"La prossima guerra sarà a Gaza". E' quanto ha dichiarato ieri il capo di stato maggiore israeliano, Gabi Ashkenazi, durante una cerimonia per cadetti.
L'ufficiale ha dunque affermato di credere che una nuova guerra contro Gaza sia prossima. L'obiettivo sarebbe quello di colpire le stazioni di lancio dei missili artigianali Qassam.
Egli ha aggiunto che "il nemico vuole costringerci a combattere in questo modo", cioè nelle città, nelle moschee, negli asili, nelle scuole, neglio ospedali. Insomma, le forze di occupazione potrebbero nuovamente colpire edifici civili, come hanno fatto durante l'Operazione Piombo Fuso, lo scorso inverno, massacrando oltre 1400 persone e ferendone 5000.
Le affermazioni sono state mandate in onda dalla Radio israeliana, e giungono a poche ore dalla dichiarazione del capo dei servizi segreti militari israeliani, Amos Yedlin, secondo cui Hamas avrebbe condotto un test di lancio di un missile iraniano con una gittata di 60 chilometri in grado di colpire Tel Aviv.
Yedlin ha aggiunto che Hamas ha ottenuto dall'Iran missili simili a quelli in dotazione a Hezbollah, e che tali armamenti entrano nella Striscia attraverso i tunnel di Rafah.
Tuttavia, il movimento islamico a Gaza ha negato la notizia del test, sottolineando che tali affermazioni "provano che Israele sta cercando di distogliere l'attenzione del mondo dal Rapporto Goldstone".