Quello che è accaduto ai reattori giapponesi di Fukushima ha definitivamente cancellato l’illusione del nucleare “sicuro”
Le ultime notizie dal Giappone riferiscono della decisione del governo di disporre un piano di verifica di tutti i reattori presenti nel Paese. Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha dichiarato che la centrale nucleare di Fukushima deve essere smantellata e che intende "rivedere da capo il piano di costruzione di nuove centrali". Tutto questo mentre il vicedirettore dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese dava la notizia che i livelli di iodio radioattivo nel mare, a 300 metri dalla centrale di Fukushima, sono 3.355 volte superiore al limite di legge (eri il valore era di 3.355 volte oltre i limiti). Come dire che il materiale tossico continua a riversarsi in mare e il gestore della centrale, la Tepco, non riesce a raccogliere l'acqua radioattiva intorno ai reattori e agli edifici delle turbine. L' inquinamento del mare vuol dire anche inquinamento dei pesci: il rischio è una grave contaminazione lungo tutta la catena alimentare, mentre molte persone che si trovavano nell’area più vicina alla centrale (nel raggio di 3-5 chilometri) sono già state contaminate.
Una nuova incognita che si aggrava di ora in ora e che non vede ancora nessun piano di riduzione degli sversamenti. I tecnici giapponesi starebbero anche valutando la possibilità di coprire i tre reattori danneggiati in modo da ridurre le emissioni radioattive, avanzando l’idea di ricorrere a speciali coperture per i tetti e le pareti degli edifici esterni dei reattori 1, 3 e 4, che sono forniti di speciali meccanismi di aerazione per evitare l’accumulo di gas e scongiurare eventuali devastanti esplosioni.