giovedì 4 settembre 2014

Messico - Guerra contrainsurgente di Tv Azteca e PROFEPA.

Questo tipo di reportage, con petizioni al governo non è nuovo, ricordiamo Atenco, quando i giornalisti di Tv Azteca chiedevano l’intervento della forza pubblica, e sappiamo cosa è successo.

 di  Carolina BT

Il 20 agosto, Javier Alatorre, nel notiziario Hechos riferisce che: “la selva Lacandona è saccheggiata da poche famiglie appartenenti all’EZLN”. 

Cinque giorni dopo (25 agosto 2014) un funzionario del governo dello stato del Chiapas, in un’intervista per Tv Azteca, dice che esistono 3 insediamenti irregolari nella zona della Selva Lacandona e minacce di invasione. 

Nello stesso reportage il corrispondente dice che Azteca News ha indagato ed in realtà sono 16 “le invasioni”, che nove di queste sono dell’EZLN e le restanti della ARIC (gruppo paramilitare legato al PRI). 

Giorni dopo il titolare della PROFEPA (Procura Federale per la Protezione dell’Ambiente), Guillermo Haro, conferma quanto affermato dal giornalista di Azteca. 

La questione è che questi insediamenti irregolari, o invasioni, sono considerate da Tv Azteca la causa del disboscamento smodato e chiede al governo di espellere questi insediamenti. 


Questo tipo di reportage con petizioni al governo non è nuovo, ricordiamo Atenco, quando giornalisti di Tv Azteca chiedevano l’intervento della forza pubblica, e sappiamo cosa è successo. Indubbiamente la ARIC non ha problemi col governo, data la sua affiliazione al partito e le azioni paramilitari realizzate contro le BAEZLN, ma gli zapatisti non negoziano col governo, né vogliono la sua elemosina, né essere ricollocati.

Lo stesso giornalista intervista abitanti di Nueva Palestina, comunità legata al PRI e che chiede indennizzi per il suo ricollocamento e per smettere di disboscare, ed è in questa stessa logica che collocano i compagni dell’EZLN, come invasori della propria terra che vogliono distruggere la Selva Lacandona tagliando illegalmente gli alberi.

Ora tocca alla PROFEPA; come parte della guerra contrainsurgente condotta dal governo statale e federale, a nome delle imprese, straniere e locali, Tv Azteca e la PROFEPA definiscono il territorio Zapatista come insediamenti irregolari. 

La PROFEPA dice che ha degli aerei che vigilano sulla zona (la Selva Lacandona); che il disboscamento è colpa degli “invasori”, e pertanto sono loro ad aver fatto sparire gli alberi di noce e mogano, legnami che si vendono molto bene sul mercato capitalista. 

Ed è questo il motivo della menzogna del malgoverno e che ripete Tv Azteca; sono arrabbiati perché non possono fare affari. Non c’è più legname da vendere perché gli zapatisti proteggono i boschi dai priisti, dai verdi, dalle imprese che vogliono appropriarsene con l’unico obiettivo di generare profitti attraverso la distruzione.


Nota: Il 9 agosto, durante la condivisione del CNI con i popoli zapatisti, due aerei avevano sorvolato la zona. Non si può affermare che fossero della PROFEPA, ma lo diciamo perché coincide con quanto dichiarato da Guillermo Haro: “abbiamo aerei che vigilano sulla zona”.

Testo originale


(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!