I media occidentali hanno reagito con velocità fulminea alla ripresa dei combattimenti in Siria: “Ribelli” o “insorti” stanno entrando ad Aleppo, scrive la maggior parte dei giornali, così come la BBC, la CNN o la FAZ (Frankfurter Allgemeine Zeitung). Altri giornali come Süddeutsche o Le Monde parlano di “jihadisti” o “islamisti”. Occorre analizzare con attenzione.
Due gruppi
sono particolarmente importanti:
1. Il gruppo
terroristico “Hayat Tahrir al-Sham”
(HTS), che è il ramo siriano di Al-Qaeda e un tempo si chiamava Fronte
Al-Nusra.
2. La
milizia mercenaria “Esercito nazionale
siriano” (SNA), fedele alla Turchia.
Mentre l'HTS
sta invadendo Aleppo, l'SNA sta preparando un grande attacco
all'amministrazione autonoma di Tel Rifat (Afrîn-Shehba). Nel frattempo,
l'aviazione e l'artiglieria turche bombardano la regione. Anche mercenari
jihadisti vengono trasferiti dalla Turchia al nord della Siria.
Ferhad Sami,
portavoce delle Forze Democratiche Siriane (SDF), ha recentemente dichiarato:
“Il piano di
attacco è stato elaborato dallo Stato turco e la Turchia vuole attuarlo con
Al-Nusra. L'attacco segue un progetto ed è diretto passo dopo passo dalla
Turchia. Per capire meglio questa operazione, bisogna guardare al ruolo della
Turchia. La Turchia non vuole che in Siria torni la pace. Per occupare la Siria
a lungo termine, cambia i nomi delle bande, ma è sempre lo Stato turco a
coordinarle”.
Ferhad Şami, portavoce delle Forze Democratiche Siriane (SDF)
La confusione dei termini nei media occidentali è dovuta alla strategia dello Stato turco di utilizzare e coordinare organizzazioni jihadiste di diverso orientamento ideologico e politico per i propri piani di occupazione. Mentre l'HTS è considerato a livello internazionale un gruppo terroristico, l'SNA è tollerato come “gruppo ribelle” suppostamene moderato. Questo perché l'SNA è più direttamente subordinato alla Turchia. Inoltre, le organizzazioni che fanno parte dell'SNA e i suoi predecessori hanno ricevuto in passato il sostegno delle forze occidentali. La Turchia sta sfruttando questo comportamento ambivalente dell'Occidente per attuare i propri piani di occupazione. Anche i media occidentali reagiscono in modo ambivalente.
Va
sottolineato chiaramente che, da un lato, HTS e SNA sono chiaramente terroristi
jihadisti. D'altra parte, tutti dovrebbero essere consapevoli di come il regime
dell'AKP/MHP abbia già sostenuto logisticamente e finanziariamente gruppi
jihadisti come lo Stato Islamico (ISIS/Daesh) e sia ideologicamente vicino a
loro attraverso i Fratelli Musulmani. Non va dimenticato, ad esempio, che il 29
maggio 2015 i giornalisti turchi Can Dündar e Erdem Gül hanno pubblicato su
Cumhuriyet immagini che mostrano come i servizi segreti turchi del MIT abbiano
fornito armi agli islamisti in Siria.
Va inoltre
ricordato che i jihadisti dell'Anp e i militari turchi hanno commesso e
continuano a commettere innumerevoli crimini di guerra ad Afrîn, nel nord-ovest
della Siria, occupata dal 2018.
Occupazione di Afrin da pare dell’esercito turco e di miliziani mercenari nel 2018.
Il Centro
europeo per i Diritti Costituzionali e Umani scrive: “I gruppi armati sostenuti
dalla Turchia che operano sotto l'ombrello dell'Esercito nazionale siriano
(SNA), che hanno già commesso crimini in molti luoghi, hanno imposto un governo
illegittimo e arbitrario ad Afrin.
