- la costruzione della pace
compete alla società nel suo insieme e richiede la partecipazione di
tutti, senza distinzioni, comprese altre organizzazioni guerrigliere
che invitiamo a unirsi a questo proposito.
- Il rispetto dei diritti umani in tutto il territorio nazionale è un fine dello Stato che deve essere promosso.
- Lo sviluppo economico con giustizia sociale ed in armonia con l’ambiente è garanzia di pace e progresso.
- Lo sviluppo sociale con equità e benessere, con l’inclusione delle grandi maggioranze, permette di crescere come paese.
- Una Colombia in pace giocherà un ruolo attivo e sovrano per la pace e lo sviluppo regionale e mondiale.
- E’ importante ampliare la democrazia come condizione per avere solide basi per la pace.
Con la
disponibilità totale del Governo Nazionale e delle FARC-EP di giungere
ad un accordo, e l’invito rivolto a tutta la società colombiana, così
come agli organismi d’integrazione regionale ed alla comunità
internazionale, ad accompagnare questo processo;
abbiamo concordato di:
I.
Iniziare conversazioni dirette ed ininterrotte sui punti dell’Agenda
pattuita, allo scopo di raggiungere un Accordo Finale di conclusione del
conflitto, che contribuisca alla costruzione di una pace stabile e
duratura.
II.
Stabilire un Tavolo di Dialoghi il cui lancio si farà pubblicamente ad
Oslo, Norvegia, entro i primi 15 giorni di ottobre 2012, e la cui sede
principale sarà l’Avana, Cuba. Il Tavolo potrà riunirsi anche in altri
paesi.
III.
Garantire l’efficacia del processo e concludere i lavori sui punti
dell’Agenda in modo spedito e nel minor tempo possibile, in modo da
soddisfare le aspettative della società circa un pronto accordo. Ad ogni
modo, la durata sarà soggetta a bilanci periodici dei passi in avanti
fatti.
IV.
Sviluppare le conversazioni con l’appoggio dei governi di Cuba e
Norvegia come garanti, e dei governi di Venezuela e Cile come
accompagnatori. A seconda delle esigenze del processo, di comune accordo
potranno essere invitati altri paesi.
V. La seguente agenda:
1. Politica di sviluppo agrario integrale
Lo
sviluppo agrario integrale è determinante per dare impulso
all’integrazione delle regioni ed allo sviluppo sociale ed economico del
paese.
1.
Accesso alla terra e suo uso. Terre improduttive. Formalizzazione
della proprietà. Frontiera agricola e protezione delle zone di riserva.
2. Programmi di sviluppo con una messa a fuoco territoriale.
3. Infrastruttura ed adeguamento delle terre.
4. Sviluppo sociale: salute, educazione, casa e sradicamento della povertà.
5.
Stimolo alla produzione agroalimentare ed all’economia solidale e
cooperativa. Assistenza tecnica. Sussidi. Credito. Generazione di
reddito. Commercializzazione. Formalizzazione lavorativa.
2. Partecipazione politica
1.
Diritti e garanzie per l’esercizio dell’opposizione politica in
generale, ed in particolare per i nuovi movimenti che nascano dopo la
firma dell’Accordo Finale. Accesso ai mezzi di comunicazione.
2. Meccanismi democratici di partecipazione cittadina, compresi quelli di partecipazione diretta, nei diversi livelli e temi.
3.
Misure effettive per promuovere una maggior partecipazione alla
politica nazionale, regionale e locale di tutti i settori, compresa la
popolazione più vulnerabile, in uguaglianza di condizioni e con garanzie
di sicurezza.
3. Fine del conflitto
Processo integrale e simultaneo che implica:
1. Cessate il fuoco e cessazione bilaterale e definitiva delle ostilità.
2.
Cessazione dell’attività armata. Reinserimento delle FARC-EP nella
vita civile a livello economico, sociale e politico, in base ai loro
interessi.
3.
Il Governo Nazionale coordinerà la revisione della situazione delle
persone private della libertà, processate o condannate per appartenenza
alle FARC o collaborazione con esse.
4.
Parallelamente, il Governo Nazionale intensificherà la lotta alle
organizzazioni criminali ed alle loro reti di appoggio, così come alla
corruzione ed all’impunità; in particolare, sarà combattuta qualsiasi
organizzazione responsabile di omicidi e massacri, o che attenti ai
difensori dei diritti umani, ai movimenti sociali o ai movimenti
politici.
