martedì 27 dicembre 2016

Messico - Le parole di apertura dell' Incontro “L@s Zapatistas e le CoScienze per l’Umanità"

Buongiorno.

Compagne, compagni del Messico e del mondo:
Sorelle e fratelli del Messico e del mondo:
Anzitutto, a nome delle compagne e dei compagni Basi d’Appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, ringraziamo le compagne e i compagni del CIDECI, che ci hanno nuovamente concesso questi spazi, permettendoci di incontrarci qui, popoli originari zapatisti e scienziati, per cominciare a guardare e camminare verso cosa fare nel mondo in cui viviamo che il capitalismo sta distruggendo.

Ringraziamo anche le compagne e i compagni che hanno lavorato per le iscrizioni e la coordinazione di questo evento.

Ringraziamo anche le compagne e i compagni del gruppo d’appoggio per i trasporti.
In anticipo ringraziamo le compagne e i compagni, gruppi e collettivi, per lo sbattimento che si sono sorbiti per permettere la realizzazione di questo incontro. Grazie mille.

Per noi, zapatiste e zapatisti, oggi è iniziato il nostro lungo cammino, alla ricerca di quelle altre e quegli altri con cui pensiamo di avere la grande responsabilità di difendere e salvare il mondo in cui viviamo, arti e artisti, scienze e scienziati e popoli originari con coloro che stanno in basso nel mondo intero.

Perché una manciata di persone chiamate “neoliberiste capitaliste” hanno deciso di distruggere tutto selvaggiamente, con indifferenza, la casa in cui viviamo.

Quindi ci fa pensare e ci chiediamo, noi zapatisti, dove andremo a vivere, noi povere e poveri del mondo? Perché loro, i ricchi, forse andranno a vivere su un altro pianeta?

Che fare adesso che stiamo vedendo come distruggono la nostra casa?

Cosa succederà se dovessero portarci su un altro pianeta come schiavi?

Continuando a viaggiare tra i sogni, concludiamo.

In basso ci sono donne e uomini che studiano scienza scientifica, la buona scienza. Arrivano però i malvagi capitalisti che usano questa scienza per fare del male a chi ha scoperto questa scienza. Qual è il male?

1.- È usata perché il ricco diventi ancor più ricco, questa scienza.

2.- Il ricco cambia lo scopo per la quale è stata creata, le dà un altro uso, secondo la sua convenienza. Così ammazza e distrugge.

La stanno peggiorando sempre di più e aumenterà questo peggioramento contro di noi, gli esseri viventi, e madre natura.

Così è cominciato tutto il male, e continua e continuerà, ora sta già arrivando a un punto di gravità estrema.

Così è stato ed è usato anche chi fa arte da artisti, ce l’ha messa tutta il capitalismo per fare del male alla società e per il proprio bene.

Quel che era naturale, per natura e per coloro che vivono in lei, vale a dire i popoli originari, lo stanno distruggendo insieme a madre natura.

Allora: Creiamo, pensiamo, immaginiamo.

Possiamo organizzarci, lavorare e lottare, difendere come le fondamenta che siamo, per far sì che questo mondo, la casa in cui viviamo, non la distruggano questi capitalisti, è giunto il momento, sorelle e fratelli, compagne e compagni, nessuno ci salverà. Siamo noi.

Mettetevi a sognare e vi renderete conto che, contro il capitalismo, si può usare solo la buona scienza scientifica, e l’arte da artisti e i guardiani di madre natura con quelli che stanno in basso nel mondo. Abbiamo questa responsabilità.

Ciò non vuol dire che siamo gli unici a dover lottare, no, ma giriamoci a guardare come stanno le cose e ci renderemo conto che tutto quel che abbiamo, tutte le cose utili nelle nostre case, hanno a che vedere con la scienza, con come è nata e con tutte le figure della casa e tutte le figure nelle stanze sono fatte dall’arte di artisti e che tutti questi materiali vengono da madre natura, dove vivono i popoli originari.

Quindi è come se fossimo il “germe” di tutto questo.

Per chiarire.

Chi ha immaginato come fare di un cellulare il più moderno? Come pure delle migliaia di mercanzie che esistono oggi, che sono per il bene del ricco e non per chi ha avuto la scienza e neppure per il popolo.

Chi ha immaginato creare quelle immagini che ci sono nei cellulari, che ora sono manipolate a proprio piacimento?

Da dove vengono i materiali di cui sono composti questi cellulari? Lo stesso vale per migliaia di articoli. 

Il capitalismo ha convertito le scienze a un cattivo uso: Per la sua grande accumulazione di ricchezza, manipolazione a piacere, la scienza non ha responsabilità della distruzione per la quale viene usata.

Sappiamo cosa succederà.

Un altro chiarimento.

Siamo il sangue del ricco, per far sì che viva, siamo la carne e le ossa, per far sì che sopravvivano e vivano per farci del male in questo sistema capitalista.

Gli altri organi che mancano, siamo i consumatori.

È stato scoperto dove nasce il male in cui ci mantiene il sistema capitalista.

La nostra sopravvivenza è nelle nostre mani, o l’altra costruzione di un mondo nuovo.

Oggi siamo qui, non per dirci quello che dobbiamo fare, ma per sapere qual è la nostra funzione, quella che il capitalismo ci attribuisce in questo mondo, e per vedere se è un bene quel che ci fa fare il capitalismo per questo mondo in cui viviamo con gli essere umani e gli esseri viventi.

E se scopriamo che è davvero un male, il pessimo uso che il capitalismo fa delle nostre scienze, allora dobbiamo renderci responsabili e quindi dobbiamo decidere quel che dobbiamo fare.

Prima di concludere, compagne e compagni, sorelle e fratelli, oggi 26 dicembre, non dimenticheremo che ci mancano vite, la vita dei 46 giovani assenti di Ayotzinapa, Guerrero.

