Alle nostre compagne zapatiste
Alle donne del mondo che combattono
Alle nonne, madri, sorelle, ragazze e bambine
Alle donne del mondo che combattono
Alle nonne, madri, sorelle, ragazze e bambine
A quelli che credono di avere il cuore di una donna
Quelle di noi che sottoscrivono queste
parole sono donne provenienti dal Messico e dal mondo, convocate dalle
zapatiste l’8 marzo 2018, al “Primo Incontro Internazionale, Politico, Artistico, Sportivo e Culturale delle Donne che Lottano”.
Teniamo presente che ognuna di noi è
impegnata a combattere, ciascuna dai propri luoghi di origine o dai
luoghi che ci abbracciano, dalle nostre diverse culture e occupazioni
“in modo tale che mai più una donna nel mondo, a prescindere dal colore,
qualunque esso sia, qualunque sia la sua origine, si senta sola o abbia
paura”.
Siamo
coinvolte nella luce che avete condiviso con noi nel nostro incontro,
con la luce che voi siete per noi. Continuiamo a prenderci cura di
quella piccola luce per essere, camminare e combattere insieme.
Questo è il motivo per cui oggi ci
mostriamo per dirvi che non permetteremo ai malgoverni di
spogliarvi dei vostri territori che danno radici, battiti e
trasformazioni a ciò che sono e sognano. E denunceremo in modi diversi,
in modo che le pratiche di resistenza dei popoli non siano usate per
folklorizzare le culture ancestrali, per giustificare le iniziative di
morte e malattia che sono il sistema capitalista patriarcale.
Vi
diciamo che nella situazione di guerra che continuiamo a vivere come
donne “abbiamo accettato di vivere, e per noi vivere è combattere,
perché abbiamo accettato di combattere ciascuna secondo il suo modo, il
suo luogo e il suo tempo”.
Ora è il momento di dire ai malgoverni, di ieri e di oggi e delle diverse parti del mondo, che:
ripudiamo, dalle molteplici geografie a cui apparteniamo, le pratiche di
concessione, estrazione e sfruttamento della nostra Madre Terra.
Fracking, gasdotti, oleodotti, impianti idroelettrici, monocolture
agroindustriali e le infrastrutture che servono per lo sviluppo
turistico avvantaggiano i grandi progetti imprenditoriali al costo della
distruzione delle popolazioni indigene e non indigene.
Di
fronte agli interessi di guadagnare sempre più denaro, lotteremo per la
Vita delle persone e degli esseri viventi che abitano i territori.
Noi donne conosciamo il valore della vita
ed è per questo che costruiamo per la vita. Vi diciamo che, sì, le
donne possono, con il nostro cuore collettivo e che non sono sole le
nostre compagne, amiche e sorelle zapatiste, proprio come non lo sono i
loro figli, figlie, famiglie e popoli!
Tratto da Comune-info
Traduzione: Rebecca Rovoletto
Lettera originale e sottoscrizioni in: https://frayba.org.mx/carta-a-las-mujeres-zapatistas-de-las-mujeres-que-luchamos-en-mexico-y-el-mundo/