Con la
consapevolezza della Turchia, commettono sistematicamente atrocità, tra cui
arresti arbitrari di civili, violenze sessuali, torture, nonché saccheggi e
uccisioni sistematiche”. La popolazione, prevalentemente curda, è stata
cacciata dalla propria terra e dalle proprie case. In sei anni, più di
diecimila persone sono state rapite dai jihadisti di SNA. Secondo l'avvocato
Roşîn Hido, co-presidente del sindacato degli avvocati del cantone
Afrîn-Shehba, chiedono un riscatto o costringono donne e ragazze a sposarsi ed abusano
di loro come schiave. La posizione storica e ideologica dell'HTS e dell'SNA è
chiarita dalle seguenti parole di Roşîn Hido: “Naturalmente, [i crimini di
guerra dell'HTS e dell'SNA] hanno anche a che fare con la vendetta dell'ISIS,
alla cui caduta le donne curde hanno partecipato in larga misura”.
Un esame più
attento delle organizzazioni connesse rivela inoltre che non sono i ribelli o
gli insorti ad avanzare qui, ma i gruppi terroristici jihadisti che non hanno
nulla da invidiare all'ISIS. Per citare solo alcuni esempi:
(a) L'HTS è l'organizzazione successore
del Fronte al-Nusra, il ramo siriano di Al-Qaeda. È stato l'ex leader
dell'ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi, a portare in Siria il leader supremo dell'HTS,
Abu Mohammad al-Cholani, che attualmente guida l'attacco ad Aleppo, affinché
al-Qaeda potesse stabilirsi in Siria. Successivamente, sono scoppiate lotte di
potere tra al-Baghdadi e al-Cholani per la leadership del movimento jihadista
in Siria. Al-Cholani ha di fatto vinto questo scontro di potere dopo la
distruzione territoriale dell'ISIS. In questo senso, non sorprende che molti ex
combattenti dell'ISIS siano coinvolti nella guerra attuale.
Combattenti di HTS partecipano ai combattimenti con gli simboli dello Stato Islamico. |
Anche in Europa questi gruppi terroristici sono attivi: l'autore del più
recente attacco terroristico a Monaco di Baviera del 5 settembre 2024 era un
simpatizzante del Fronte Al-Nusra ed è stato controllato dalle autorità di
sicurezza austriache per la presunta diffusione di propaganda a favore
dell'HTS.
(b) Secondo un rapporto di Amnesty
International (maggio 2016) e della Commissione Internazionale Indipendente d'Inchiesta
sulla Siria, le brigate fasciste turcomanne Sultan Murad hanno commesso
numerosi crimini di guerra contro i residenti del quartiere curdo di Sheikh
Makhsoud ad Aleppo dopo che Fatah Halab, un'alleanza di organizzazioni
terroristiche jihadiste, ha fallito nel tentativo di conquistare Sheikh
Makhsoud. Il bombardamento illegale del quartiere curdo della città ha causato direttamente
vittime civili. Le Brigate Sultan Murad e altre organizzazioni terroristiche
sono ora membri dell'SNA e stanno cercando, per così dire, di conquistare
Aleppo e il quartiere curdo per la seconda volta.
(c)
Nel 2016 è circolato online un video che mostrava i combattenti di Nour al-Din
al-Zinki mentre decapitavano un ragazzo palestinese di 12 anni. Il video è
diventato uno scandalo, poiché questo gruppo terroristico aveva precedentemente
ricevuto sostegno militare e finanziario da Stati Uniti, Regno Unito, Francia,
Turchia e alcuni Stati del Golfo quale “gruppo ribelle”. Elementi di questa
organizzazione terroristica sono stati successivamente inquadrati nell'SNA
sotto l'influenza turca.
Questi esempi non sono assolutamente esaustivi per
comprendere la portata e la realtà di queste organizzazioni terroristiche
sostenute dalla Turchia e in parte dall'Occidente. Tuttavia, aiutano a rappresentare
che la differenza ideologica e politica tra ISIS, HTS e SNA è minima o nulla.
Ciò rende ancora più strana l'incapacità dei media occidentali di elaborare un
resoconto chiaro e privo di ambiguità sulla nuova escalation della guerra
civile in Siria. È importante chiamare i gruppi HTS e SNA per quello che sono:
gruppi terroristici jihadisti fedeli alla Turchia.
Adattamento e traduzione Cooperazione Rebelde Napoli
Tratto da https://www.ronahi.eu/2024/war-in-syria-hts-and-sna-rebels-or-jihadists/