Con i famigliari e conoscenti che continuano a cercarli e non si arrendono, e neppure si vendono, noi, anche noi zapatisti esigiamo giustizia e verità. A queste madri, padri, sorelle e fratelli degli assenti, diamo il nostro miglior abbraccio collettivo.

Quindi benvenuti/e a questo incontro, a questo lungo cammino di altre scienze e che non ci sia riposo, che il riposo lasci il segno, perché è già costruito l’altro e nuovo mondo e, se questo non c’è, non ci sarà riposo.

Che la vostra saggezza, scienziate e scienziati, si trovi e si unisca alla nostra voglia di imparare e conoscere i mondi.

Grazie mille.

Dal CIDECI-Unitierra, San Cristóbal de las Casas, Chiapas.

Subcomandante Insurgente Moisés.

Messico, 26 dicembre 2016

Traduzione a cura di 20zln

Messico - La prima giornata di “L@s Zapatistas y las ConCiencias por la Humanidad”

“L@s Zapatistas y las ConCiencias por la Humanidad” - Chiapas Messico. 

I video del SupGaleano e Moises e come seguirlo dall'Italia

Dal primo giorno dell'incontro l'intervento del SupGaleano Alchimista: "Alcune prime domande alla Scienza e alla sua Coscienza" 

(intervento di Alchimista Sub Galeano)

... e qui l'apertura a nome dell'EZLN del Subcomandante Moises 

https://www.youtube.com/watch?v=K_fFtcxqpkE


In Enlace Zapatista trovi tutti i testi in attesa della traduzione in spagnolo

Qui è mattina e tra due ore (10 locali ovvero 17 italiane ) comincia il secondo giorno, Se vuoi seguire la diretta la trovi in http://seminarioscideci.org/

Oggi il programma è questo:

27 dicembre

Sessione Generale. Parteciperanno:
Fis. Alejo Stark: “Il ruolo delle scienze nella trasformazione del mondo ”

Dr. Claudio Martínez Debat: “Biologia e Biotecnologia, al servizio di chi sono?”

Postulante del Dr. Luis Fernando Santis Espinosa: “La schiavitù della Scienza. Il mercato nazionale delle risorse naturali e le loro privatizzazioni”

Dott.ssa. Kristen Vogeler: “Pensieri sulla relazione tra scienza e costumi”

Dott.ssa. Mariana Benítez Keinrad: “Alcune riflessioni sulla scienza dal cubicolo di una biologa dello sviluppo”

Dott.ssa Tatiana Fiordelisio. “Le Scienze sono una balsa per la tormenta?”

L’alchimista SupGaleano: “La colpa del fiore”

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Dr. Jerome Leboeuf. “Potenziali e applicazioni dell’intelligenza artificiale”

Dr. Marco Antonio Sánchez Ramos. “Di cosa sono fatte le stelle?”

Dott.ssa. Patricia Ramos Morales. “Cosa sono i mutageni e dove si trovano?”

Dott.ssa. María Alejandra Jiménez Zúñiga. “Il nostro posto nel cosmo e cosa dice l’Astrofisica”

Mat. Florencia Cubría. “Connettività in grafici”

M. in C. Verónica López Delgado. “Gravità e Magnetismo, forze determinanti nel nostro mondo ”.

Biol. Felipe Gómez Noguez. “Pteridium, una felce capitalista”

Talleres. Parteciperanno:

Ing. Atenea Martínez Dolores e Ing. Manuel Alejandro Lara. Taller di Robotica per Incappucciati I (solo per alunn@ zapatist@)

lunedì 26 dicembre 2016

Messico - Programma delle attività dell’incontro L@s Zapatistas e le ConScienze per l’Umanità

Programma delle attività dell’incontro
L@s Zapatistas e le ConScienze per l’Umanità
CIDECI-Unitierra. San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, Messico

26 dicembre
Dalle 10.00 alle 11.00 Inaugurazione. Parole del Subcomandante Insurgente Moisés a nome delle donne, uomini, bambini e anziani dell’EZLN

Sessione Generale. Parteciperanno:

Biol. Adriana Raquel Aguilar Melo: “L’accademia può essere escludente, ma la scienza può essere un bene comune?

Dr. Marco Antonio Sánchez Ramos: “Sisifo e la scienza””

Dr. Tonatiuh Matos Chassin: “Una Legge Fondamentale per il progresso di una nazione”

Fis. Eduardo Vizcaya Xilotl: “(Meta)scienze, utopie e distopie”

Prof. Luis Malaret e Profra. Diana Rocheleau: “Ecologia dal basso”

Dr. Iván Alejandro Velasco-Dávalos: “A chi serve la scienza? Visione collettiva sull’importanza della volgarizzazione delle arti e delle scienze in maniera congiunta”

L’alchimista SupGaleano: “Alcune Domande alle Scienze”

27 dicembre
Sessione Generale. Parteciperanno:

Fis. Alejo Stark: “Il ruolo delle scienze nella trasformazione del mondo ”

Dr. Claudio Martínez Debat: “Biologia e Biotecnologia, al servizio di chi sono?”

Postulante del Dr. Luis Fernando Santis Espinosa: “La schiavitù della Scienza. Il mercato nazionale delle risorse naturali e le loro privatizzazioni”

Dott.ssa. Kristen Vogeler: “Pensieri sulla relazione tra scienza e costumi”

Dott.ssa. Mariana Benítez Keinrad: “Alcune riflessioni sulla scienza dal cubicolo di una biologa dello sviluppo”

Dott.ssa Tatiana Fiordelisio. “Le Scienze sono una balsa per la tormenta?”

L’alchimista SupGaleano: “La colpa del fiore”

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Dr. Jerome Leboeuf. “Potenziali e applicazioni dell’intelligenza artificiale”

Dr. Marco Antonio Sánchez Ramos. “Di cosa sono fatte le stelle?”

Dott.ssa. Patricia Ramos Morales. “Cosa sono i mutageni e dove si trovano?”

