venerdì 12 giugno 2009

L’Aquila e le altre contro il G8

Appello contro il G8 del prossimo luglio

Siamo contrari al G8 e siamo in particolare contrari al G8 all’Aquila. Questo territorio si appresta a vivere la fase più drammatica del dopo terremoto, dove la militarizzazione è sempre più sofferta dagli sfollati che vivono in situazioni drammatiche nei campi e in generale sul tutto il territorio abruzzese, azzerando sul nascere ogni tentativo di partecipazione, dove vengono proibite libere assemblee nelle tendopoli, dove la tragedia si trasforma in occasione per il piano di speculazione edilizia che il governo Berlusconi aveva già pronto nel cassetto. Ma questa emergenza non esclude nessuno: la pratica autoritaria avallata dal Decreto 39/2009 rappresenta un allarme democratico che riguarda il futuro di tutto il nostro paese.I territori, le comunità e le organizzazioni sociali in resistenza contro la crisi, il carovita, la precarietà, la disoccupazione, la devastazione ambientale, la mercificazione dei beni comuni, la militarizzazione, si uniscono nella solidarietà attiva e partecipe alle cittadine e ai cittadini dell’aquilano. Da Vicenza a Chiaiano passando per tutti i presidi di partecipazione e democrazia che r-Esistono in Italia condannano la scelta dello spostamento del G8 all’Aquila. Dal 2 al 10 Luglio chiamiamo alla mobilitazione diffusa in tutte le città; diverse manifestazioni sono già promosse da associazioni e realtà territoriali in Sardegna e il 4 luglio a Vicenza contro la base militare Dal Molin.Le mobilitazioni saranno rivolte contro i responsabili della crisi e caratterizzate dalle questioni della ricostruzione sociale del territorio abruzzese.Invitiamo tutte le realtà sociali e di movimento ad assumere questa proposta e a generalizzarla esprimendo un’indignazione e una radicalità diffusa, che già nei prossimi giorni vedranno momenti di confronto e di iniziative territoriali. L’Aquila, che rappresenta l’imposizione di un nuovo modello di gestione dell’emergenza e della crisi attraverso la militarizzazione del territorio e la centralizzazione delle decisioni, sostiene le mobilitazioni nazionali, organizzerà una giornata di forum sui temi della crisi e della ricostruzione sociale e politica dell’aquilano che l’assemblea di oggi assume come responsabilità e condivisione comune. Per quanto riguarda l’iniziativa da realizzare nel territorio aquilano – che tutti gli interventi dell’assemblea di oggi hanno ritenuto centrale – forme e modalità saranno stabilite nei prossimi giorni dalle soggettività attive sul territorio regionale e dalle popolazioni terremotate. Il prossimo incontro nazionale si terrà a L’Aquila il 21 giugno, in occasione del quale verrà effettuato un sopralluogo nella località atta ad ospitare la giornata di forum.

Assemblea del 1° giugno

CI UNIAMO AL BOICOTTAGGIO DELLA 45° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA DI PESARO

Comunicato Stampa

L'associazione Ya Basta! Italia si riconosce nell'appello per il boicottaggio della 45° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema e la sua retrospettiva sul cinema israeliano organizzata con il supporto dell'Israel Film Fund, lanciato dalla Campagna Palestina Solidarietà e che segue l'invito al boicottaggio della Campagna Palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI). Il boicottaggio, un mezzo di non violenza attiva contro la decennale occupazione israeliana e la politica coloniale dei suoi governi, non è rivolto ai singoli film, ai loro registi o più in generale alle opere cinematografiche ma alla presenza di un ente (Israel Film Fund) direttamente collegato con le istituzioni governative israeliane. Ogni giorno i media internazionali riportano notizie che rafforzano la necessità di mettere in atto un boicottaggio reale di Israele e vi sono notizie che non possono passare inosservate a chi, come noi della associazione Ya Basta!, si occupa dei diritti fondamentali dei popoli in lotta..


In un rapido elenco esponiamo tre piccoli esempi del perché boicottare Israele e i suoi organismi economici, culturali e accademici:

- 23 maggio il sito Lettera 22 informa che la seduta inaugurale del Palfest, il Palestinian Literature Festival, è stata bloccata dall'intervento della polizia israeliana che ha impedito l'incontro al Palestinian national theatre, nella zona est di Gerusalemme, la zona araba.

- 24 maggio l'israeliano Channel 10 riporta la notizia che l'istituto scolastico Carmel Academic Center di Haifa chiuderà un corso perché la maggioranza degli iscritti sono palestinesi con cittadinanza israeliana.

- 5 giugno il giornale israeliano Haaretz informa che i soldati israeliani hanno ucciso un palestinese che protestava pacificamente contro la costruzione del muro nel villaggio di Ni'lin. Yousef Akil Srour è il quinto dimostrante palestinese che viene ucciso in questo villaggio mentre il 13 maggio l' attivista americano per i diritti umani, Tristan Anderson, era stato ridotto in coma profondo da un lacrimogeno sparato da breve distanza. Come Nelson Mandela in una sua lettera affermiamo che "..Israele ha privato milioni di palestinesi della loro proprietà e della loro libertà. Ha perpetuato un sistema di grave discriminazione razziale e disuguaglianza.

Ha sistematicamente incarcerato e torturato migliaia di palestinesi, contro tutte le regole della legge internazionale. .. Se vuoi la pace e la democrazia, ti sosterrò. Se vuoi l'apartheid formale, non ti sosterrò. Se vuoi supportare la discriminazione razziale e la pulizia etnica, noi ci opporremo a te."

Il boicottaggio è un contributo alla lotta per porre fine all'occupazione, alla colonizzazione e al sistema di apartheid israeliano nei territori palestinesi occupati, è la nostra solidarietà al popolo palestinese.

Associazione Ya Basta! Italia

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!