domenica 5 ottobre 2014

Kurdistan - Fabbrica di bombe di ISIS in Turchia

Secondo un articolo di Diha, riportato da Özgür Gündem, una fabbrica nel distretto di Reyhanlı nella provincia di Hatay è attualmente usata per produrre munizioni per ISIS.

A seguito dello scoppio della guerra in Siria la zona è stata gradualmente trasformata in una base per ISIS e altri gruppi di idee simili. Con il pretesto di fornire aiuti umanitari, varie organizzazioni hanno fondato ospedali e altre società con il fine di sostenere questi gruppi.

Molte strutture mediche sono state costituite nel centro di Reyhanlı e nei distretti circostanti per curare coloro che sono stati feriti combattendo in Siria. Per esempio la fortemente sorvegliata struttura di salute temporanea Emem, situata a 3 Km dal passaggio di frontiera di Cilvegözü, è conosciuta per curare membri feriti di ISIS prima di inviarli di nuovo in combattimento.

Decine di organizzazioni, come la Società per gli aiuti umanitari (IYD) e il Comitato islamico di Damasco, è stato affermato forniscano sostegno logistico e materiale con i fondi che raccolgono sia in Turchia che all’estero.

Secondo la popolazione locale, i combattenti di ISIS sono condotti avanti e indietro dal confine alle strutture di queste organizzazioni con veicoli privati e la maggioranza di loro lavora e recluta per ISIS.

Bombe fabbricate ad Hatay
Gli abitanti descrivono anche come l’azienda Demirler, sulla strada Kırıkhan, tra Reyhanlı e il capoluogo di provincia di Antakya, è stata convertita in una fabbrica di bombe per ISIS.

Un residente del posto, che non ha voluto svelare il suo nome per timore della sua sicurezza, ha spiegato a Diha che “I confini di questa fattoria sono interamente sigillati e che gode dello status di zona militare in cui a nessuno è permesso di entrare.”.

Ha continuato a spiegare come c’è stata 8 mesi fa una grande esplosione che ha ucciso una persona e ne ha ferita un altra.


Anche se ufficialmente è stato detto che si è trattato di un esplosione da gas di cucina, nessun altro servizio sanitario ha potuto accedere al sito oltre a quelle organizzazioni private note per essere vicine a ISIS. La fonte ha anche spiegato come il Credito agricolo cooperativo (TKK), situato sulla Antakya-Reyhanlı, è stato anch'esso chiuso dall'inizio della guerra ed è ampiamente noto essere utilizzato come deposito di armi per ISIS.

sabato 4 ottobre 2014

Kurdistan - HDP rilascia un appello alla comunità internazionale per Kobanê

Il Consiglio direttivo centrale del Partito democratico dei popoli (HDP) ha rilasciato un comunicato chiedendo alla comunità internazionale di mostrare solidarietà con Kobanê.

Il comunicato inizia :“Kobanê si trova 160 km a nord di Aleppo ed è la capitale del cantone di Kobanê, il più piccolo dei cantoni istituiti nel Rojava (Kurdistan siriano o Kurdistan occidentale). Anche se sia il cantone di Kobanê che la città sono stati posti sotto assedio da parte di Isis per almeno due anni, hanno rappresentato un rifugio sicuro per i popoli di Siria dall’inizio del conflitto.

Con l’arrivo delle persone in fuga dal conflitto, la popolazione della città è aumentata di circa 5 volte i 62,634 abitanti della popolazione in base al censimento del 2010″.

Il comunicato ha sottolineato che ISIS ha lanciato un attacco inaspettato in Iraq, conquistando Mosul e sequestrando armi pesanti dell’esercito iracheno in fuga. “ISIS ha poi attaccato la patria degli Yezidi Sinjar, e dopo avervi commesso un massacro, ha trasferito carri armati, veicoli blindati, cannoni e razzi in Siria e li ha distribuiti attorno a Kobanê, il più piccolo e il più isolato dei tre cantoni Rojava.”

L’HDP ha sottolineato che anche se l’attacco di ISIS, che ha avuto inizio il 15 settembre quando ISIS ha cominciato ad attaccare Kobanê con armi pesanti, è stato fermato dalle Forze di Difesa Popolare (YPG), ISIS è abbastanza vicino per bombardare il centro della città con cannoni e razzi. “ISIS è stato fermato a meno di 5 km dalla città, ma continua ad attaccare e prendere vite.”

Sottolineando il ruolo svolto dal governo della Turchia, il comunicato afferma: ”La Turchia, che ha il controllo del nord di Kobanê – l’unico lato che non è sotto assedio da ISIS -, impedisce a qualsiasi aiuto di raggiungere la città.” L'HDP ha sottolineato che la Turchia, fornendo supporto logistico, fisico e morale a El Nusra e alle bande di ISIS, dall’inizio del conflitto in Siria, non concede ai curdi e alle forze l’autorizzazione di manifestare il loro sostegno lungo il confine, figuriamoci se permettono alle forze della resistenza a Kobanê di ricevere aiuti militari.

Il comunicato ha osservato che dal 15 settembre, quasi ogni giorno, le forze di sicurezza stanno usando proiettili veri, gas e idranti nei loro attacchi contro i parlamentari, i sindaci, gli studenti, le donne, i giovani, i giornalisti e gli attivisti che provengono da tutte le parti della Turchia a Pirsûs (Suruc), al fine di sostenere il popolo di Kobanê attraverso proteste pacifiche quali l'organizzazione di catene umane.

Il comunicato di HDP si è concluso con il lancio di un appello internazionale alla solidarietà, invitando i popoli d’Europa e tutte le forze democratiche europee ad agire immediatamente, a mostrare la loro solidarietà con il popolo di Kobanê allo scopo di evitare un massacro simile a quello degli Yezidi in Sinjar, degli armeni in Kesab, degli aleviti in Lazkiye e degli Assiri a Ninive.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!