Dott.ssa. María Alejandra Jiménez Zúñiga. “Il nostro posto nel cosmo e cosa dice l’Astrofisica”

Mat. Florencia Cubría. “Connettività in grafici”

M. in C. Verónica López Delgado. “Gravità e Magnetismo, forze determinanti nel nostro mondo ”.

Biol. Felipe Gómez Noguez. “Pteridium, una felce capitalista”

Talleres. Participeranno:

Ing. Atenea Martínez Dolores e Ing. Manuel Alejandro Lara. Taller di Robotica per Incappucciati I (solo per alunn@ zapatist@)

28 dicembre
Sessione generale. Parteciperanno:

M. in C. Elfego Ruiz Gutiérrez: “Reflessioni e critica sul che fare scientifico per la vita”

Dott.ssa. Gabriela Piccinelli Bocchi: “Scienza ….e conScienza; per chi?”

Dr. Igor Valencia Sánchez: “Scienza succhia sangue, accesso libero alla conoscenza e biohackers”

Dr. Jaime del Sagrado Corazón Morales Hernández: “L’agroecologia e le scienze per la sostenibilità ”

Dr. Carlos Román Zúñiga. “Astronomia: La poesia delle Scienze Esatte”

Dr. Yuri Nahmad Molinari: “Vizi e benefici della riforma enegetica in Messico ”

Subcomandante Insurgente Moisés e Subcomandante Insurgente Galeano: “Le arti e le 
Scienze nella storia del (neo)Zapatismo

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Dott.ssa. Natalia Ismene Pavón Martínez. “Gli estrogeni e la loro influenza sul cuore ”

Mat. Eric López González. “Matematiche emozionali”

Biol. Adriana Raquel Aguilar Melo. “Uniamoci, separiamoci, e torniano ad unirci per il buon vivere. Il caso dei primati non Umani.”

Mat. Elisa Rocha Cardozo. “Come si distribuiscono gli esseri viventi nel mondo?”

Dr. Gabriel Ramos Fernández. “Complessità resilienza e incertezza: i socioecosistemi e la biodiversità”

Dr. Lev Jardón Borbolla.

Talleres. Participeranno:

Ing. Atenea Martínez Dolores e Ing. Manuel Alejandro Lara. Taller di Robotica per Incappucciati II (solo per alunn@)
29 dicembre
Sessione generale. Parteciperanno:

Dr. Adolfo Olea Franco: “La funzione sociale della Scienza”

Ing. Fayez Mubarqui Guevara: “Senti-Pensando la crisi energetica”

Dr. Octavio Valadez Blanco: “Les científiques y humanistes come lottatori sociali: sfide nel Capitalocene messicano”

Dott.ssa. Eva Jablonka: “Epigenetica: La scienza che connette”

Dott.ssa. Melina Gómez Bock: “L’oscurità di una fisica teorica”

Dr. Lev Jardón Borbolla. “La tormenta nelle scienze e le scienze di fronte alla tormenta: è possibile cambiare le relazioni di produzione”

L’alchimista SupGaleano: “Il gatto-cane e l’apocalissi”

Sessione generale. Parteciperanno:

Dr. John Vandermeeer. “Fattori ecologici nel controllo della roya del caffè”

Dr. Carlos Román Zúñiga. “Gestazione e vita delle stelle”

Ing. Iván Domenzain del Castillo Cerecer. “Anche Le/I Frankenstein seminano”

Dr. Alejandro Vásquez Arzola. “La luce e i suoi enigmi”

Dr. Claudio Martínez Debat. “Organismi Vegetali Geneticamente Modificati in Uruguay”

Dr. Grodecz Alfredo Ramírez Ovando. “La geometria: Un mondo che contiene molti mondi”

Talleres. Parteciperanno:

Dott.ssa. Patricia Ramos Morales. Taller Come lavora uno scienziato? (solo per alunni)

30 dicembre
Sessione generale. Parteciperanno:

Dr. Pablo González Casanova. “Il Capitalismo e l’Ecologia”.

Dr. John Vandermeer: “L’ecologia come scienza e come componente delle cosmovisioni”

Dott.ssa. Ivette Perfecto: “L’ecologia come scienza e come componente delle cosmovisioni II”

M. in C. Jesús Vergara Huerta: “L’irruzione della scienza libera e comunitaria nel XXI secolo”

Ing. Gibran Mubarqui Guevara: “Dall’imposto al comunitario. Rifacendo le scienze”

Dr. Stuart Newman: “Usi sociali delle scienze”

Subcomandante Insurgente Moisés. “I Popoli Originari e le scienze per la vita”.

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Dr. Carlos Rodrigo Martínez Prieto. “Teoria sull’origine dell’universo e altre speculazioni”

Dott.ssa. Ivette Perfecto. “Complessità ecologica nelle piantagioni di caffè del Chiapas”

Dr. Yuri Nahmad Molinari. “Raccogliendo il Sole”

M. in I. David Franco Martínez. “Uso delle fonti rinnovabili di energia”

Fis. Alejo Stark. “Cosmi senza frontiere: La poetica logica relazionale della cosmologia fisica”

Medico Lilia Piélago García. “Cure palliative, un diritto di tutti”

Dr. Emilio Molinari. “Un altro mondo è possibile, e lo stiamo cercando”

Talleres. Parteciperanno:

M. in C. Karla María Castillo Espinoza. “Cosa ci dicono i fossili sul passato della Terra?” (solo per alunn@ zapatist@)
2 gennaio
Sessione generale. Parteciperanno:

Dott.ssa. Kristin Mercer: “L’effetto dei soldi sulle ricerche accademiche”

Dr. Gabriel Ramos Fernández: “Complessità e incertezza: gli scienziati e la presa di decisioni”

Dott.ssa. Gertrudis Hortensia González Gómez: “Alcune promesse delle scienze, o como prenderci cura della nostra salute”

