mercoledì 4 novembre 2009

PESTICIDI NEL VOSTRO STOMACO

I RICCHI SANNO DI COSA STIAMO PARLANDO E
CONSUMANO PRODOTTI BIOLOGICI.
VOI DOVETE DECIDERE. DA CHE LATO STATE?



di João Pedro Stedile*

I portavoce della grande proprietà e delle imprese transnazionali sono pagati molto bene per sostenere, parlare e scrivere tutti i giorni che in Brasile non ci sono più problemi agrari. Alla fine, la grande proprietà è diventata molto più produttiva. Quindi il latifondo non è più un problema per la società brasiliana. Sarà vero?

Nonostante questo, voglio affrontare il tema dell'ingiustizia sociale della concentrazione della proprietà della terra che fa sì che il solo 2% dei proprietari, ossia 50.000 latifondisti, siano padroni della metà di tutte le nostre terre, mentre abbiamo 4 milioni di famiglie senza diritto alla terra.

Parlerò delle conseguenze, per voi che abitate in città, del modello agricolo dell'agrobusiness. L'agrobusiness è la produzione su larga scala, con monoculture, con l'uso di pesticidi e macchinari. Usano veleni per eliminare altre piante e non assumere manodopera. In questo modo distruggono la biodiversità, alterano il clima e espellono sempre più famiglie di lavoratori rurali dalle loro terre.

Al momento dell'ultimo raccolto, le imprese transnazionali, e sono poche (Basf, Bayer, Monsanto, DuPont. Sygenta, Bunge, Shell chimica...), hanno festeggiato perché il Brasile è diventato il maggior consumatore mondiale di veleni agricoli. Sono stati utilizzati 173 milioni di tonnellate. Una media di 3700 chili per ogni brasiliano. Questi veleni sono di origine chimica e restano nell'ambiente. Inquinano il suolo. Contaminano le acque. E, soprattutto, si accumulano negli alimenti. Le coltivazioni che più utilizzano i veleni sono: la canna da zucchero, la soia, il riso, il mais, il tabacco, il pomodoro, la patata, l'uva, le ciliegie e gli ortaggi. Tutto questo lascerà residui nei vostri stomaci. Nel vostro organismo le cellule si ammalano e, un giorno, potranno trasformarsi in cancro.

Domandate agli scienziati del nostro Istituto Nazionale del Cancro, centro di riferimento della ricerca nazionale, qual è la principale origine del cancro, dopo il tabacco?

La Anvisa (Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria) ha denunciato che esistono nel mercato più di venti prodotti agricoli non raccomandabili per la salute umana. Tuttavia, nessuno inserisce informazioni sulle etichette degli alimenti, né li ritira dagli scaffali. In passato era permesso che la soia e l'olio di soia avessero solo 0,2 mg/kg di residui del veleno glifosato per non causare problemi di salute. Improvvisamente, la Anvisa ha autorizzato che i prodotti derivati dalla soia potessero contenere fino a 10,0 mg/kg di glifosato: 50 volte di più. Questo è avvenuto certamente per pressione della Monsanto, poiché il residuo di glisofato è aumentato nella soia transgenica di sua proprietà.

La stessa cosa sta succedendo ora con i derivati del mais. Dopo che è stata approvata la coltivazione di mais transgenico, il che ha aumentato l'uso di veleni, vogliono ampliare la possibilità di residui da 0,1 mg/kg (attualmente permesso), a 1,0 mg/kg.

Esistono molti altri esempi delle conseguenze dei pesticidi. Il dottor Vanderley Pignati, ricercatore della UFMT (Universidade Federal do mato Grosso), ha rivelato nelle sue ricerche che nei comuni dove c'è grande produzione di soia, in seguito a un uso intensivo dei pesticidi, gli indici di aborti e malformazioni di feti sono un quarto di più della media dello Stato.

Noi abbiamo sostenuto che è necessario valorizzare l'agricoltura familiare contadina, che è l'unica che può produrre senza veleni e in modo diversificato. L'agrobusiness, per ottenere vantaggi di scala e grandi guadagni, riesce a produrre solo con veleni e espellendo i lavoratori verso le città.

E voi pagate il conto con l'aumento dell'esodo rurale, delle favelas e con l'aumento dell'incidenza del veleno nei vostri alimenti.

Per questo, sostenere l'agricoltura familiare e la riforma agraria, che è una forma di produrre alimenti sani, è una questione nazionale, di tutta la società. Non è più un problema dei senza terra. E è per questo che sempre più il MST e Via Campesina si mobilitano contro l'agrobusiness e contro le imprese transnazionali; è per questo che i loro mezzi di comunicazione e i loro deputati e senatori ci attaccano tanto. Perché sono in conflitto due modelli di produzione. E' in discussione a quali interessi la produzione agricola deve rispondere: solo il profitto o la salute e il benessere della popolazione?

I ricchi sanno di cosa stiamo parlando e consumano solo prodotti biologici.
E voi dovete decidere. Da che parte state?


* Membro da coordenação nacional do MST e da Via campesina Brasil

Ashkenazi: 'La prossima guerra sarà a Gaza'.


"La prossima guerra sarà a Gaza". E' quanto ha dichiarato ieri il capo di stato maggiore israeliano, Gabi Ashkenazi, durante una cerimonia per cadetti.

L'ufficiale ha dunque affermato di credere che una nuova guerra contro Gaza sia prossima. L'obiettivo sarebbe quello di colpire le stazioni di lancio dei missili artigianali Qassam.

Egli ha aggiunto che "il nemico vuole costringerci a combattere in questo modo", cioè nelle città, nelle moschee, negli asili, nelle scuole, neglio ospedali. Insomma, le forze di occupazione potrebbero nuovamente colpire edifici civili, come hanno fatto durante l'Operazione Piombo Fuso, lo scorso inverno, massacrando oltre 1400 persone e ferendone 5000.

Le affermazioni sono state mandate in onda dalla Radio israeliana, e giungono a poche ore dalla dichiarazione del capo dei servizi segreti militari israeliani, Amos Yedlin, secondo cui Hamas avrebbe condotto un test di lancio di un missile iraniano con una gittata di 60 chilometri in grado di colpire Tel Aviv.

Yedlin ha aggiunto che Hamas ha ottenuto dall'Iran missili simili a quelli in dotazione a Hezbollah, e che tali armamenti entrano nella Striscia attraverso i tunnel di Rafah.

Tuttavia, il movimento islamico a Gaza ha negato la notizia del test, sottolineando che tali affermazioni "provano che Israele sta cercando di distogliere l'attenzione del mondo dal Rapporto Goldstone".

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!