5.
Il Governo Nazionale farà una revisione, nonché riforme ed
aggiustamenti istituzionali necessari a far fronte alle sfide della
costruzione della pace.
6. Garanzie di sicurezza.
7.
Nel quadro di quanto stabilito nel quinto punto (sulle vittime) di
questo accordo, verrà fatta chiarezza, tra gli altri, sul fenomeno del
paramilitarismo.
La firma dell’Accordo Finale dà inizio a questo processo, che deve svilupparsi in un tempo prudenziale pattuito dalle parti.
4. Soluzione al problema delle droghe illecite
1.
Programmi di sostituzione delle coltivazioni ad uso illecito. Piani
integrali di sviluppo con partecipazione delle comunità nel disegno,
esecuzione e valutazione dei programmi di sostituzione e recupero
ambientale delle aree danneggiate dalle suddette coltivazioni.
2. Programmi di prevenzione del consumo e di salute pubblica.
3. Soluzione del fenomeno della produzione e commercializzazione di narcotici.
5. Vittime
Risarcire le vittime è al centro dell’accordo Governo Nazionale-FARC-EP. In tal senso verranno affrontati:
1. Diritti umani delle vittime.
2. Verità.
6. Implementazione, verifica e vidimazione
La firma dell’Accordo Finale dà inizio all’implementazione dei punti concordati.
1. Meccanismi d’implementazione e verifica.
a. Sistemi d’implementazione, dando particolare importanza alle regioni.
b. Commissioni di monitoraggio e verifica.
c. Istanze di soluzione delle differenze.
I
suddetti meccanismi avranno facoltà e potere di esecuzione, e saranno
formati da rappresentanti delle parti e, a seconda del caso, della
società.
2. Accompagnamento internazionale.
3. Cronogramma.
4. Stanziamento.
5. Strumenti di diffusione e comunicazione.
6. Meccanismi di vidimazione degli accordi.
VI. Le seguenti regole di funzionamento:
1.
Nelle sessioni del Tavolo parteciperanno sino a 10 persone per
delegazione, dei quali sino a 5 saranno plenipotenziari e portavoce.
Ogni delegazione sarà composta da un massimo di 30 rappresentanti.
2.
Al fine di contribuire allo sviluppo del processo potranno esser
consultati esperti sui temi dell’Agenda, una volta espletato il relativo
iter.
3. Per garantire la trasparenza del processo, il Tavolo elaborerà bollettini periodici.
4.
Verrà stabilito un meccanismo per far conoscere congiuntamente i passi
in avanti del Tavolo, le cui discussioni non saranno rese pubbliche.
5. Sarà implementata una strategia di diffusione efficace.
6.
Per garantire la più ampia partecipazione possibile, verrà definito un
meccanismo di ricezione di proposte di cittadini ed organizzazioni sui
punti dell’Agenda, via fisica o elettronica. Di comune accordo e in un
momento dato, il Tavolo potrà consultarle direttamente e ricevere
proposte sui menzionati punti, o delegare ad un terzo l’organizzazione
di spazi di partecipazione.
7.
Il Governo Nazionale garantirà le risorse necessarie al funzionamento
del Tavolo, che saranno amministrate in modo efficiente e trasparente.
8. Il Tavolo conterà sulla tecnologia necessaria a portare avanti il processo.
9.
Le conversazioni inizieranno con il punto “Politica di sviluppo
agrario integrale”, e proseguiranno nell’ordine che il Tavolo
pattuisca.
10.Le conversazioni si daranno a partire dal principio che niente è concordato fino a che tutto non sia concordato.
Firmato il 26 agosto del 2012 all’Avana, Cuba.
Per il Governo della Repubblica della Colombia:
Sergio Jaramillo Frank Pearl
Plenipotenziario Plenipotenziario
Per le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del Popolo:
Mauricio Jaramillo Ricardo Téllez Andrés París
Plenipotenziario Plenipotenziario Plenipotenziario
Marco León Calarcá Hermes Aguilar Sandra Ramírez
Testimoni:
Per il Governo della Repubblica di Cuba:
Carlos Fernández de Cossío Abel García
Per il Governo della Norvegia:
Dag Halvor Nylander Vegar S. Brynildsen
Per il Governo della Repubblica della Colombia:
Enrique Santos C. Álvaro Alejandro Eder J
Jaime F. Avendaño Lucia Jaramillo Elena Ambrosi