Alejandro Muñoz: “García a Nuevo León e la visione libera-scientifica-tecnologica per il XXI secolo”

Dr. Jérôme Leboeuf: “I rischi che implica l’Intelligenza Artificiale”

Dott.ssa. Valeria Souza Saldívar e Dr. Luis Eguiarte Fruns: “Il paradigma dell’acqua”

L’alchimista SupGaleano: “Alchimia Zapatista”

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Dr. Ramón Carrillo Bastos. “Meccanica Quantica e Causalità”

Dott.ssa. Mariana Peimbert. “L’eredità del colore dei cani”

Dr. Adolfo Olea. “Il seme di mais: dalle varietà indigene alle ibride e transgeniche”

Dott.ssa. María Magdalena Tatter. “Applicazione delle conoscenze e valori implicati in Pediatria”

Fis. Alejandro Muñoz. “Fusione nucleare in generale come fonte di energia pulita”

Dr. Luis Concha Loyola. “Utilizzando le immagini di risonanza magnetica per capire il cervello umano”

Dott.ssa. Azucena de León Murillo. “Perle delle malattie neurologiche”

Presentazione pratica. Parteciperanno:

Dott.ssa. Gertrudis Hortensia González Gómez e Dott.ssa. Tatiana Fiordelisio C. “Come studiamo il cervello, i muscoli e il cuore. I nostri sensi e l’apprendimento”

3 gennaio
Sessione generale. Parteciperanno:

Dott.ssa. Alejandra Arafat Angulo Perkins: “La via e il che fare della Scienza in Messico”

Maestro Ernesto Hernández Daumas: “Produzione di alimenti e salute pubblica”

Dott.ssa. Fabiola Méndez Arriaga: “La distruzione del medioambiente in nome della salute-capitalista: farmaci che contaminano il mondo”

Dr. Juan Manuel Malda Barrera: “Scienza e dialogo tra culture”

Ing. Christian Abraham Enríquez Olguín: “Transizioni tra punti di equilibrio epistemici”

Dr. Carlos Rodrigo Martínez Prieto: “La Fisica e le Scienze Naturali sono uno strumento genuino di liberazione dei popoli e delle persone?”

Subcomandante Insurgente Moisés e Subcomandante Insurgente Galeano: “Cosa succederà?”

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

Biol. Jani Azucena Olvera Maldonado. “Batteri patogeni che causano malattie gastrointestinali e la loro relazione con la depurazione dell’acqua”

M. in C. Karla Aguilar Lara. “Colui che aspetta si dispera (tecnologia degli alimenti)”

Dr. Luis David Alcaraz. “I microorganismi, i loro geni e la salute”

Dr. Manuel Fernández Guasti. “Tlayohualchieliztli e i saperi indigeni”

M. in C. Jesús Vergara Huerta. “Non guardarlo negli occhi: Nuove strade non invasive per lo studio ecofisiologico”

Fis. Gustavo Magallanes Guijón. Di balene, giaguari, e microbios. Visualizzazione computazionale delle specie biologiche dal tetto della casa della misura del mondo”

Dr. Juan Manuel Malda Barrera. Empatia ed evoluzione.

4 gennaio
Sessione generale. Parteciperanno:

Dott.ssa. Celia Oliver e Dr. César Abarca: “Riflessioni bioetiche sull'investimento di risorse specializzate nella scienza, nell'arte e nelle scienze umane, nel lavoro e negli spazi educativi
  1. in C. Hugo I. Cruz Rosas: “Uno spazio possibile per la scienza basica nel processo di trasformazione sociale”
  2. in C. Ma. del Pilar Martínez Téllez. "Le scienze e l’idra capitalista"
Dott.ssa. Martha Patricia Mora Flores: “Due forme di guardare la Natura: Quella del patriarcato con la sua lente capitalista e lo sguardo molto altro dei popoli”

Fis. Nelson Ravelo: “Come possono i movimenti sociali appropriarsi della costruzione di una scienza e di una tecnologia in accordo con la trasformazione sociale?”

Dr. Steven Rose: “Scienza per l’oppressione o scienza per la liberazione?”

Dibattito di divulgazione. Parteciperanno:

M. in C. José Manuel Serrano Serrano. “Cosa cantano le femmine in ambienti in cui predominano gli uomini? Il caso delle rane e dei rospi”

M. in C. Mariana Patricia Jácome Paz. “Effetti sociali dell’eruzione del vulcano El Chichón, Chiapas”

Biol. Nolasca Valdés Navarrete. “Monopolio dell’Oceano… Illusione di pescare?”


Chiusura. Alunn@ Zapatist@ e Subcomandante Insurgente Moisés.

venerdì 23 dicembre 2016

Messico - “Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l’Umanità” dal 25 dicembre al 4 gennaio 2017

Si terrà presso il Cideci - Uniterra l’incontro “Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l’Umanità”. 

