei compagni della Península.
·         Ore 9:30 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 12:00 Pausa e pozol.
·         Ore 12:30 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 16:00-17:00 Pranzo.
·         Ore 17:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 20:00 Chiusura.

Lunedì 29 dicembre 2014:
·         Ore 7:00 Colazione.
·         Ore 9:00 Inizio dei lavori della Condivisione.
·         Ore 12:00 Pausa e pozol.
·         Ore 12:30 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 16:00-17:00 Pranzo.
·         Ore 17:00 Continuazione dei lavori della Condivisione.
·         Ore 20:00 Chiusura.

Nota:
·         Martedì 30 dicembre 2014. Partenza di delegati e delegate del CNI e della Sexta per Oventic.

FESTA DELLA RIBELLIONE E DELLA RESISTENZA ANTICAPITALISTA NEL CARACOL DI OVENTIC, CHIAPAS.
31 dicembre 2014 e Primo gennaio 2015.
PLENARIA CONCLUSIVA, ACCORDI E DICHIARAZIONI. CIDECI, SAN CRISTÓBAL DE LAS CASAS, CHIAPAS.
2 gennaio 2015:
·         Riassunti delle relazioni di ogni Condivisione.
·         Proposte risultanti.

3 gennaio 2015:
·         Accordi e compiti.
·         Dichiarazioni.

CHIUSURA.
_______________________________________________________________
REGISTRAZIONE ED ISCRIZIONE DEI DELEGAT@.
Potranno registrarsi ed iscriversi per partecipare come delegat@:
1.  Popoli, comunità ed organizzazioni membri del CNI.
2.  Gli aderenti alla Sexta Nazionale ed Internazionale.
3.  Popoli, comunità ed organizzazioni indigene local e regionali invitati direttamente dalle sedi delle condivisioni in accordo con la Coordinación Provisional del CNI.
4. Le organizzazioni social in resistenza invitate dal Congresso nazionale Indigeno e dall’Esercito Zapatista di Liberazione nazionale.

Potranno registrarsi come stampa:
1.     I media liberi e alternativi aderenti alla Sexta.

Per la registrazione ed iscrizione de@ delegat@ viene costituita una COMISIÓN ÚNICA DE REGISTRO formata dalla Coordinación Provisional del CNI, delegat@ di ognuna delle sedi delle condivisioni ed una commissione della Sexta Nazionale.
·  La registrazione de@ delegat@ del Congresso Nazionale Indigeno avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica catedratatajuan@gmail.com fino a prima del 15 dicembre 2014 specificando chiaramente nella mail il nome de@ delegat@, il popolo di appartenenza (lingua), comunità o organizzazione, municipio e stato. SI DOVRA’ INOLTRE INDICARE A QUALE TAPPA DEL FESTIVAL SI INTENDE PARTECIPARE O SE SI INTENDE PARTECIPARE A TUTTO IL FESTIVAL.

·   La registrazione de@ delegat@ della Sexta Nazionale ed Internazionale e dei media liberi ed alternativi avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica comparticionsexta@gmail.com fino a prima del 15 dicembre 2014 specificando chiaramente nella mail il nome de@ delegat@, organizzazione e/o collettivo o se in forma individuale, stato e paese. SI DOVRA’ INOLTRE INDICARE A QUALE TAPPA DEL FESTIVAL SI INTENDE PARTECIPARE O SE SI INTENDE PARTECIPARE A TUTTO IL FESTIVAL.

    La registrazione de@ delegat@ direttamente invitati avverrà tramite l’indirizzo di posta elettronica catedratatajuan@gmail.com o direttamente presso le sedi delle condivisioni secondo i tempi definiti nel programma del Festival.

I popoli, comunità ed organizzazioni membri del CNI e della Sexta che desiderino presentare un evento culturale o vendere prodotti durante il GRANDE FESTIVAL CULTURALE A CITTA’ DEL MESSICO dovranno rivolgersi all'indirizzo di posta elettronica comparticioncultural@gmail.com fornendo tutte le informazioni necessarie.

Messico, novembre 2014
DISTINTAMENTE
PER LA RICOSTRUZIONE INTEGRALE DEI NOSTRI POPOLI
MAI PIU’ UN MESSICO SENZA DI NOI

CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

Traduzione “Maribel” -Bergamo

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!