Si tratta dell’ulteriore momento di confronto ed analisi a partire dal Seminario "Il Pensiero Critico contro l’Idra Capitalista", in cui gli zapatisti proposero a tutt@ di affrontare a trecentosessanta gradi una discussione sulle forme presenti del potere per costruire un’alternativa radicale.
Una discussione in cui il piano teorico si alimenta degli stimoli delle arti, come è stato nel Festival CompArte e come accadrà nel prossimo momento di incontro.
Una riflessione quanto mai necessaria di fronte alle complessità del presente. Una riflessione militante volta a costruire pratiche di liberazione.
Noi vi partecipiamo insieme ad altri dall’Italia perché c’è oggi più che mai la necessità di un pensiero critico, capace di andare oltre stereotipi ed analisi scontate. 
Un pensiero critico e plurimo e che si arricchisce con il confronto non scontato perché come dicono il Subcomandante Insurgente Moisés e il Subcomandante Insurgente Galeano nel loro comunicato Una casa, altri mondi" A noi tocca per prima cosa sapere che questa casa è possibile e necessaria. Poi, viene il facile: ci tocca costruirla. E per fare questo abbiamo bisogno del sapere, del sentire, dell’immaginazione, abbiamo bisogno delle scienze e delle arti. Abbiamo bisogno di altri cuori."
Durante le giornate dell’incontro ad Oventic si riunirà l’assemblea per la seconda tappa del Quinto Congresso Nazionale Indigeno che analizzerà i risultati della consultazione, promossa il 14 ottobre 2016 alla conclusione della prima tappa del 5º Congresso del CNI (Congresso Nazionale Indigeno) sulla proposta di nominare un Consiglio Indigeno di Governo affinchè governi il paese e che questo Consiglio sia rappresentato da una donna indigena delegata del CNI, come candidata alla presidenza nelle elezioni del 2018. Per seguire la proposta tutti gli aggiornamenti in www.congresonacionalindigena.org
Il primo gennaio 2017 l’assemblea plenaria si terrà a Oventic, Chiapas, Messico, dove "si prenderanno accordi, se ci saranno", come viene spiegato nel testo del Subcomandante Insurgente Moisés e del Subcomandante Insurgente Galeano.
Per seguire quel che accade in Chiapas: 

martedì 20 dicembre 2016

Turchia - La via della Rojava. Reportage

fotoroj3Quando nel 2011 è iniziata la rivoluzione, sapevamo che il conflitto si sarebbe trasformato in una guerra tra sciiti e sunniti. Noi invece abbiamo scelto una terza via, quella della convivenza”, racconta Haval Jalil co-presidente di TEV-DEM, “la nostra è una rivoluzione culturale che passa innanzitutto per il rafforzamento delle comunità”. Siamo a Qamishlo, la capitale del cantone di Jazeera, una cittadina di duecentomila abitanti al confine con la Turchia.
 di X. Haval

domenica 18 dicembre 2016

Messico - Informativa sull'Incontro “Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l’Umanità”.

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO

15 dicembre 2016

Alla comunità scientifica del Messico e del mondo:


Alla Sexta Nazionale e Internazionale:

Vi mandiamo i nostri saluti. 

Vi informiamo di come sta procedendo l’Incontro “Le/Gli Zapatisti e le ConScienze per l’Umanità” che si svolgerà presso il CIDECI-UniTierra di San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, dal 25 dicembre 2016 al 4 gennaio 2017.

1.- Alla data del 12 dicembre 2016 hanno confermato la loro partecipazione 82 scienziate e scienziati dei seguenti paesi:
Germania,
Canada,
Cile,
USA,
Stato Spagnolo,                          
Israele,
Paraguay,
Regno Unito,
Uruguay,
Brasile,
Messico (Bassa California, Campeche, Città del Messico,
Estado de México, Jalisco,
Morelos, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San
Luis Potosí).

2.- I loro ambiti di competenza sono:
Teoria dei campi quantistici,
Matematica,
Vulcanologia.
Astrofisica,
Astronomia,
Cosmologia,
Fusione nucleare,
Genetica,
Microbiologia,
Geofisica,
Fisica statistica,
Ottica,
Bioetica,
Biofisica,
Biologia evolutiva,
Biologia marina,
Biologia molecolare,
Biochimica,
Biotecnologia,
Fisiologia e Biofisica delle cellule eccitabili,
Fotochimica solare,
Mutazione genetica e inquinamento ambientale,
Genomica dei microorganismi,
Origine ed evoluzione della vita,
Sistemi Complessi,
Sistemi e Controllo Intelligenti,
Ricerca Biomedica,
Neurobiologia,
Neuroscienze,
Neuroimmunologia,
Idrocoltura e conservazione dei sistemi acquatici,
Agroecologia,
Risparmio energetico,
Scienza e Tecnologia degli Alimenti,
Scienze dell’energia,
Scienze della Nutrizione,
Comportamento e comunicazione animale,
Conservazione della biodiversità,
Cure palliative,
Pediatria,
Ecologia comportamentale e della conservazione,
Ecologia evolutiva dei microrganismi,
Ecologia marina,
Ecologia teorica,
Ecologia ed agroecologia,
Energie Rinnovabili,
Ingegneria energetica,
Ingegneria idrologica,
Ingegneria chimica ambientale,
Ingegneria chimica,
Separazione magnetica dei minerali.

3.- Il 25 dicembre 2016 è il giorno della registrazione delle/degli scienziat@ e degli assistenti. Le attività iniziano il 26 dicembre alle ore 10:00 e terminano il giorno 4 gennaio 2017 alle ore 18:00. Ci sarà un’interruzione nei giorni 31 dicembre 2016 e 1° gennaio 2017.

4.- L’indirizzo di posta elettronica per registrarsi come escucha-vidente è: conCIENCIAS@ezln.org.mx

5.- Come alunn@ parteciperanno 200 tra donne, uomini, bambini ed anziani basi di appoggio zapatiste di lingua Tzeltal, Tzotzil, Tojolabal, Chol, Zoque, Mame e meticcia. 

Solamente le/gli alunni@ zapatisti potranno interpellare le/gli scienziat@.

6.- L’incontro avrà sessioni generali, incontri divulgativi e laboratori.


Per ora è tutto.

Dalle montagne del sudest messicano.

Subcomandante Insurgente Moisés.

Messico, dicembre 2016


Traduzione “Maribel” – Bergamo

sabato 10 dicembre 2016

Italia - Messico - Kurdistan: Un calendario per sostenere la dignità, la giustizia, la pace, la democrazia e la libertà


La rivoluzione delle donne

Il genere è sempre stato centrale nella rivoluzione zapatista.
La centralità della questione della liberazione delle donne, fin dall’inizio dell’organizzazione dell’EZLN affonda le sue radici nello sfruttamento, la marginalizzazione, i matrimoni forzati, la violenza fisica e la discriminazione a cui le donne indigene erano costrette.


Per questo il SubComandante Marcos in più occasioni ha raccontato come la prima insurrezione non fu nel 1994 ma nel 1993 con l’adozione della Legge Rivoluzionaria delle Donne, la base per la strutturazione dell’uguaglianza e della giustizia di genere, garantendo i diritti delle donne, l’autonomia personale, l’emancipazione e la dignità nel territorio ribelle.

Oggi le donne partecipano a tutti i livelli di governo autonomo e hanno le loro cooperative e strutture economiche per garantirsi indipendenza economica.

Le donne costituivano, e ancora costituiscono una parte numerosa dei ranghi delle forze dell’EZLN e occupano posizioni di alto comando.


Nell’occupazione di San Cristobal de Las Casas, la città più grande occupata nella notte del 1° gennaio 1994, gli zapatisti erano comandati da donne tra cui la Comandanta Ramona che fu anche la prima zapatista inviata a rappresentare il movimento a Città del Messico.

Non è difficile confrontare il massiccio coinvolgimento delle donne indigene negli incarichi zapatisti in Chiapas con la partecipazione delle donne nella difesa di Kobane e nelle YPJ (le Unità di Difesa delle Donne), descritte in modo puramente sensazionalistico dai media occidentali negli ultimi tempi.


Il loro coraggio e determinazione nella guerra contro lo Stato Islamico è il prodotto di una lunga tradizione di partecipazione delle donne nella lotta armata per la liberazione sociale nel Kurdistan.

Le donne hanno giocato un ruolo centrale nel PKK e questo è indubbiamente connesso con l’importanza del genere nella lotta kurda.

La rivoluzione nel Rojava pone al centro la liberazione delle donne come indispensabile per una vera liberazione della società. Il piano teorico che smantella il patriarcato nel cuore della lotta viene chiamato "gineologia" un concetto sviluppato da Abdullah Öcalan.

L’applicazione di questo concetto ha avuto come risultato un aumento di potere da parte delle donne mai visto in altri luoghi, non solo nel Medio Oriente ma anche nel contesto del femminismo liberale occidentale.


Le assemblee, strutture cooperative e le milizie di donne sono il cuore della rivoluzione, che si considera incompleta se non distrugge la struttura patriarcale della società, che è uno dei fondamenti del capitalismo.

Janet Biehl, una scrittrice artista indipendente, ha scritto, dopo una sua visita nel Rojava, che le donne nella rivoluzione kurda hanno il ruolo ideologico che ebbe il proletariato nel secolo passato.

giovedì 8 dicembre 2016

Egitto - Arrestata attivista per i diritti delle donne

Egitto: arrestata nota attivista per i diritti delle donne
Azza Soliman
Azza Soliman, fondatrice del Centro di assistenza legale alle donne egiziane, è stata arrestata questa mattina al Cairo in quello che per Amnesty International è il segnale di una ancora più marcata repressione nei confronti degli attivisti per i diritti umani.
“L’arresto di Azza Soliman è l’ultimo raggelante esempio della sistematica persecuzione in atto ai danni dei difensori dei diritti umani. Riteniamo che sia stata arrestata a causa delle sue del tutto legittime attività in favore dei diritti umani e che debba essere rilasciata immediatamente e senza alcuna condizione. Le intimidazioni e le persecuzioni contro gli attivisti per i diritti umani devono cessare” – ha dichiarato Najia Bounaim, vicedirettrice per le campagne presso l’Ufficio regionale di Amnesty International di Tunisi.
Tre settimane fa, le autorità avevano congelato i conti bancari di Azza Soliman e della sua organizzazione, senza alcuna decisione giudiziaria, e il 19 novembre le avevano impedito di recarsi in Giordania per prendere parte a un seminario di formazione sui diritti delle donne nell’Islam.
Il mandato d’arresto di Azza Soliman è stato firmato da uno dei giudici incaricati delle indagini sulle organizzazioni non governative (Ong) egiziane, conosciuto come il caso 173/2011. Il giudice deciderà se ordinare il suo arresto o il rilascio su cauzione.
“Azza Soliman, insieme ad altri difensori dei diritti umani, è già sottoposta a un divieto di espatrio e al blocco dei conti bancari. Il suo arresto segna un’escalation nell’uso di tutta una serie di tattiche repressive che hanno lo scopo di intimidire e ridurre al silenzio lei e altre voci critiche” – ha commentato Bounaim.
“Il rischio è che al suo arresto seguano analoghi provvedimenti nei confronti di altri difensori dei diritti umani coinvolti in quell’inchiesta” – ha aggiunto Bounaim.
Nel giugno 2014, 43 operatori stranieri ed egiziani di Ong erano stati condannati a pene da uno a cinque anni. Erano state chiuse anche alcune Ong, tra cui Freedom House e il Centro internazionale per i giornalisti.
Lo scorso anno, la magistratura egiziana ha intensificato le pressioni sui gruppi per i diritti umani, attraverso divieti di espatrio e il congelamento dei patrimoni bancari, per reprimere la libertà di espressione, di associazione e di manifestazione, con l’obiettivo finale di smantellare il movimento per i diritti umani in Egitto e stroncare anche il più timido segno di dissenso.
Il presidente al-Sisi potrebbe presto firmare una nuova, durissima legge sulle associazioni che conferirebbe al governo e alle forze di sicurezza poteri straordinari sulle Ong.
Azza Soliman ha fatto parte di un gruppo di 17 persone arrestate per aver testimoniato sull’omicidio di Shaimaa al-Sabbagh, un’attivista uccisa al Cairo nel gennaio 2015 durante una manifestazione pacifica. Accusata di manifestazione non autorizzata e disturbo all’ordine pubblico, Azza Soliman era stata assolta a maggio e, dopo il ricorso della pubblica accusa, nuovamente a ottobre.

mercoledì 7 dicembre 2016

Argentina - I “nessuno” come soggetti

sgc_8341A Córdoba, seconda città dell’Argentina, lo Stato è un apparato poliziesco e serve soprattutto a difendere le grandi coltivazioni di soia e la speculazione immobiliare urbana. Quelli che non consumano sono di troppo, i media e il potere li considerano dei “nessuno”. Il problema è che il loro vagabondare, ma anche solo la loro presenza, generano insicurezza. Li riconosci dall’aspetto, sono giovani, poveri, portano quasi sempre la gorra, il berretto con la visiera, e spesso hanno la pelle scura. La polizia ne ferma 200 al giorno, basandosi soprattutto sull’aspetto. Li arresta in modo sistematico sui ponti, alle uscite dai quartieri, mentre tornano a casa. Grazie al Código de Convivencia, che equipara le infrazioni ai reati, perseguitarli non è un reato, così molto spesso vengono anche assassinati o fatti sparire. Il 19 novembre, però, 20 mila persone hanno percorso a Córdoba la decima Marcha de la Gorra contro gli abusi della polizia. Bisognava vederli e soprattutto sentirli, quei ragazzi, mentre danzavano, cantavano, gridavano in testa al corteo. Quando quelli che stanno più in basso, i “nessuno” di sempre, riprendono in mano le redini della loro vita, e per di più lo fanno in forme collettive, è perché qualcosa di molto profondo sta cambiando. Riusciamo ancora a immaginare i più poveri come soggetti? Noi che pensiamo di avere una coscienza politica e ci diciamo “attivisti” o “militanti”, accettiamo di farci da parte, di togliere di mezzo ogni logica accademica o tutela coloniale e limitarci ad accompagnare la lotta per cambiare il mondo dei soggetti che stanno sotto?

Colombia - Intervista con il comandante del Blocco Orientale delle FARC

In una intervista con Semana.com il comandante del Blocco Orientale delle FARC (Mauricio Jaramillo) parla delle difficoltà avute una volta arrivati nei punti di pre-raggruppamento e del momento in cui cominceranno a fare politica nel paese.

Il suo nome è diventato pubblico nel 2012 quando è stato nominato alla guida della commissione che ha condotto la fase esploratoria del processo di pace. Non ha studiato a Cuba né in Unione Sovietica, come si legge in alcune notizie che circolano in rete. Tuttavia, come altri membri delle FARC, è riuscito a frequentare alcuni corsi alla Facoltà di Medicina dell’Università Nazionale.

S.com: L’implementazione dell’accordo di pace è ormai all’angolo. Come vedono le FARC il momento politico che sta vivendo il paese?
MJ: Ci piacerebbe che tutti fossero coinvolti in questo processo. Fino all’ultimo momento abbiamo cercato di coinvolgere il presidente Uribe, invitandolo a parlare con noi. Solo adesso ha lasciato intendere che vuole parlare. Abbiamo detto che non era possible continuare a lasciare che altri facessero politica a nostre spese, è molto complicato. Lo abbiamo invitato quattro volte all’Avana a parlare con noi. Era necessario che Uribe venisse per raggiungere davvero una pace sicura e per questo vogliamo che tutti i settori siano coinvolti, ma loro non hanno voluto.

S.com: Non temete avviare l’implementazione in questa situazione di polarizzazione politica?

MJ: Lo temiamo nel senso che già si vedono conseguenze nelle strade. Sono stati uccisi molti dirigenti. Alla fine, noi siamo soltanto un settore che vuole che le cose avanzino per far prosperare economicamente il paese, in mezzo a tutta questa gente. Vogliamo stare in tutte le attività, politiche, economiche e culturali.

S.com: Però… vi sembra facile?

MJ: Sarà complicato, la gente ha molta paura. Questo paese è stato segnato dal terrore.

S.com: Questa nuova ondata di omicidi, vi ricorda un altro sterminio politico?

MJ:
La gente si è cominciata a svegliare in Colombia. Ci sono state molte manifestazioni e molte pressioni sullo Stato. E’ lo Stato che deve fermare questa violenza e far sì che la Colombia effettui un cambio di direzione preciso. Bisogna fermare la violenza, la morte, il terrore.

S.com: Ha partecipato alla fase esploratoria del processo di pace. E’ stato uno di quelli che ha aiutato a organizzare l’agenda che si è negoziata. Pensava che le cose sarebbero andate così?

MJ:
Nell'immaginario del compagno Alfonso - che è stato quello che ha cominciato tutto questo processo - sì, era così che doveva andare. Noi abbiamo sempre aspirato alla pace, anche nelle tre volte anteriori in cui ci siamo seduti al tavolo delle trattative.

S.com: In cosa si è vinto e in cosa si è perso?

sabato 3 dicembre 2016

Messico - Nonostante gli attacchi la Consulta va

COMUNICATO CONGIUNTO DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO E DELL’ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
2 dicembre 2016

AL POPOLO DEL MESSICO:

AI POPOLI DEL MONDO:

AI MEZZI DI COMUNICAZIONE LIBERI:

Sono grandi i passi dei nostri popoli, sono saggi quando sono collettivi, e il Congresso Nazionale Indigeno ricorre con il suo attento udito per ascoltarci nel pensiero di ciò che siamo, la parola e gli accordi del V CNI, mentre proseguiamo in assemblea permanente, percorrendo in questi momenti tutti gli angoli del nostro paese, il Messico.

La nostra assemblea permanente sorge e avviene nei popoli, nazioni e tribù di tutte le lingue che parla il Congresso Nazionale Indigeno, in grandi e piccole assemblee, in riunioni di consigli comunali, in riflessioni profonde di famiglie disperse, in forum regionali e in luoghi di cerimonie sacre. Con le parole collettive concludiamo una volta di più che è l’ora dei popoli e che tremi nei suoi centri la terra.

Ed è tanta la paura dei potenti, delle imprese estrattive, dei militari, dei narcoparamilitari, che la nostra consultazione sta venendo aggredita e minacciata dove i nostri popoli si stanno riunendo per discutere e decidere i passi da fare come CNI, ragione per cui denunciamo:

Che nella comunità indigena nahua di Santa María Ostula, Michoacán, c’è una recrudescenza delle aggressioni narcoparamilitari da parte del cartello dei cavalieri templari, che attraverso una carta firmata in data 19 novembre 2016, la stessa data in cui un’assemblea regionale discuteva nella costa michoacana le risoluzioni della prima tappa del V CNI, minacciano di fare “un repulisti” di chi partecipi a mobilitazioni insieme ai comandanti della polizia comunitaria.

Che i compagni che per accordo dell’assemblea del V CNI nel mese di ottobre 2016 si sono sparpagliati in diverse geografie del paese in cui i popoli originari hanno voluto dialogare con delegate e delegati di altri popoli rispetto alla nostra proposta politica, sono stati vittime di aggressioni e minacce da parte di bande di delinquenti o di sconosciuti, come l’incendio di abitazioni nei loro luoghi di origine, o aggressioni di altri veicoli per cercare di farli uscire dalle strade che devono percorrere.

Che mentre le imprese straniere pretendono di impadronirsi di 12 pozzi petroliferi nel territorio Zoque del nord del Chiapas, il passato 23 novembre 2016 un gruppo di uomini armati, che si sono fatti passare per professori del governo e con il benestare del Sottosegretario dell’Educazione Federalizzata del Chiapas, Eduardo Campos Martínez, e del capo, Delfino Alegría García, ha sequestrato un gruppo di professori indigeni del Coordinamento Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (CNTE) della zona nord del Chiapas, oltre ad avere attaccato con armi ad alto potenziale gli spazi esterni dell’ufficio della Segreteria di Educazione nel municipio di Ixtacomitán, Chiapas. Il vile attacco ha tolto la vita al professore zoque Roberto Díaz Aguilar, originario di Chapultenango, Chiapas, e altre tre persone sono rimaste ferite.

Che il professor Irineo Salmerón Dircio, Coordinatore della Casa di Giustizia di San Luis Acatlán e membro del Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie (CRAC-PC) è stato sequestrato-fatto sparire da un gruppo armato nel municipio di Tixtla, Guerrero; e due giorni dopo il suo corpo è stato ritrovato senza vita nel municipio di Chilapa, Guerrero, alcuni giorni dopo che in quello stesso municipio almeno 15 comunità del Consiglio Indigeno e Popolare del Guerrero – Emiliano Zapata avevano celebrato un’assemblea come parte della consultazione che stiamo portando avanti.

Dal cuore collettivo dei popoli originari del Congresso Nazionale Indigeno, ci pronunciamo per il rispetto assoluto del territorio del popolo Sioux, a Standing Rock, Nord Dakota, dove più di 200 tribù si sono organizzate per bloccare il saccheggio che pretendono di fare i capitalisti attraverso l’imposizione di Oleodotti che distruggono le fonti d’acqua e i luoghi sacri. Ripudiamo la brutale repressione di cui sono stati oggetto lo scorso 20 novembre e quella che pretendono di realizzare annunciando un ultimatum per sgomberare le loro terre. 

Perù - Una "strada della morte" promossa da un prete italiano

L'organizzazione Survival International ha denunciato "una nuova strada della morte" che dividerà in due le terre di diverse tribù indigene incontattate nel cuore della Frontera Amazzonica, sotto l'egida e la promozione di un "controverso" prete italiano. 

"Si prevede che il Congresso peruviano approvi rapidamente la strada, che attraverserà 270 km di una delle regioni più ricche di biodiversità e fragile dell'Amazzonia", ha denunciato l'organizzazione.

Il sacerdote cattolico è Michele "Miguel" Piovesan, che da anni sostiene il progetto in considerazione del fatto che le popolazioni indigene della regione sono "preistoriche".

Nel 2012 il Congresso peruviano ha respinto la strada, ma la costruzione ha continuato illegalmente e ora il progetto è riproposto dal deputato Carlos Tubino, del partito Fuerza Popular dice Survival International.

Emilio Montes, presidente dell'organizzazione indigena FECONAPU, con sede a Puerto Esperanza, ha detto: "Sulla strada non accettiamo questo tipo di progetti, la rifiutiamo nettamente. Non avremo nessun beneficio ma piuttosto ci saranno benefici per i trafficanti di legname, le imprese minerarie e del petrolio e anche per il traffico di droga illegale. Si mette in pericolo la vita dei nostri fratelli isolati, come il Mashco-Piro. [si prevede il ] saccheggio delle nostre risorse naturali e della flora e della fauna. Piuttosto noi rispettiamo il nostro territorio ancestrale (...) per il nostro futuro dei nostri figli. Abbiamo bisogno di un altro tipo di sviluppo, con una gestione sostenibile delle nostre risorse, al fine di vivere la vita in pieno, anche per il nostro futuro."

I popoli indigeni che saranno colpiti dalla costruzione della strada sarebbe in aggiunta al Mascho-Piro, i Chitonahuas, i Mastanahuas e i Sapanawas, che continuano con una vita di tipo nomade isolata.

Padre Piovesan ha ripetutamente negato l'esistenza di tribù indigene incontattate. Il suo bollettino parrocchiale ha dichiarato: "Noi non accettiamo l'idea di ISOLAMENTO come un desiderio naturale per loro. Non è verificato. Sono fantasie di coloro che conoscono gli indigeni solo quando sono in visita o per fare ricerca ma solo sulla base di ipotesi che non è mai controllata sul campo. "

Secondo Survival International, la strada collegherà Puerto Esperanza con l'autostrada interoceanica che attraversa Perù e Brasile. "Gli indigeni incontattati hanno chiaramente espresso il loro desiderio di rimanere isolati. Il progetto non può essere effettuato senza il loro consenso e viola il loro diritto di decidere del proprio futuro ", ha concluso.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!